Come risaputo, la retribuzione rappresenta il corrispettivo che spetta al lavoratore dipendente per l’attività lavorativa svolta.
Il diritto alla retribuzione è tutelato innanzitutto dalla Costituzione, la quale garantisce al lavoratore il diritto ad un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa (art. 36).
Per converso, quella retributiva costituisce la principale obbligazione in capo al datore di lavoro.
La legge, precisamente la L. n. 4 del 5 gennaio 1993, impone al datore di lavoro un altro obbligo: l’obbligo di consegnare ai lavoratori dipendenti un prospetto paga (o cedolino paga o, ancora, busta paga).
Cos’è la busta paga.
La busta paga altro non è che un documento contenente alcune informazioni essenziali volte a mettere il lavoratore in condizione di verificare com’è stata determinata la propria retribuzione.
Più specificatamente, l’art. 1 prevede che nella busta paga devono essere indicati: “il nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, gli assegni familiari e tutti gli altri elementi che, comunque, compongono detta retribuzione, nonché, distintamente, le singole trattenute. Tale prospetto paga deve portare la firma, sigla o timbro del datore di lavoro o di chi ne fa le veci”.
Accanto all’obbligo di consegna del prospetto paga, con il D.L. n. 112 del 25 giugno 2008 il legislatore ha posto in capo al datore di lavoro anche l’obbligo di tenuta del c.d. Libro Unico del Lavoro (“LUL”).
Il LUL ha sostituito i libri alla cui tenuta era obbligato il datore di lavoro, ossia i libri paga e matricola, unificando in un unico registro i dati relativi ai singoli lavoratori quali quelli riferiti a presenza e retribuzione.
Inoltre, ai sensi dell’art. 39, 5° comma, del D.L. n. 112/2008, con la consegna al lavoratore di copia delle scritturazioni effettuate nel Libro Unico del Lavoro, il datore adempie all’obbligo di consegna della busta paga di cui alla L. n. 4/1953.
Con quali modalità mi deve essere consegnata la busta paga?
Oltre alla classica modalità di consegna cartacea della busta paga, provvista di sottoscrizione per accettazione da parte del lavoratore, il datore di lavoro ha la facoltà di inviare il cedolino paga anche via e-mail.
Infatti, con l’interpello n. 1 del 2008 il Ministero del Lavoro ha chiarito che non sussistono motivi ostativi all’invio del prospetto paga con posta elettronica, anche non certificata.
Poiché il datore di lavoro è tenuto comunque a dimostrare agli organi di vigilanza l’avvenuta consegna della busta paga, in caso di invio telematico dovrà quantomeno assicurarsi preventivamente che il lavoratore sia in possesso di un pc e possa stampare quanto ricevuto.
Infine, con l’interpello n. 13 del 2012 il Ministero del Lavoro ha aperto anche alla consegna della busta paga attraverso la pubblicazione online sul sito web aziendale, dotato di un’area riservata al lavoratore alla quale possa accedere tramite username e password.
Quando mi deve essere consegnata la busta paga?
La L. n. 4/1953 rimane generica circa le modalità temporali di consegna della busta paga. Sia l’art. 1 che l’art. 3 prescrivono che il prospetto paga deve essere consegnato al lavoratore “nel momento stesso in cui gli viene consegnata la retribuzione”.
Ad ogni modo occorre raccordare la normativa appena citata con quella disciplinante l’obbligo di tenuta del Libro Unico del Lavoro. Infatti, a mente dell’art. 39, 3° comma, D.L. n. 112/2008, il LUL deve essere compilato per ciascun mese di riferimento, entro la fine del mese successivo.
è importante ricordare che se il lavoratore è in possesso della busta paga, ma lamenta il mancato pagamento della retribuzione, è possibile ottenere in poche settimane, con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo dal Tribunale competente!
Per questo è opportuno richiedere la consegna della busta paga a prescindere dal pagamento della retribuzione, se del caso con l’assistenza del proprio avvocato.
Non bisogna dimenticare, infatti, che la mancata consegna del prospetto paga comporta per il datore di lavoro delle specifiche sanzioni.
Quali sanzioni sono previste per il datore di lavoro che non consegna la busta paga?
In caso di mancata o ritardata consegna al lavoratore del prospetto paga, come nel caso di omissione o inesattezza nelle registrazioni ivi apposte, il datore di lavoro è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da € 150 a € 900. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero a un periodo superiore a sei mesi la sanzione va da € 600 a € 3.600. Se la violazione, infine, si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero a un periodo superiore a dodici mesi la sanzione va da € 1.200 a € 7.200 (art. 5, L. n. 4/1953).
Qualora il datore di lavoro adempia all’obbligo di consegna della busta paga attraverso la consegna al lavoratore di copia delle scritturazioni effettuate nel Libro Unico del Lavoro, si applicano le sanzioni, sempre di natura amministrativa pecuniaria, di cui all’art. 39, 7° comma 7, D.L. n. 112/2008.
La vigilanza della normativa appena descritta spetta all’Ispettorato del Lavoro.
Pertanto, se il tuo datore di lavoro non ti consegna la busta paga o ritarda nel farlo, non esitare a contattarci: ricordati che è un tuo diritto.
Se sei interessato all’argomento per approfondimenti puoi leggere anche:
Sei stato licenziato senza un motivo o per un motivo falso o discriminatorio? – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri
Tutela del lavoratore: reintegrazione o riassunzione – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri
Rinunzia e transazione nel diritto del lavoro – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri
Il datore di lavoro non ti ha pagato le ultime tre mensilità e il TFR? – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri
554 risposte
Salve Avvocato, credo che in “La legge, precisamente la L. n. 4 del 5 gennaio 1993, impone al datore di lavoro un altro obbligo: l’obbligo di consegnare ai lavoratori dipendenti un prospetto paga (o cedolino paga o, ancora, busta paga).” per refuso si tratti della 4/1953 (successivamente da lei citata “… la sanzione va da € 1.200 a € 7.200 (art. 5, L. n. 4/1953).”
Un cordiale saluto
Buonasera.
Si. È un refuso.
Grazie!!!
Salve. il mio datore ritarda sempre nel consegnarmi busta paga vorrei capire qual è la motivazione ? Inoltre ho notato che una busta paga va e me e un altra la tiene lui è così?
Caro Gaetano,
poiché la busta paga è un documento elaborato dallo stesso datore di lavoro, ben può detenerne una copia: anzi, è addirittura obbligato a dar prova di averla consegnata al lavoratore.
Le motivazioni del ritardo non posso saperle; tuttavia, se il ritardo è di pochi giorni e non ci sono scorrettezze sugli importi corrisposti, direi che può soprassedere.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buste paga non percepita da dicembre 2019 e matenita non pagata vorrei un aiuto
Caro Nicola,
non esistono metodi alternativi per avere i cedolini paga, se non la consegna da parte del datore.
Se questi non intende dar seguito alle Sue richieste, l’unico modo per ottenere ciò che Le spetta è richiedere l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o dell’Ispettorato del lavoro.
Quest’ultimo, però, comporta tempistiche più lunghe: si ricordi che per richiedere le ultime tre retribuzioni al Fondo di garanzia dell’INPS bisogna agire entro 12 mesi.
Tramite l’INPS può inoltre ottenere il pagamento diretto della maternità.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Lavoro come badante anche convivente 24-24 mai ho visto busta paga anche che ho chiesto solo minace vi prego aiutatemi
Cara Maria,
temo allora che il Suo rapporto non sia regolarizzato.
Non ha altra scelta se non quella di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro o di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,vorrei sapere entro quanto tempo spetta al lavoratore la busta paga di fine rapporto con il riepilogo del TFR e delle varie spettanze e nel caso come si può procedere
Cara Tiziana,
la legge non specifica un termine preciso, se non all’atto del pagamento delle rispettive spettanze.
Ad ogni modo alcuni contratti collettivi disciplinano tale termine.
Se decorsi oltre 30 giorni richieda per iscritto la consegna del cedolino al datore di lavoro, dopodiché, se non riceverà riscontro, potrà rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro o tutelare i suoi diritti in via giudiziale con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, mi sono dimesso dopo 28 anni da un’azienda artigiana per diventare socio nell’attività di mia moglie. Ho terminato il preavviso a marzo 2020. Non mi è stato consegnato alcun prospetto contenente i conteggi della liquidazione, pertanto non so nemmeno quanto esattamente mi spetti (non ho mai percepito acconti per cui si tratta di una sommaimportante). A mia richiesta ho ricevuto solo busta paga di marzo (corretta) e busta per aprile con scritto “acconto tfr” per € 2.000,00 (con relativi bonifici). Come devo fare per ottenere il prospetto di liquidazione esatto? (Cud 2019 è aggiornato al 31/12 anno precedente)
Caro Mauro,
Le consiglio di richiedere a mezzo raccomandata A.R. la consegna del cedolino paga e, in caso di dubbi sugli importi liquidati, di farlo valutare ad un consulente del lavoro.
Se l’azienda persiste nel non consegnare il cedolino, si rivolga ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o richieda l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno signor avv e’ da 2 mesi che nn percepisco lo stipendio e sono anche in malattia!!! Ho un problema molto grande anche perché nn posso comprare le medicine e sfamare la mia famiglia…. ho un contratto indeterminato ed è un anno che sono in questa azienda ??? È mio diritto avere gli interessi di ciò che mi sta causando?
Caro Giovanni,
ha diritto senz’altro agli interessi, sebbene legali, sugli importi maturati.
Le consiglio tuttavia di verificare con un consulente del lavoro o un sindacato se per caso non ha terminato il periodo di comporto e quindi non ha più diritto a percepire alcuna indennità di malattia.
Ad ogni modo può richiedere l’intervento dell’Ispettorato del lavoro per le spettanze non pagate.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno sign avv ho da poco dato le dimissioni dove lavoravo e come lei sa ho dovuto scendere ad un accordo però ho notato che il datore di lavoro non mi ha dato tutte le buste paga in cui quella di luglio dove ha incassato il mio 730 facendomi firmare con un inganno adesso come posso fare per avere tutte le buste paga e il 730?
Caro Antonio,
eventuali rinunce del lavoratore effettuate non in sede protetta (Ispettorato o sindacato) possono essere impugnate.
Ad ogni modo consiglio vivamente l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o quantomeno la denuncia presso l’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Se la busta paga viene elaborata da uno studio commercialista esterno Chi è tenuto a consegnarmi la busta paga? il datore di lavoro o posso richiederla direttamente anche allo studio commercialista?
Se il titolare si dà irrintracciabile, e lo studio commercialista mi dice che lui non me la può consegnare direttamente la busta paga, devo per forza avviare una pratica dal ispettorato del lavoro?
Caro Matteo,
il soggetto obbligato alla consegna del cedolino paga è il datore di lavoro.
Il commercialista è legato da un rapporto contrattuale col solo datore.
Ritengo che l’unica alternativa a disposizione sia quella dell’Ispettorato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera avvocato, mia moglie per 28 mesi ha fatto la badante a mio zio, e non ha avuto mai una busta paga e mai uno stipendio, che bisogna fare per recuperare tutti gli stipendi. Si e prolungata così tanto perché gli faceva compassione e pena ma poi infine la trattava male e lo ha lasciato . C’e qualche metodo per recuperare gli stipendi e se sono lunghi i tempi grazie avvocato una buona serata
Caro Luigi,
l’unico modo per richiedere retribuzioni eventualmente maturate è tramite un avvocato giuslavorista, presentando un ricorso presso il competente Giudice del Lavoro (tempistiche 2-4 anni a seconda del Tribunale).
Dovranno essere provati gli indici di un rapporto di lavoro subordinato e che la prestazione non è stata resa a titolo gratuito per mero spirito di benevolenza nei confronti dello zio.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve,
Io ho un debito (imposte lavoro estero) con l’azienda per cui lavoro e loro senza dirmi niente mi hanno trattenuto un’intera busta paga. Possono farlo??
Ringrazio
Caro Alex,
per debiti certi liquidi ed esigibili reciproci ritengo che l’azienda possa compensare la retribuzione fino a copertura del debito.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera avv.cirilli il mio datore rifiuta su mia richiesta di inviarmi a la busta paga relativa al TFR via PEC(entrambi PEC),io non ho intenzione di raggiungere la sede per avere questa busta paga,posso segnalarlo all ispettorato del lavoro?
Caro Giuseppe,
l’onere di consegnare il cedolino paga incombe sul datore di lavoro, quindi, se lei ha manifestato la disponibilità a ricevere il cedolino a mezzo pec – mezzo senz’altro valido – non vedo motivo rispondente a buona fede per il quale il datore si possa opporre.
Ad ogni modo, prima di richiedere l’intervento dell’Ispettorato, intimi la consegna del cedolini paga sempre a mezzo pec.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato, sono stata assunta come badante con contratto a tempo indeterminato presso una famiglia. Il mio datore di lavoro, dopo 3mesi, mi costringe a cambiare l’orario di lavoro pattuito inizialmente dietro minaccia di licenziamento. Legalmente può farlo?
Un cordiale saluto
Cara Rosa,
la modifica dell’orario di lavoro deve essere concordata tra datore e lavoratore.
Tuttavia nelle collaborazioni domestiche il datore di lavoro non deve giustificare un eventuale licenziamento.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera. Tutt,oggi non mi ha ancora datto il cud che mi serverebbe per 730 la settimana prossima. Aspetava che lo dia la commercialista? Già da tempo mi porta le buste in ritardo. Grazie
Buongiorno,
Le consiglio di denunciare la mancata consegna del CUD all’Ispettorato del Lavoro al più presto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve buonasera volevo alcune informazioni per quanto riguarda la fine di un rapporto a tempo determinato dopo 20 mesi.
Il mio ultimo giorno e stato il 2-09-2020 mi hanno anche inviato la busta paga di un giorno di lavoro in più la busta paga di tutto quello che io ho maturato in 20 mesi ma non mi hanno dato i soldi però che mi stanno obbligando ad andare al sindacato e accettare tutto quello che mi dice e proprio oggi il mio datore di lavoro mi diceva che c’era anche un piccolo regalo se accettavo tutto e poi partiva il bonifico..
Caro Luigi,
le consiglio di non firmare niente senza l’ausilio di un avvocato giuslavorista, neppure se il datore di lavoro si presenta con un sindacalista.
Se propone una rateizzazione, visti i tempi, consiglio di accettare.
Altrimenti se ha già la busta paga può attivarsi per recuperare quanto deve avere.
Se non paga il datore pagherà – entro certi limiti – l’INPS.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno ,è mio diritto avere a fine rapporto spiegazioni sulla busta paga e queste mi hanno detto che le devo pagare.la ringrazio
Cara Rossella,
ha tutto il diritto di ottenere chiarimenti dal datore di lavoro, senza dover pagare alcunché.
In alternativa può fare controllare i cedolini paga ad un consulente del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato,
Sono assunta a tempo indeterminato da una famiglia come badante, da 3mesi lavoro con loro, ma adesso mi viene imposto di cambiare orario di lavoro dietro minaccia di licenziamento. Legalmente può farlo?
Un cordiale saluto
Salve vorrei un aiuto. Sono stato licenziato 2 anni fa e il mio datore di lavoro non mi ha dato e nemmeno l’ultima busta paga… Come posso agire nei confronti del datore di lavoro?
Caro Giovanni,
mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
Per la consegna della busta paga può rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro.
Se il datore di lavoro non ha pagato il TFR, invece, potrà accedere al Fondo di Garanzia INPS – dopo aver tentato l’esecuzione forzata nei confronti del datore – entro 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Cordialmente
Avv. Giacomo Dei
Buonasera,
Sono una ragazza di 24 anni e qualche mese fa sono stata assunta in una pizzeria d’asporto tramite contratto a chiamata. I primi due mesi mi è stata consegnata regolarmente sia la busta paga che la retribuzione, dopodiché il mio datore di lavoro ha deciso di pagarci lui a 8 euro all’ora e da lì non ho più ricevuto nessuna busta paga. Ora essendo a carico di mia mamma io ho necessità di sapere quanto guadagno annualmente perché sopra i 2500 a mia mamma tolgono l’assegno per figli a carico e io devo farlo sapere al commercialista, ma senza busta paga non mi è possibile sapere quanto guadagno complessivamente. Inoltre, Ho dei dubbi riguardo alla possibilità di fare ciò da parte del mio datore di lavoro (secondo me ha notato che gli costavano troppo) e’ un mio diritto la consegna della busta paga o lui può decidere autonomamente quanto pagarmi?
La ringrazio molto se potesse aiutarmi
Belotti Corinna
Buonasera,
il datore è obbligato a fare le buste paga.
Non può tenerla al nero!!
Se non le fa buste paga allora lei non percepisce redditi cumulabili a quelli di sua madre.
Se poi il datore cambierà idea non posso saperlo…
A presto.
Avv Cirri
Buonasera
Se vuole può rivolgersi all’ispettorato territorialmente competente per sollecitare il datore al rispetto della normativa eventualmente infliggere una sanzione amministrativa. Ma per Buon senso io prima, se ho questa necessità di averla subito, farei una richiesta anche informale al datore di lavoro..
Buonasera,
Dottore, io da picco ho ricevute le buste paga dal mio d’attore di lavoro, ma senza la retribuzione corrispondente o del tutto assente. È legale? Grazie
Caro Manuele,
nei cedolini paga devono essere riportate nonché retribuite tutte le ore lavorate (oltre a quelle coperte da eventuali indennità, come di malattia).
Le consiglio di farsi assistere da un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, io ho un problema, che nn riesco a fare richiesta di disoccupazione dato che il mio datore di lavoro non mi ha mai consegnato il contratto di lavoro in originale e ne le ultime 3 buste paghe che chiedono per tale richiesta, Come devo procedere per tutelarmi in qualche modo?? Appunto che mi sono licenziata per mancata retribuzione mensile.. grazie e cordiali saluti
Buonasera,
Ha varie alternative:
-può rivolgersi ad un avvocato
– rivolgersi all’ispettorato del lavoro
-rivolgersi ad un sindacato.
Saluti
Avv. Cirri
Buongiorno io ho un problema nel visualizzare le mie buste paga da settembre 2018 a tutti oggi, visto anche le richieste nn solo dal sindacato ma anche email alla azienda a tutti oggi pagano lo stipendio ma nn visualizzo nel sito xche nn riesco ad entrare la mia busta paga come posso muovermi un consiglio grazie mille
Cara Katiuscia,
l’azienda che opta per questa modalità di consegna dei cedolini paga deve mettere il lavoratore in condizione di poterne estrarne copia, se del caso mettendo a disposizione una postazione presso l’azienda.
Faccia una richiesta in tal senso, allegando i problemi che riscontra in proprio.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve a tutti io ho lavorato 8 giorni nel mese di marzo e ora siamo a maggio ancora non ho percepito ne busta paga ne stipendio dato che in questo momento di crisi servono cosa posso fare dato che non si e fatto sentire nessuno grazie chi può aiutarmi
Caro Andrea,
purtroppo è un momento di grave difficoltà economica per le aziende.
Le consiglio di avere un confronto diretto e corretto col datore di lavoro e capire con quali tempistiche e garanzie potrà provvedere al pagamento della retribuzione di marzo.
Le alternative sono quelle giudiziali o la denuncia all’Ispettorato del Lavoro, con tempi non certo brevi.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, il mio datore di lavoro mi invia la busta paga tramite posta, arriva a casa sempre 20 o 30 giorni dopo lo stipendio, siccome ho letto che deve consegnarla con la retribuzione, come posso comportarmi per far rispettare il CCNL di pulizie che prevede entro il 15 del mese, la ringrazio in anticipo
Salve, mi chiamo Aglay. Ho dei dubbi da chiarire e spero che lei mi possa aiutare.
É da più di un anno che lavoro come commessa presso un venditore ambulante ( al mercato), lui ha sempre detto che ho diritto a 15 gg di ferie all’anno, ferie che decide lui quando farle e mai continuative, il massimo che concede in maniera continuativa sono 6/7 giorni. Non ho diritto si permessi, sempre secondo lui e le festività lavorate non le retribuisce come tale.
La mia domanda é: ha ragione lui oppure mi sta “imbrogliando”?
Io ho sempre fatto la commessa però nei negozi tradizionali e per me queste sono delle novità, magari il C.C.N.L. regola in maniera diversa le commesse ambulanti?
Premetto che non c’è stato nessun accordo tra me e il mio datore di lavoro per quanto riguarda a ferie, permessi e festività, sul contratto c’è scritto che per tutti gli aspetti contrattuali si fa riferimento al CNNL vigente.
Spero che lei mi chiarisca queste perplessità.
Cordiali saluti
Buongiorno
Ovviamente quello che minriferisce sul suo datore non ha alcun fondamento giuridico.
Avv. Cirri
Buongiorno,
deve rivolgersi al sindacato o ad un avvocato o alla direzione territoriale del lavoro.
Lorenzo Cirri
Buona sera il commercialista del mio datore di lavoro non fa da 2 mesi puste page cosa devo fare.grazie
Anch’io praticamente ho ricevuto fino a quella di febbraio che non mi ha consegnato e poi quella di marzo l’ho vista tramite whatsapp ora e da marzo che sono in cassaintegrazione e mi ha detto al telefono che aprile non ce l’ha…
Praticamente ora è in silenzio stampa… E non mi fa sapere più nulla… Non so neanche le sue intenzioni e non le sa neanche lui…. Dice
Buon giorno Avvocato
Lavoro presso un ente pubblico
Enti locali regione Sicilia .non prendo lo stipendio da 20 mesi
Ed datore di lavoro non vuole rilasciarmi le buste paga per il giusto seguito,ovvero decreto ingiuntivo
È nel potere del consiglio di amministrazione non dare buste paga o è un abuso?
È più che un abuso!!
Mai sentito 20 mesi….un record.
Avv. Cirri
Io sono 5 anni che non firmo una busta paga e lavoro in una cooperativa sociale
Caro Antonio,
non è necessario firmare la busta paga; la sottoscrizione serve solo al datore di lavoro per provare di averla consegnata.
Se, invece, non ha mai ricevuto una busta paga, richieda pure l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o dell’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Si , mai ricevuto una busta paga , penso che il record mi appartenga. Da me a Cosenza denunciare serve a poco l’ispettorato e le forz dell’ordine sono fortemente colluse e scoraggiano le denunce
Buongiorno
Tentare non nuoce
E soprattutto non costa!
La ditta dove lavoro ha la sede in un’altra città, e finora ha mandato le buste paga e il Cud per posta. Ma ci ha comunicato che da giugno la busta paga ed il Cud si potrà vedere solo online sul portale della ditta. Ma possono obbligati a questa modalità? Non tengono conto che alcune persone, compresa io, non dispongono di un computer e una stampante per scaricare i documenti!? C’è una legge al riguardo?
Gent.ma Marzia,
la legge (l. n. 4/1953) pone al datore di lavoro il semplice obbligo di “consegnare” la busta paga, senza specificare che tale consegna avvenga in cartaceo.
Anzi, il Ministero del Lavoro con l’interpello n. 13/2012 ha chiarito che il datore di lavoro può assolvere al proprio obbligo anche mediante collocazione dei prospetti paga sul sito web aziendale.
Resta comunque in capo al datore l’onere di provare l’avvenuta consegna; a tal riguardo, se Lei segnala all’azienda di non aver a disposizione un computer per stampare i prospetti, questa ha l’onere di metterLe a disposizione una postazione per accedere al sito web e stampare i prospetti. Se l’azienda assolve a questo onere Lei non avrà alcun diritto di richiedere la consegna in modalità cartacea.
Addirittura con un precedente interpello il Ministero ha chiarito che il datore può consegnare la busta paga anche mediante posta elettronica non certificata.
Ormai la consenga della busta paga cartacea è destinata ad essere superata anche nelle realtà aziendali di piccola-media dimensione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La ditta dove lavoro ha la sede in un’altra città, e finora ha mandato le buste paga e il Cud per posta. Ma ci ha comunicato che da giugno la busta paga ed il Cud si potrà vedere solo online sul portale della ditta. Ma possono obbligarti a questa modalità? Non tengono conto che alcune persone, compresa io, non dispongono di un computer e una stampante per scaricare i documenti!? C’è una legge al riguardo? Grazie
Gent.ma Marzia,
la legge (l. n. 4/1953) pone al datore di lavoro il semplice obbligo di “consegnare” la busta paga, senza specificare che tale consegna avvenga in cartaceo.
Anzi, il Ministero del Lavoro con l’interpello n. 13/2012 ha chiarito che il datore di lavoro può assolvere al proprio obbligo anche mediante collocazione dei prospetti paga sul sito web aziendale.
Resta comunque in capo al datore l’onere di provare l’avvenuta consegna; a tal riguardo, se Lei segnala all’azienda di non aver a disposizione un computer per stampare i prospetti, questa ha l’onere di metterLe a disposizione una postazione per accedere al sito web e stampare i prospetti. Se l’azienda assolve a questo onere Lei non avrà alcun diritto di richiedere la consegna in modalità cartacea.
Addirittura con un precedente interpello il Ministero ha chiarito che il datore può consegnare la busta paga anche mediante posta elettronica non certificata.
Ormai la consenga della busta paga cartacea è destinata ad essere superata anche nelle realtà aziendali di piccola-media dimensione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
dopo diversi mesi, richieste via mail, per messaggio, solo una settimana fa, il datore di lavoro ha consegnato i cedolini relativi ai mesi di gennaio – febbraio – marzo -aprile 2018 non vidimati! Sono stati fatti bonifici di importi fittizi ma non ho ad oggi ancora i cedolini vidimati. Quelli provvisori inviatomi una settimana fa presentano inoltre delle imperfezioni. Sono in maternità dal 14 maggio ed ho timore che non vengano rispettati gli adempimenti. Vengo ignorata. Come posso procedere? posso avvalermi del sindacato?
Buongiorno,
si certo…o sindacato o avvocato.
Presto!
Scusa mio marito sta pagando dalla ditta da lui lavora un assegno mantenimento per figlia 250 più 150 ex moglie e giusto o no
Buonasera,
non sono in grado di rispondere sulla base di cosi pochi fati.
Lorenzo
Salve, non conoscendo un’H in materia sollevo la questione.
Ho lavorato per circa 10 mesi in un Ristorante, il datore di lavoro dice che sono regolarmente assunto ma ovviamente non ho mai NE firmato un contratto NE firmato una busta paga, il datore di lavoro in questione ha depositato il CUD in cui io ho guadagnato un tot senza darmelo prima e/o farmelo firmare, ora dopo 10 mesi ho deciso di non andare più a lavorare in quel locale per svariati problemi ed ora il titolare chiede incessantemente che io vada a dare le mie dimissioni ad un “Patronato”, cosa dovrei fare? Da ignorante mi sembra un po’ assurdo andare a dare le dimissioni per una prestazione di lavoro in cui non ho mai firmato un contratto/buste paga ne ricevuto il TFR. Attendo risposta e ringrazio.
Buonasera,
si rivolga subito a un avvocato perchè altrimenti rischia di passare dalla ragione al torto.
Da dove mi scrive?
Avv Cirri
Buongiorno dottore sono 3 anni che non percepisco la busta paga e nonostante tutto mi sono dovuto licenziarmi x giusta causa visto che sono creditore di 5 mesi cosa fare x recuperare le buste paga e i 5 mesi e TFR grazie
Buongiorno, deve richiedere l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, che intimi al datore la consegna dei cedolini e poi agisca mediante decreto ingiuntivo.
Salve Avvocato,
Il mio dattore di lavoro non mi ha versato il 13esma nel mio conto bancario, a febbrario questo dattore di lavoro ha datto la sua dimmessione, ho comunicato il mancato pagamento al nuovo direttore e mi ha verssato la 13esma quest´ultimo direttore anche lui ha datto la sua dimessione e ha lasciato il posto al primo direttore che non mi ha verssato la 13esma quest´ultimo mi ha tratenuto il 13esma dallo stipendio di questo mese {maggio} come devo fare?
Grazie
Buongiorno,
si deve rivolgere all’ispettorato del lavoro o a un avvocato.
La prima soluzione è gratuita.
Avv Cirri
ps: senza aspettare ancora!!
Buon pomeriggio , io sono stata licenziata e quindi finito di lavorare il 27/07/2018. Quanto tempo deve passare per avere la mia busta paga? Il Tfr so che è entro il 15 , ma lo stipendio uguale?. Visto che la mia datrice di lavoro mi ha sempre pagata puntuale a fine mese. Ero assunta come Colf. Grazie e buona a serata
Buonasera,
lo stipendio arriva nei tempi soliti dei precedenti pagamenti, se regolari.
Avv Cirri
Buongiorno, lavoro in una cooperativa sociale da 7 mesi. Ad oggi ho ricevuto solo due mensilità e nessuna busta paga. Ho i requisiti per dimettermi con giusta causa senza preavviso? Ringrazio anticipatamente per la risposta
Buongiorno
Assolutamente si!
Si faccia seguire da un avvocato o del sindacato però.
Che se sbaglia anche mezzo passo poi può passare dalla parte del torto.
Da che città mi scrive?
Avv. Cirri
Da Ravenna. La giusta causa sussiste anche solo per due mancate retribuzioni vero?
Gentile Avvocato,
Sono stato assunto da una catena di supermercati nel mese di maggio 2018. A giugno ho ricevuto il primo stipendio, comprendente delle maggiorazioni per il lavoro in giorni festivi. A parità di orari e giorni festivi lavorati, ho invece ricevuto il secondo stipendio, relativo al mese di giugno, che è minore di 1/4 rispetto allo stipendio ricevuto lo scorso mese. Ho chiamato l’ufficio personale per chiedere immediate spiegazioni. Mi è stato detto semplicemente di attendere la consegna via raccomandata della busta paga che avviene regolarmente entro 15 giorni. Dato che è stato quasi shockante vedere una retribuzione così ridotta e non capendo il perché, e soprattutto perché con lo stipendio una persona fa dei progetti, crede che io possa avere il diritto di ottenere una copia urgente, magari via pec?
La ringrazio e mi scuso per la domanda forse troppo nel particolare.
Buonasera
Si. Forse la pec può accelerare i tempi.
Avv. Cirri
Buongiorno, volevo un informazione.
Lavoro presso una ditta di gomma plastica da 25 anni e da settembre dell’ anno scorso sono in malattia per interventi multiplici ad entrambe le mani.
Nel mese di marzo di quest’ anno ho delegato mio marito per il ritiro dei cedolini paga,ma l’ azienda si è rifiutata di darglieli perché voleva la mia presenza.
Ora a giugno ho inviato una raccomandata in azienda dove richiedevo i cedolini paga e loro mi hanno risposto che se voglio quest’ ultimi devo andare a ritirarli in azienda.
Visto che sono impossibilitata per malattia chiedevo se sono obbligata ad andare ritirarle io o se un dovere del datore di lavoro spedirle a casa al dipendente.
La retribuzione la versa tutti i mesi, ma senza cedolini paga non posso verificare l’esattezza.
Grazie
Buongiorno,
può delegare qualcuno.
Mi pare la soluzione più rapida.
Avv Cirri
Ho già delegato qualcuno, ma nonostante la delega scritta con tanto di mio documento non gli hanno consegnato le buste paghe.
Hanno risposto che vogliono la mia persona.
Salve, sono in malattia da diversi mesi per delicati interventi, il mio datore di lavoro mi ha consegnato l’ultima busta paga a Gennaio 2018, ad oggi più nulla compreso il CUD gli stipendi alcuni acconti e siamo in arretrato di una cifra non indiferente, sollecito con sms ma non risponde come posso comportarmi..?? la ringrazio
Buonasera,
puo recarsi da un avvocato, al sindacato o all’ispettorato del lavoro.
Avv Cirri
Buongiorno,
In seguito a mancati pagamenti degli stipendi, mi sono dimessa per giusta causa. Successivamente in azienda è subentrato un curatore ed ha dichiarato il fallimento. Al momento a me mancherebbe la busta paga di luglio ed il TFR, utili per poter accedere al fondo INPS. Il problema è che sono stata contattata dal mio ex datore di lavoro che mi ha comunicato che per avere busta paga e TFR devo pagare €25 CAD. in quanto la consulente del lavoro si rifiuta di emetterli e il curatore non ha intenzione di pagare. Sono davvero obbligata a pagare per avere documenti che mi spettano o è la loro solita truffa?
Grazie
Buongiorno,
se fa passare altro tempo rischia di perdere il diritto di riavere soldi.
Vada subito da un avvocato, o al sindacato o all’ispettorato del lavoro.
Avv Cirri
Buonasera,mi chiamo Arianna e sono una ragazza di 22 anni. Il mio vecchio datore di lavoro passati tre mesi dal mio licenziamento ancora mi deve dare la mia ultima busta paga contenente tredicesima,quattordicesima recupero roll ore e ferie non godute. Volevo sapere i termini entro il quale deve pagarmi tale busta paga e se posso ricorrere ad un avvocato visto che mi ha sempre spedito le varie buste paghe tramite e/mail senza averle mai firmate e l ultima naturalmente l ho ricevuta prima di essere stata pagata.
Cordiali saluti.
Arianna buongiorno
I termini sono ampiamente scaduti.
Si. Si rivolga a un avvocato o all’ispettorato del lavoro o al sindacato.
Da dove mi scrive?
Avvocato buonasera. Mi chiamo Pierpaolo ho 37 anni ero dipendente di un azienda spa che si occupa di trasporto per disabili in appalto con vari comuni italiani quindi contratto mcv livello c2. Da un paio di anni abbiamo iniziato ad accumulare ritardi con u pagamenti fino ad arrivare anche a 5 mensilità. Nel 2016 ha fatto richiesta comune di Torino per una cessione di crediti ad una finanziaria la Farmafactoring spa…. ad oggi oltre ad aspettare le mensilità abbiamo anche il problema che lo studio di consulenza incaricato all’elaborazione e alla consegna delle buste paga tramite portale internet non le ha ancora emesse giustificandosi dicendo che la stessa viaggia contestualmente all’emissione del bonifico….
E legale che non ci siano le buste paga? Cosa si può fare? Grazie per una sua eventuale risposta
Buongiorno
L’obbligo delle buste paga incombe sul datore.
È una grave mancanza!
Le alternative sono:
Ispettorato del lavoro, avvocato o sindacato.
Buonasera.
Tra mille mail non ricordo se le ho risposto.
Comunque NO. Non è legale.
buon giorno
avrei una richiesta:
mia moglie è stata assunta dalla ditta srls di cui è amministratore il figlio. Per la crisi, la società non puè pagarmi e non ha neppure pagato il commercialista della tenuta paghe, il quale non avendo ricevuto soldi non consegna nè le buste paga nè il CUD. Ora mia moglie vorrebbe almeno essere licenziata per avere la possibilità di richiedere il REI o altra assistenza possibile. La società non ha disponibilità nemmeno ora e non può pagare nessuno. Come può essere licenziata mia moglie senza passare dal commercialista? Ringrazio vivamente per l’attenzione e attendo riscontro
Buongiorno
Per il licenziamento non è necessario passare dal commercialista!
Può procedere il datore.
Avv. Cirri
Buonasera .. come giorno di paga aziendale è il 20 e oggi puntualmente avevo su i soldi ma la bista paga ancora non mi è stata consegnata e oltre tutto mi è stato retribuito un compenso inferiore alle mie aspettative basate sulle pre effettivamente lavorate ma senza busta paga non posso neanche verificare effettivamente se è corretto o meno il compenso .. ho finito il rapporto di lavoro ove cui ero ancora in prova . Comunque contratto 1200 lordi per 20 ore settimanali in orari notturni ho ricevuto solamente 200 euro .. mi conferma la mia perplessità? Grazie in anticipo
Caro Andrea,
i tuoi dubbi sono più che giustificati.
Ti consiglio di richiedere formalmente per iscritto la consegna del cedolino paga e, in caso di ritardi, di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile avvocato,
Grazie per la risposta ma gradirei a quale ente o quali passi deve seguire il datore di lavoro per licenziare i dipendenti senza passare dal commercialista
grazie ancora
Buongiorno,
da maggio lavoro presso un agriturismo, praticamente affittano camere e il mio lavoro consiste nelle pulizie delle camere e delle aree comuni (cucina, sala, ingresso esterno della casa e relativi pati), lavare, stendere e stirare. Vista la mia pregressa esperienza nel settore turistico in quanto ho lavorato per alcuni anni nella reception in alberghi a 5 stelle, col tempo e vista l’assenza ripetuta dell’amministratore mi hanno fatto occupare anche della preparazione delle colazioni e relativo controllo dei cibi deteriorati, dei checkin (accoglienza degli ospiti al loro arrivo con presentazione della camera, della casa, spazi esterni e spiegazione del regolamento della casa), dei checkout (controllo della camera alla partenza, ritiro delle chiavi e relativo pagamento di extra e tassa di soggiorno), controllo . dopo circa 1 mese e diverse sollecitazioni (25/06 ho parlato con l’amministratore dell’azienda per essere assunta. all’inizio mi è stato detto che mi avrebbero assunta dal 15 giugno, partime e a tempo determinato sino al 30 settembre. Sono stata poi informata che non potendo fare un assunzione retroattiva, mi avrebbero assunta dal 1° luglio ho sempre chiesto e sollecitato e l’amministratore o aveva qualcosa da fare (per lavoro è stato fuori circa 2 settimane) o comunque mi diceva che non sapeva o doveva chiedere. Venerdì 10 agosto ho avuto con lui una discussione particolarmente accesa, dovuta alla mancanza di informazioni ripetutamente richieste e al fatto che la giornaliera con i miei orari di lavoro e giorni lavorati fosse stata stravolta e non rispettata (giorni di riposo risultavo a lavoro per spalmare le ore fatte in più). mi sono sentita presa in giro e truffata e non ciò visto più, anche perchè l’amministratore mi ha detto anzi scritto che dovevo stare attenta a quello che stavo insinuando…….
nel pomeriggio ho saputo dal proprietario della struttura e non dall’ amministratore che ero stata regolarmente assunta dal 1° Luglio con contratto part time 24 ore e che il bonifico era stato fatto il pomeriggio stesso. Mi è stato chiesto un colloquio a causa della mia reazione, si terrà nei prossimi gg, ho comunque deciso di andare via e l’ho comunicato ma, non so come devo comportarmi, devo scrivere una lettera di dimissioni indicando tutto questo?devo farmi dare contratto e busta? cosa devo fare?
Ad oggi non ho visto ne contratto, busta paga ed 1 centesimo.
Cordiali Saluti,
Daniela.
Buongiorno.
Deve andare innanzitutto al Centro per l’impiego e farsi dire se, dalla sua scheda professionale, risulta l’assunzione presso la struttura (devono comunicarlo ovbligatoriamente). Se si, occorre che vada all’ispettorato del lavoro per dimettersi con giusta causa.
Dopodiché si può fare causa per arretrati/lavoro nero a seconda di quello che risulta da queste verifiche.
Da dove mi scrive?
Salve volevo un informazione il mio datore se ne andato in vacanze e non mi ha pagato ancira il mese di luglio gli ho chiesto la busta paga na non mi risponde al cell sono andato dal suo commercialista per farmi dare la busta ma si e rifiutato a questo punto posso rivolgermi direttamente all inps grazie…
Buonasera,
può chiedere un avvocato, sindacato o ispettorato lavoro di aiutarla.
Avv Cirri
Salve avvocato, le scrivo e spero possa aiutarmi..
ho lavorato per un anno e 3 mesi presso un fast food con un contratto a chiamata poi sono rimasta incinta quindi sono entrata in maternità anticipata ad ottobre, il mio contratto è scaduto il 31/12 senza rinnovo ovviamente, a quel punto mi rendo conto che io lavoravo 26 giorni al mese mentre lui ne dichiarava 13 la metà questo significa che sia i contributi che le buste non erano regolari! Ad oggi la mia maternità è misera ma il problema è un altro perché in seguito a questo io ho fatto una denuncia anonima, all’ispettorato del lavoro, in questi giorni sono arrivati i controlli e oggi lui mi ha contattata intimorendomi dicendomi se per caso avessi fatto una denuncia io ovviamente ho negato ma mi ha obbligata a firmare questo contratto che non mi aveva mai fatto firmare ora sono io perseguibile per legge? Perché avevo dichiarato (ed effettivamente fino ad oggi era cosi) che non l’avevo visto il contratto come le buste paga ne ho vista una sola per il contratto d’affitto. La prego mi aiuti perché sono molto spaventata grazie
Cara Rebecca,
non rischia alcunché, soprattutto perché il datore di lavoro non può provare alcuna data certa del contratto che Le ha fatto sottoscrivere e non risulta alcuna comunicazione al Centro per l’Impiego.
Piuttosto, vista la gravità delle violazioni e le ripercussioni che ha avuto anche sulla maternità, Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro al fine di valutare l’opportunità di impugnare il contratto a chiamata e trasformarlo in contratto a tempo indeterminato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Grazie è stato gentilissimo mi ha messo il cuore in pace mi rivolgerò ad un avvocato del lavoro, grazie ancora i miei più cordiali saluti. Se dovesse farle piacere le farò sapere grazie ancora una buona giornata.
Salve avvocato…lavoro presso un officina meccanica da quasi due anni…. ho un contratto part time….1200€….moglie e 4 figli a carico…in tutto 1600€…..è giusto ciò che mi danno o manca qualcosa?la ringrazio in anticipo
Buonasera,
in che senso?
Lo stipendio mica si basa sul numero dei figli!
Buongiorno x fare una lettera x tutelarmi al datore di lavoro che n paga ci vuole un avvocato o è valida anche scritta da me?grazie
Buonasera,
è valida se fatta bene…..
Buongiorno avvocato, lavoro da maggio 2018 per una ditta subappalto composta in realtà solo da me e dal proprietario. La ditta in questione, è però intestata alla moglie, e già questo doveva farmi venire qualche dubbio, quando ho deciso di lasciare un’altro lavoro a tempo indeterminato, per farmi assumere da lui. Sono stato ingenuo, perchè lui mi fece promesse che non ha poi mai mantenuto. Ho lavorato un mese in nero, aspettando di essere assunto, ma purtroppo non credo sia dimostrabile, visto che a lavorare mi mandava da solo, o al massimo con lui. Il lavoro consiste nel montare parabole e modem a casa di clienti per conto altre aziende. Il 25 giugno, dopo circa un mese di insistenze da parte mia, sono stato assunto a tempo indeterminato con un contratto con qualifica “operaio” e mansione “elettricista”. Il contratto però è un C.C.N.L. degli esercizi pubblici (ristorazione, alberghi, ecc.). Intanto volevo chiedere: è possibile assumere con qualsiasi contratto, pur non rientrando nella categoria?
Consultando le tabelle su internet ho visto che questo contratto prevede una paga di circa 1100€ mensili. A voce, evitando di scriverlo sul contratto, mi aveva promesso altri 200€ extra e altri incentivi (che però probabilmente non vedrò mai) visti gli orari di lavoro: primo appuntamento alle 8.00 e ultimo appuntamento alle 19.00, con rientro a casa alle 20.00/ 21.00. Il problema è che io da quando sono assunto non ho ancora visto una busta paga. Mi sono stati pagati in contanti 1100€ di giugno, senza cedolino paga, mentre non sono mai arrivati nè i soldi nè il cedolino paga del mese di luglio. Il mese di agosto mi ha lasciato tutto il mese senza lavorare, poiché è andato in ferie, pur avendomi precedentemente garantito di poter lavorare lo stesso da solo. Infine mi ha chiaramente detto di non pagarmi i TRF. Come posso comportarmi? I sindacati purtroppo non mi sono stati di grande aiuto, hanno fatto solo una richiesta formale al datore di lavoro di inviarmi le buste paga, che però ha ignorato. Il datore di lavoro mi chiama solo per comuncarmi gli appuntamenti di lavoro, ma alle mie richeste di incontrarci per discutere della situazione non risponde. Io in questi giorni mi sto rifiutando di andare a lavorare, almeno finchè non mi prende in considerazione. Sto sbagliando? Non lavorando potrei passare dalla parte del torto? Cos’altro potrei fare? Rivolgermi all’ispettorato del lavoro? Resistere ancora un po’ e poi fare richiesta di licenziamento per giusta causa? Non è tanto solo per il tempo perso in questi mesi e il lavoro svolto gratuitamente, ma vorrei che questa persona venga sanzionata, per la sua disonestà (es. sono costretto a salire sui tetti senza sicurezze, a guidare il suo furgone privo di revisione, ecc.). Potrebbe magari essere utile registrare una conversazione con lui, o dei video per avere prove? La ringrazio per l’attenzione e mi scuso per la prolissità.
Buongiorno,
il datore deve applicare il contrato collettivo stipulato dall’associazione sindacale alla quale appartiene.
Lei potrebbe invocare l’applicazione di un diverso contratto collettivo solo qualora quello effettivamente applicato non Le garantisse il minimo retributivo di cui all’art. 36 Cost.
La Sua situazione lavorativa necessita di un approfondimento in studio.
In via preventiva Le suggerisco di rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro territorialmente competente, il quale può emettere una diffida accertativa per gli emolumenti retributivi non corrisposti e per l’emersione del rapporto di lavoro non formalizzato.
Quanto al materiale probatorio, potrà senz’altro avvalersi dei clienti presso il quale eseguiva le prestazioni lavorative.
L’assenza prolungata da lavoro può comportare il licenziamento per giusta causa: prima di astenersi dal lavoro (a meno di malattia) Le consiglio di richiedere formalmente le mensilità arretrate (dal Suo resoconto mi pare che già lo abbia fatto tramite il sindacato) e che quest’ultime siano almeno pari a tre (soglia dopo la quale l’inadempimento del datore di lavoro è considerato grave).
Salve avvocato è possibile sapere con certezza con quanti mesi senza retribuzione si può dare le dimissioni per giusta causa ? 2 o 3?
Buonasera
Andrebbe visto il contratto.
C’è chi sostiene che anche un solo mese renda il datore inadempiente.
Molti giudici ne chiedono almeno due di mesi.
Buongiorno Avvocato,
in sintesi la situazione.
Nel gennaio 2012 termino il rapporto lavorativo, per mia scelta, con l’azienda in cui ho lavorato 26 anni.
Mi viene consegnato il cedolino paga con le mensilità e i ratei tredicesima spettanti, e il cedolino con il tfr restante (avevo richiesto un anticipo anni prima).
Mi viene liquidato il cedolino paga regolarmente mentre, per il tfr, mi viene richiesto venga liquidato in 12 rate mensili con interessi legali, accetto e tutto va a buon fine.
Nel 2017 ricevo, dall’agenzia delle entrate, il conteggio sul tfr. Mi sembra eccessivo e, dopo un consulto al caf e l’azienda (che mi comunica la cessata attività del commercialista per raggiunti limiti di età per cui non sa cosa fare), con un funzionario dell’agenzia delle entrate scopriamo che sono stati mandati multipli 770 senza annullare i precedenti, grazie al buon senso e la presentazione di tutta la documentazione tra cui il cud 2012, la cosa si risolve.
Nel 2018 arriva un altro conteggio dall’agenzia delle entrate relativo a delle somme ricevute nel 2013. Stessa risposta dalla azienda che non può fare niente, mi rivolgo all’agenzia delle entrate e risulta depositato un 770 per cui ho ricevuto somme nel 2013, anche il caf non mi dà risposte.
La domanda è: non ho niente che certifichi di aver ricevuto quella somma nel 2013, i bonifici dei ratei tfr sommati nelle 12 rate sono congrui con il cedolino rilasciato e non trovo riscontri nel nuovo conteggio.
Per cui non ho documenti e nemmeno il cud (penso sia obbligo rilasciarlo se viene emesso un 770) che certifichi la somma ricalcolata dall’agenzia delle entrate.
Ho il diritto di avere copia di qualche documento dalla mia vecchia azienda?
A chi mi posso rivolgere per avere aiuto nella lettura dei vari conteggi e capire come agire di conseguenza?
L’azienda in questione mi chiede una somma per verificare dal nuovo commercialista, ne cerco uno io?
La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti
Mamma mia che confusione hanno fatto!
Si. Le serve un consulente del lavoro bravo e onesto. O un avvocato.
Buon giorno avvocato
lavoro in una azienda di trasporto publico, puo un superiore gerarchico stampare il mio cedolino paga con le mie credenziali e spedirmelo via email . Può essere una violazione ? grazie .
Buongiorno,
che superiore è?
Avv Cirri
Buona sera avvocato,abbiamoun problema particolare(mia moglie dipendente di ditta pulizia scale ),il datore di lavoro(ovviamente sempre in buona fede da parte di mia moglie)ha sempre fatto firmare le buste paga se no non dava i soldi,però a distanza di tre anni(licenziamento ovvio per non sopportare più questi sopprusi)ci siamo accorti che dove si firmava “per ricevuta”,c’è la parola “liberatoria”,per non parlare di buste baga più alte rispetto al contante dato.Siamo andati al sindacato con risposta: non possiamo fare niente perché hai firmato le buste paga.voglio(da marito solamente sapere come posso far tutelare e in che modo(dato che ci hanno detto anche se avevamo testimoni)prima che mia moglie firmi l’ultima busta paga e quella del TFR
Buonasera,
direi che sulla parola LIBERATORIA ci sarebbe molto da discutere.
Da dove mi scrive?
Avv Cirri
Buongiorno avvocato,lavoro presso una coop logistica è ho anche il contratto con missione adetta alle pulizie. Purtroppo a mio sfavore mi sono ammalata in questo periodo critico .Dopo una prima certificazione del medico terminava la domenica la mia Coop mi mandano un ms dicendomi che finivo la malattia a mezzanotte che dopo potevo benissimo andare a lavoro .Io ho risposto di no perché devo andare a mezzanotte qnd il mio lavoro si svolgeva la domenica mattina poi si riprendeva il lunedì..la loro risp e stata è un lavoro straordinario che ha chiesto la ditta ….subito a qst mi hanno telef chiedendomi se potevo andare io ho risp no senza accertarsi neanche se io stavo bene è se potevo o no riprendere il lavoro visto in qst periodo dove il motivo e un influenza …mi hanno detto sempre telefonicamente x tutelarsi che non rimanevano ms che dopo la malattia dovevo ritetermi in ferie fino a che lo decidevano loro …senza darmi una motivazione anche perché io non ero a casa x mia spintanea volontà…2 sono mai stata a casa senza un motivo valido ne mai lasciato il mio lavoro …..sempre puntuale nei miei orari, dove ogni fine malattia sul foglio degli orari dei dipendente c’è sempre scritto ferie, dove vengo a sapere che al mio posto c’è una ditta esterna che lavora di 2 persone….io svolgeva il lavoro da sola è anche notturno con la fascia di orari 23.30 ..08.00 del mattino. ..La mia malattia ha iniziato il 9.03 a oggi è non so fino a qnd. .la mia domanda possono prendere una ditta esterna è lasciare un operaio con contratto a tempo determinato a casa ? 2)Dopo molti solleciti da agosto 2019 non mi consegnano le buste paghe ,non sono mai presenti in ufficio dell’appalto ,neanche in sede perché é a Venezia. Ho chiesto mandarmeli via mail la risposta appena possiamo te li facciamo avere in ufficio via mail non possiamo mandarle .E giusto mettermi in ferie forzate …è come faccio io a sapere quande ferie ho se non ho buste paghe ? A Grazie mille
Cara Michela,
faccio fatica a capire bene le Sue richieste.
Ad ogni modo l’azienda ha facoltà di determinare le ferie del dipendente.
Ovviamente non potrà farLa andare sotto con le ferie e provvedere con ditte esterne al lavoro.
Intimi per iscritto al datore la consegna dei cedolini paga e se non lo fa, si rivolga all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve! Sono Massimo D’Aleo. Ho un quesito. Ho lavorato per una Coop che adesso è fallita e c’è un curatore fallimentare. Questa Coop non mi ha mai pagato un anno di stipendio, non mi ha mai dato buste paghe, nè cud. Oggi l’agenzia delle entrate mi accusa di omissione di reddito nella dichiarazione e devo pagare più di € 5.000 fra sanzioni, more ecc ecc . Oltre al danno la beffa. Con i dati del 770 della Coop, l’agenzia delle entrate dice che i soldi mi sono stati dati. Tutto falso. Cosa posso fare? Mi aiuta?
Buongiorno
Certo che la aiuto.
Dobbiamo vederci in studio!
Buonasera a tutti. Avrei gentilmente bisogno di alcune delucidazioni. Lavoro da 3 anni presso un azienda con tanto di contratto a tempo indeterminato e rispettando (più o meno ma meglio non lamentarsi) il corrispettivo stipendio. Ho avuto un incidente i primi di giugno. Il mio
Titolare ancora non mi ha dato stipendio alcuno. È una competenza che spetta a lui o spetta all’inps la retribuzione? Io ad oggi sono ancora in malattia e non so ancora quando mi confermeranno l’incidente in itinere. Prima di allora:SPETTA AL TITOLARE LA RETRIBUZIONE?
Buongiorno,
La retribuzione per l’infortunio sul lavoro spetta per il giorno dell’infortunio ed i successivi tre al datore di lavoro; dal quarto giorno spetta all’INAIL.
L’INAIL può richiedere che l’indennità sia anticipata dal datore di lavoro; se così non fosse occorre sollecitare l’INAIL per il pagamento diretto (consiglio tramite patronato), in questo caso degli acconti poiché la guarigione non è terminata.
Salve mia moglie lavora in un negozio di casalinghi da 5 anni di cui un il primo senza contratto.
Negli unltimi 4 + il primo ha lavorato 8 ore al giorno 6 giorni a settimana percependo una paga di 120€.
Nonostante avesse un contratto da 4 ore per 5 giorni con paga da 700€ mensili.
Dal 24 agosto ha espesso al suo datore di lavoro la volontà di attenersi al contratto,ma il datore di lavoro non la paga.
Allo stato attuale le deve essere ancora retribuiti luglio ed agosto.
Abbiamo provato a fare segnalazione/denuncia all ispettorato del lavoro,ma abbiamo ricevuto riscontro negativo in quanto il suo caso non verrebbe esaminato prima di 1 anni e mezzo.
Come possiamo fare,evitando magari il licenziamento per giusta causa.
Il suo datore di lavoro ha ditta individuale.
Grazie
Caro Salvatore,
la situazione che mi descrive si pone senz’altro in contrasto con quanto la legge garantisce a Sua moglie.
A prescindere dall’Ispettorato del Lavoro, Sua moglie necessita dell’assistenza di un legale, che rivendichi formalmente i diritti violati.
Sua moglie ha infatti diritto alla trasformazione del contratto in uno a tempo pieno, nonché la corresponsione delle retribuzioni non pagate e la regolarizzazione della posizione contributiva.
Non ravviso motivi per un licenziamento per giusta causa: il datore di lavoro non è legittimato a licenziare il lavoratore che rivendica i propri diritti.
Cari Saluti
Buongiorno, volevo sapere se io dipendente volessi porgere la lettera di dimissioni alla mia titolare senza restando nei giorni di preavviso, lei è obbligata a pagarmi lo stesso?
Buonasera
Il datore puo trattenere dall’ultimo cedolino paga un importo pari al periodo di preavviso non prestato
Ciao lavoro da 5 anni a neeo saldatore zingo o fatto rikiesta aasegni familiari intestata al nonno materno trovavo dificolta sono amdato alimps o scoperto maggio e giugno 2016 an stato inquadrato maggio 2017 mia insaputa come posso fare
Buonasera,
deve rivolgersi ad un avvocato, o al sindacato o all’ispettorato del lavoro.
Salve lavoro da 6 anni con una famiglia ma io non ho mai percepito ferie ne malattie ne niente como posso comportarmi
Buonasera,
deve rivolgersi ad un avvocato, o al sindacato o all’ispettorato del lavoro.
Buongiorno, ho lavorato dal 29 luglio fino al 29 agosto e poi mi sn infortunato dal 29/agosto fino al 19 settembre ma il mio contratto scadeva il 15 settembre poi con proroga dal 20 settembre fino a 25 settembre e sn andato a lavorare il 21/e il 22 settembre ma il pagamento c’è stato con un acconto 1250,00€ nel mese del 19 settembre, imtanto ho lavorato per 10 ore al giorno comprese qualche sabato e domenica di un totale di ore 285 ore dal 29 luglio al 29 agosto poi mi sn infortunato dal 29 agosto fino a 19 settembre, intonto dovrei avere la differenza del mese di lavoro luglio e agosto in piu i 2 giorni del 21/ e 22 settembre sn ad ancora oggi ancora devo a ere la differenza e gli assegni familiari e ne busta paghe, tale pagamento doveva avvenire tra il 20 per ogni mese , di una paga oraria di 6,20 centesimi ad ora per un idraulico qualificato a 4 livello sto telefonando e non mi rispondano nessuno dei datori e consulenti segretaria ecc mi riattaccono mi visuilizzano i sms e non mi rispondono ed infine mi hanno bloccato come mi devo comportare
Buonasera
Va fatta subito pec o raccomandata
Da dove mi scrive?
ciao avvocato il mio ex datore di lavoro si rifiuta di darmi le ultimi due buste paga e mi sta dando il mio tfr a rate e io ne ho bisogno tutto. cosa devo fare per aver tutti miei soldi il la busta paga??? i sindacato mi ha detto che con ispettorato del lavoro bisogna aspettare 5 mese cosa mi consiglia. grazie
Buonasera,
si deve rivolgere a un avvocato a all’ispettorato del lavoro.
Da dove mi scrive?
Avv Cirri
Buonasera,
L’agenzia Green Work, con la quale ho sottoscritto un contratto intermittente a chiamata senza obbligo di risposta, non mi consegna la busta paga, ma sostiene di fare in seguito direttamente il CUD. È regolare una cosa del genere?
Grazie.
Buonasera,
se sono scaduti i termini per la consegna no!!
Buonasera,
L’agenzia mi ha detto un paio di volte che non è obbligata a rilasciare la busta paga. Dato che le altre agenzie con le quali ho collaborato, mi hanno rilasciato tutte una busta paga, il fatto di questa ultima agenzia, mi pare strano…mo consiglia di rivolgermi all’Ispettorato del lavoro?
Grazie.
Cara Corinna,
di che tipo di agenzia parla? Di un’agenzia di somministrazione di lavoro (o interinale)?
Se trattasi di questo tipo di agenzia Le devono senz’altro consegnare il cedolino paga per l’attività di lavoro subordinato prestata presso l’azienda utilizzatrice.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
L’agenzia mi ha detto un paio di volte che non è obbligata a rilasciare la busta paga. Dato che le altre agenzie con le quali ho collaborato, mi hanno rilasciato tutte una busta paga, il fatto di questa ultima agenzia, mi pare strano…mo consiglia di rivolgermi all’Ispettorato del lavoro?
Grazie.
Cara Corinna,
di che tipo di agenzia parla? Di un’agenzia di somministrazione di lavoro (o interinale)?
Se trattasi di questo tipo di agenzia Le devono senz’altro consegnare il cedolino paga per l’attività di lavoro subordinato prestata presso l’azienda utilizzatrice.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
L’agenzia mi ha detto un paio di volte che non è obbligata a rilasciare la busta paga. Dato che le altre agenzie con le quali ho collaborato, mi hanno rilasciato tutte una busta paga, il fatto di questa ultima agenzia, mi pare strano…mo consiglia di rivolgermi all’Ispettorato del lavoro?
Grazie.
Cara Corinna,
di che tipo di agenzia parla? Di un’agenzia di somministrazione di lavoro (o interinale)?
Se trattasi di questo tipo di agenzia Le devono senz’altro consegnare il cedolino paga per l’attività di lavoro subordinato prestata presso l’azienda utilizzatrice.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera avvocato, lavoro in un istituto di suore regolarmente assunto mi è stata consegnata la busta paga dalla coordinatrice. E’ legittimo tutto ciò? Una dipendente con mansioni di coordinatore può consegnarmi la busta paga venendo a conoscenza di alcuni dati e del’ammontare della mia retribuzione? Per una questione di privacy desidererei che il cedolino della busta paga mi verrebbe consegnato da un responsabile di struttura. Per favore mi aiuti a risolvere questo quesito? Grazie infinite.
Caro Francesco,
Senz’altro ha diritto a vedersi consegnato il cedolino paga da un responsabile della struttura o, laddove sussista, dall’ufficio addetto, anche esterno all’istituto (es. Studio di Consulenza del Lavoro).
L’unica accortezza che Le suggerisco di avere prima di avanzare una pretesa in tal senso è quella di verificare che il suo coordinatore non sia al tempo stesso un Suo responsabile con mansioni anche di distribuzione dei cedolini (soprattutto laddove questi ultimi vengano consegnati in busta chiusa).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buon giorno avevo inviato una richiesta ma non ho ricevuto nessuna risposta.
Almeno 24 ore me le dia per rispondere…
Buongiorno Avvocato,
nell’azienda presso cui lavoro non stiamo più controfirmando la ricezione delle buste paga e le stesse ci vengono consegnate a spot, non con regolarità (la mia ultima risale a gennaio 2018).
La struttura mi accusa di aver smarrito 3 cedolini e, non solo si rifiuta di darmene un’altra copia (offrendomi io di pagare), ma mi impedisce anche di andare dal commercialista aziendale a richiederle. Sostengono di dover aspettare la ricezione delle stesse da parte del commercialista perchè non possono richiedere le buste paga solo per me.
Come posso procedere?
Grazie.
Cordiali saluti.
Cara Paola,
purtroppo in queste situazioni alle lacune della legge deve supplire il buon senso delle parti.
Se non le vengono consegnati i cedolini paga può rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro, ma prima di effettuare questo passo Le consiglio di cercare un dialogo con il datore di lavoro, se del caso coinvolgendo anche gli altri Suoi colleghi.
In alternativa può inviare un’intimazione scritta al datore – anche via e-mail – volta a richiedere la consegna dei cedolini paga delle mensilità arretrate.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato.sono diversi anni che lavoro con delle ditte di appalto di tre mese , sempre ditte diverse.a fine che oggi, non mi sono presentata al nuovo appalto. Ho mandato via mail la lettera che non accetavvo è anche a la vecchia ditta, che a terminato l appalto di tre mese. Fina ad oggi non scrive la data di cessazione sulla busta paga e manca il tfr.e in più vuole che faccio immediatamente il liscienziamento al caf. Ma io non ho accettato l altro appalto, per motivi miei personale, ultimamente mi amalavo sempre, facendo anche tre piani da sola, visto che si tratta di pulizie.
Con il sindacato non si riesce niente. Forse vogliono fare un accordo quindi una lettera come che non pretendo più niente da lui.
Ma io mi domando , se firmo questa lettera, non mi daranno la naspi! Ed è rimasto si è non 15 giorni per richiederela.
Ma fino ad oggi non posso muovermi, perché lui non a dato il tfr è sul l ultima busta paga non ce scritto la data di cessazione. Chiamo i sindacati di continuo e ancora niente si muove.
Spero potete darmi qualche strada buona.
La ringrazio
Cara Manuela,
purtroppo se si è dimessa senza giusta causa non potrà avere comunque diritto alla NASpI.
Non si ha diritto ad essere licenziati dal datore di lavoro.
Se non si presenta sul luogo di lavoro, ad ogni modo, credo proprio che verrà licenziata.
Cerchi di capire col sindacato qual’è la Sua situazione contrattuale in modo da valutare la possibilità di presentare delle dimissioni per giusta causa (che danno diritto alla NASpI).
Se non ha più fiducia nel sindacato, chieda pure l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato volevo chiedertele una cortesia ho un contratto a tempo determinato con scadenza 31 gennaio il rapporto di lavoro è iniziato il 29 agosto 2018 quanto tempo ho di preavviso da dare al datore di lavoro per andarmene
Caro Luca,
a meno che non sia previsto contrattualmente, il contratto di lavoro a tempo determinato non ammette, in teoria, recesso anticipato, se non per giusta causa.
Ad ogni modo, spesso il datore non frappone troppi ostacoli alle dimissioni di un lavoratore, anche se a termine.
Prima di rassegnare le proprie dimissioni Le consiglio pertanto di accordarsi con il Suo datore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato, sono in malattia ed ho richiesto tramite Email alla mia datrice di lavoro l’invio della busta paga ma la sua risposta è stata che devo andare a prenderla al CNA .E’ corretta questa risposta?Inoltre le volevo chiedere cosa posso fare in quanto nella busta paga di agosto mi ha messo ferie mentre invece io ero a lavoro .Geazie. Cordiali Saluti
Cara Debora,
il datore di lavoro è obbligato a consegnare il cedolino paga, non può obbligare il dipendente a recarsi presso associazioni di categoria o studi professionali a ritirarla.
Se non è disposto ad inoltrarla via e-mail, deve comunque consegnarla in modalità equipollenti (es. cartacea).
Quanto alla mensilità di agosto, Lei ha diritto alla reintegrazione delle ferie maturate: La invito a segnalare l’errore presente sul cedolino paga al Suo datore di lavoro.
In caso di non accoglimento della Sua istanza, Le consiglio di rivolgersi ad un legale, al sindacato o a segnalare la condotta all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Grazie mille avvocato
Cordiale avvocato lei è iscritto al patrocinio gratuito ?Ho necessità di un avvocato di diritto di lavoro che operi a Firenze con patrocinio gratuito.Grazie Saluti
Buongiorno io ho firmato un contrato di lavoro per circa 7 settimane ( se non ricordo male dicevano che 2 settimane erano di prova) ma poi non lo ho mai riavuto. È successo un problema è il datore di lavoro dopo la seconda settimana non mi ha chiamato più. Il giorno che si doveva pagare mi ha pagato soltanto la metà e quando ho chiesto l’altra parte mi aveva detto che non si era accorta e mi ha inviato un formulario di compilare con il titolo ritenuta d’acconto. Io gli ho chiesto circa 3 volte di mandarmi il contratto (certo modificato con solo le 2 settimane che ho lavorato) e la busta paga. Ma non ho avuto mai risposta se mi gli mandano o no. Le mie domande sono questo formulario che ho compilato è per ricevere il pago mancante? Sono obbligati a enviarme le busta paga e un contratto modificato per le 2 settimane che ho lavorato? Grazie buona giornata
Cara Ariette,
il datore di lavoro non può modificare il contratto al termine del rapporto; probabilmente ha esercitato il proprio diritto di recesso per mancato superamento della prova.
Non posso risponderle con maggior precisione, poiché non so che tipo di formulario Le è stato sottoposto.
Senz’altro il datore Le deve consegnare la busta paga relativa al periodo lavorato, senza che occorra sottoscrivere un qualche formulario.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Lavoro com’è badante da dodici anni. Senza busta paga, senza CUD .Il datore di lavoro non mi da, dice che non ne obbligò. È così.
Gent.ma sig.ra Ursu,
probabilmente il Suo datore di lavoro non ha formalizzato l’assunzione.
Le consiglio di verificare se è stata comunicata la Sua posizione lavorativa presso il Centro per l’Impiego.
Se così non fosse Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un legale per richiedere la formalizzazione del Suo rapporto di lavoro e la regolarizzazione della Sua posizione retributiva e contributiva.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato – Nei contratti a chiamata – intermittenti – senza obbligo di risposta – se il datore di lavoro non chiama il lavoratore nel mese solare – deve comunque emettere la Busta paga a Zero oppure no? grazie
Caro Renato,
la legge afferma che il datore è obbligato a consegnare la busta paga al momento della corresponsione della retribuzione.
Interpretando tale disposizione si evince la mancanza di un obbligo in caso di nessuna ora lavorata (né feriale né di malattia).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato, il mio datore di lavoro era più di 6 mesi che non mi faceva arrivare le mie buste paga e dici che ancora non li hanno consegnato la busta paga di giugno già e di tanto che li dico di farmela arrivare. Cosa devo fare? Grazie
Cara Maria,
se il Suo datore di lavoro ritarda nel consegnarLe la busta paga, può rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro.
Tenga presente, però, che una denuncia all’Ispettorato del Lavoro (che ha senz’altro diritto e ragione di proporre) può compromettere la Sua posizione lavorativa all’interno dell’azienda.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buonasera, ho lasciato la mia compagnia a maggio, la mia compagnia di solito mi ha mandato busta paga via email. non appena li ho lasciati, hanno bloccato il mio account, per questo motivo non riesco a scaricare tutti i miei busta paga. ora secondo te, come posso prenderli. come ora, la mia azienda non vuole rispondermi per nulla?
ho chiesto alla Cisl, al CAF e all’Agenzia delle Entrate, nessuno lo sa
grazie
Caro Sufyan,
se l’azienda continua a non risponderLe, Le consiglio di fare una denuncia presso l’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Avvocato,
mio marito lavora in un’azienda di noleggio con conducente, con contratto a tempo indeterminato part-time da circa 4 anni. Il suo datore di lavoro non gli ha mai pagato la tredicesima e la quattordicesima adducendo al fatto che il suo contratto non lo prevedeva. Invece abbiamo appurato che ne ha diritto e quindi abbiamo fatto scrivere una lettere da un avvocato richiedendo anche gli arretrati. Nonostante ciò non ha né risposto all’avvocato né pagato il dovuto mancante. La mia domanda è questa : può mio marito dimettersi per giusta causa e quindi dopo percepire l’indennità di disoccupazione ?
grazie mille
Cara Lucia,
il mancato pagamento delle retribuzioni, fra le quali devono considerarsi anche quelle dovute a titolo di tredicesima e quattordicesima mensilità, rappresenta un’ipotesi di dimissioni per giusta causa riconosciuta dall’INPS.
Vista l’intimazione di pagamento inviata dal Collega, rimasta senza riscontro, non sussistono motivi ostativi alle dimissioni per giusta causa e al conseguimento dell’indennità.
Ad ogni modo Le consiglio di contattare personalmente l’INPS, preferibilmente recandosi presso una delle loro sedi, per esporre la situazione di Suo marito ed avere conferma circa il riconoscimento della NASpI.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentilissimo Avvocato Cirri,
La ringrazio per la pronta ed esaustiva risposta.
Le auguro di cuore serene festività.
Lucia
salve, se io chiamo il consulente per sapere l importo della busta paga è obbligato o no a riferirmelo
Caro Giuseppe,
chi è obbligato a consegnarLe la busta paga – e quindi a comunicarne il contenuto – è il datore di lavoro.
E’ a quest’ultimo che deve rivolgere le proprie istanze, in quanto i professionisti di cui si avvale il Suo datore non hanno un obbligo nei Suoi confronti.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato,
Io lavoro in un’azienda di famiglia dove sono messa in regola con contratto nazionale del lavoro full time, purtroppo non si va per niente d’accordo in quanto mi pagano in ritardo non mi danno tredicesima e quattordicesima e non mi vogliono dare le buste paga. Ho già fatto un decreto ingiuntivo per le buste paga passate ma hanno avuto anche il coraggio di opporsi ed ancora non ho visto un centesimo, in quanto la legge é molto lunga. Nonostante ciò io continuo a lavorare con loro perché ho un figlio da mantenere e loro continuano a non darmi tredicesima e quattordicesima ed addirittura della tredicesima non mi danno neanche la busta paga. Cosa posso fare?
Cara Valeria,
la Sua è una situazione che richiede l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Se a niente sono valsi il decreto ingiuntivo e i solleciti di pagamento – che immagino Lei o il Suo legale avete inviato all’azienda – non rimane altro che rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro o instaurare un contenzioso giudiziario presso il competente Giudice del Lavoro.
Occorre infatti una causa di tipo ordinario in caso di mancata consegna dei cedolini paga.
Ad ogni modo, trattandosi di una causa “documentale”, non occorrano molte udienze.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, nel caso di contratti di lavoro a chiamata, qualora un dato mese il lavoratore non sia chiamato a lavorare e quindi non gli si debba un corrispettivo, il datore di lavoro è comunque tenuto a consegnare busta paga con importo nullo? grazie!
Caro Marco,
Caro Renato,
la legge afferma che il datore è obbligato a consegnare la busta paga al momento della corresponsione della retribuzione.
Interpretando tale disposizione si evince la mancanza di un obbligo in caso di nessuna ora lavorata (né feriale né di malattia).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato e buo anno.
Volevo chiederle se sia lecito che un datore di lavoro trattenga dalla busta paga il costo del bonifico domiciliato dello stipendio.
Grazie per la sua cortese attenzione
Cara Magdalena,
Se la modalità di pagamento mediante bonifico domiciliato è stata scelta dal solo lavoratore, ritengo ragionevole che il datore trattenga le relative commissioni, soprattutto laddove la modalità ordinaria di pagamento dello stipendio utilizzata dall’azienda sia il bonifico bancario.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile Avv. Cirri, mi chiedo se la busta paga possa essere in una lingua diversa, come l’inglese.
La ringrazio!
Buonasera,
la legge non disciplina la lingua in cui deve essere redatta la busta paga.
Ad ogni modo, essendo lo scopo di predetto documento quello di rendere edotto il lavoratore degli elementi che compongono la retribuzione, va da sé che il cedolino paga deve essere in una lingua comprensibile per il lavoratore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera avvocato le pongo il mio problema licenziato nel 2013 per riduzione personale Al momento della consegna della lettera ci veniva comunicato che ci avrebbero pagato il preavviso come scritto anche nella lettera ma no è stato mai pagato la ditta è ancora aperta e lavora cosa devo fare per recuperare i mie soldi non avendo neanche il cedolino paga
Caro Francesco,
Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato giuslavorista al fine di interrompere la prescrizione che potrebbe essere ormai decorsa, essendo passati oltre cinque anni. Per il recupero del credito dovrà poi instaurare una causa dinanzi al Giudice del Lavoro o, in alternativa, provare prima a fare una denuncia presso l’Ispettorato del Lavoro al fine di ottenere la busta paga.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve,
La mia azienda mi ha licenziata, e non ho alcuna copia delle buste paga che il mio datore pubblicava sul sito web aziendale, al quale non posso più accedere perché pare abbiano cancellato il mio account. Intendo recuperare tutte le buste paga. Come posso fare?
Cara Ida,
vista la disattivazione del Suo account ha pieno diritto di richiedere la trasmissione dei cedolini mediante altre modalità.
La invito a contattare inizialmente l’azienda mediante canali anche informali (es. telefonando); in caso di esito negativo proceda ad una richiesta formale mediante racc. a.r.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve,vorrei sapere se il datore di lavoro può mettere in busta paga assenze dal lavoro anche se il dipendente ha lavorato.
Cara Maria Grazia,
la busta paga deve riflettere l’effettivo svolgimento del rapporto di lavoro.
Se Lei ha prestato ordinaria attività lavorativa, il datore non è assolutamente legittimato ad inserire assenze.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o ad un consulente del lavoro per verificare la correttezza sia dei cedolini paga che dei pagamenti ricevuti.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentilissimo Avvocato lavoro presso una coop di tipo A. Da metà luglio 2018 e agosto 2018 ho lavorato con prestazione occasionale, ma non ho ricevuto nessun cedolino e sono stata pagata ad ottobre 2018. Nel mese di settembre 2018 sono stata assunta a tempo indeterminato, purtroppo a metà dicembre mi sono ammalata gravemente e sono tutt’ora in malattia.
Non ho mai ricevuto una busta paga nemmeno dopo svariate richieste via email e ad oggi mi è stato versato soltanto un acconto del mese di settembre 2018 (nella prima settimana di novembre) e una mensilità del mese di ottobre (ad inizio dicembre). Mi è stata pagata la 13a il 24 dicembre 2018. Lo stipendio di novembre e dicembre non li ho mai visti. Il datore di lavoro si nega, non risponde. Io sono ancora in malattia e a breve verrò anche ricoverata. Cosa devo fare? Sono molto preoccupata.
Grazie per la risposta che potrà fornirmi.
Cara Mariagrazia,
per quanto riguarda la prestazione occasionale, trattasi, in genere, di forma di lavoro autonomo che non prevede la consegna di un cedolino paga.
Con riferimento al nuovo datore di lavoro Le consiglio di richiedere l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro che possa gestire i rapporti con il datore di lavoro nel periodo in cui è in malattia.
Una volta ripresa, se ancora il datore non avrà dato seguito alle Sue richieste, Le consiglio di azionarsi o tramite denuncia all’Ispettorato del Lavoro o tramite ricorso giudiziale.
Cordiali Saluti
Avv. Lorenzo Cirri
Grazie infinite per la sua risposta. Potrei rivolgermi ad un sindacato?
Può rivolgersi ad un sindacato senz’altro, così come ad un legale specializzato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
Volevo chiedere, per quanto tempo un datore di lavoro deve tenere le buste paghe di un suo ex dipendente? A me, mancano 4 buste paghe dell’ anno 2014, non perché non mi siano state date, ma semplicemente le ho perse. Siccome, per motivi di lavoro devo far figurare, che ho fatto la stessa mansione per 36 mesi consecutivi, vogliono come rimostranza la busta paga. Il mio ex datore di lavoro,(dalla quale mi sono licenziata a febbraio 2015) è obbligato a tenere il tutto per un certo periodo di tempo o può disgrsene quando vuole?
Grazie mille per il suo aiuto
Michela
Cara Michela,
non rinvengo una norma che impone un termine di conservazione della busta paga.
Esiste un obbligo di tenuta quinquennale del Libro Unico del Lavoro, sostitutivo dei vecchi libri matricola e paga.
Il LUL riporta, come la busta paga, le retribuzioni corrisposte ai lavoratori e le presenze degli stessi, ma il suo estratto non equivale alla busta paga.
Ad ogni modo, visti anche i termini prescrizionali in materia di lavoro, direi che è quantomeno consigliabile conservare i cedolini consegnati al lavoratore almeno 5 anni.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Sono vakerio. Mi sono licenziato. Ho chiesto se voleva il preavviso o no. Mi risponde no. Adesso mi vuole trattenere il preavviso e la busta di dicembre me la vuol dare a febbraio. È corretto? Settore autotrasporti
Buongiorno
Ha detto di no mettendolo per iscritto?
Avv. Cirri
Buona sera sign. Avv. Mi chiamo Karim e lavoravo per una azienda di logistica di Torino che ha l’appalto con Amazon a Bologna e mi hanno licenziato prima delle feste natalizie, solo che mi è arrivato l’accredito del mio stipendio di dicembre il giorno 18/01/19 senza nessuna busta paga solo che ne ho bisogno perché mi sono arrivati 1/3 in meno dello stipendio di novembre con soli 2 giorni in meno di lavoro e non posso capire come sia possibile, se non ho la busta paga.. Come posso procedere per far sì che gli arrivi la sanzione del ritardo?
Egr. sig. Karim,
Le consiglio di avanzare richiesta scritta, mediante racc. a.r., all’azienda.
Se non rispondono e non Le consegnano la busta paga, si rivolga all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
salve, io nel 2017 ho lavorato per 1 mese circa con un contratto di prova e ho ricevuto uno stipendio ma non ho la busta paga.
quest’anno ho dovuto fare la dichiarazione dei redditi perchè ho avuto più di un contratto e ho dovuto scaricare tramite internet la certificazione unica, avendo visto che era stato segnato uno stipendio maggiore di quello ricevuto ho voluto controllare la busta paga e mi sono ricordata che non mi era mai stata consegnata, ora come posso fare per recuperarla se non ho più un buon rapporto con il mio vecchio datore di lavoro?
Cara Ylenia,
dalla certificazione unica dovrebbe essere in grado di risalire all’importo della retribuzione, consistendo in una sola mensilità lavorata.
Ad ogni modo non c’è nessun altro che Le possa consegnare la busta paga se non il Suo datore.
La invito a contattarlo, se del caso mediante lettera racc. a.r.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, vorrei un’informazione. Lavoro presso una catena di supermercati con contratto indeterminato da 3 anni e mezzo e circa 20 giorni fa ho presentato domanda di dimissioni. Il 31 gennaio sarà il mio ultimo giorno di lavoro. Vorrei sapere i tempi di accredito del Tfr maturato.
Cara Claudia,
dipende dal contratto collettivo applicato.
Di norma i termini di pagamento delle spettanze di fine rapporto si attestano intorno ai 45 giorni.
Nelle piccole-medie imprese, invece, molto dipende anche dalla liquidità disponibile, ed è possibile che sia proposta al lavoratore una dilazione.
Le consiglio di avanzare una richiesta di chiarimento all’ufficio del personale.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avvocato Lorenzo Cirri. La contatto per una informazione, sto praticamente avendo problemi sul lavoro con il datore di lavoro. Mi ha mandato una prima lettera di richiamo disciplinare dove mi contestava delle presunte mie mancanze e danni a quanto detto da lui fatti da me. Non avendo avuto tempo necessario per poter rispondere in maniera cartacea dal momento in cui ho ricevuto la lettera, ho cercato di parlare con lui. Pensavo fosse risolta lì la questione, e invece mi manda un altra lettera di Ammonizione scritta. Per mancata mia giustificazione. Ora le chiedo visto che ho ricevuto questa ammonizione scritta, ho diritto ha ricevere la retribuzione del mese precedente? Oltre mi sta mettendo in una situazione difficile dove vuole che mi devo dimettere ma non posso farlo. Oltre c’è una situazione di Mobbing nei miei confronti. Vorrei sapere come muovermi e risolvere la questione.. Grazie mille
Caro Michele,
anche se non ha replicato al richiamo disciplinare, può comunque impugnare la sanzione irrogata dell’ammonizione scritta.
Ad ogni modo la medesima sanzione non sospende il diritto alla retribuzione, che può certamente pretendere.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro al fine di valutare possibili contestazioni al modus operandi del datore di lavoro.
Un eventuale licenziamento del datore di lavoro, irrogato a seguito delle Sue richieste, potrebbe qualificarsi come ritorsivo e quindi illegittimo.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato,mio figlio è stato licenziato il 12/12/18 con decorrenza 22/12/18,il 20 gennaio 2019 gli è stato pagato il tfr ma la busta paga e corrispettivo in denaro del mese di dicembre non gli è stato ancora corrisposto,il datore lavoro gli ha detto di aspettare ancora 10 gg,cio e regolare,e come ci si deve comportare.la ringrazio
Caro Sauro,
non è una situazione che definirei regolare.
Il termine di pagamento della mensilità di dicembre è ormai decorso.
Ad ogni modo se davvero trattasi di dieci giorni, Le consiglio di attendere e di non attivare procedure che, ad ogni modo, sarebbero ben più lunghe.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Sign.Avv.Cirri,mi sono licenziato per giusta causa il 9-1-19 e mi interesserebbe sapere entro quanto tempo dalla fine del rapporto lavorativo mi verrá data l’ ultima busta paga con rispettivo pagamento.Grazie e cordiali saluti,Mario.
Caro Mario,
il cedolino paga deve essere consegnato non più tardi del pagamento.
Occorre verificare se il CCNL applicato in azienda prevede dei termini di pagamento del TFR.
Di solito si attestano sui 45 giorni.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Cordiale avvocato ho necessità di trovare un avvocato di diritto di lavoro che sia iscritto al patrocinio gratuito sa dirmi a chi posso rivolgermi? Perché vorrei sapere se posso licenziarmi per giusta causa in quanto sono in malattia da 5 mesi e da Ottobre la mia titolare non mi consegna le buste paghe e da due mesi neanche li stipendio. Ho fatto anche denuncia all’ Ispettorato del Lavoro. Grazie .Saluti
Cordiale avvocato ho necessità di trovare un avvocato di diritto di lavoro che sia iscritto al patrocinio gratuito sa dirmi a chi posso rivolgermi? Perché vorrei sapere se posso licenziarmi per giusta causa in quanto sono in malattia da 5 mesi e da Ottobre la mia titolare non mi consegna le buste paghe e da due mesi neanche li stipendio. Ho fatto anche denuncia all’ Ispettorato del Lavoro. Grazie .Saluti
Cara Debora,
sono iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Tuttavia La devo avvisare che il patrocinio non copre l’attività stragiudiziale (come credo sia il Suo caso), ma solo procedimenti giudiziali.
Ad ogni modo ritengo che sussistano i requisiti per dimettersi per giusta causa.
Se vuoLe maggiori informazioni può rivolgersi all’ufficio territoriale dell’INPS oppure ad un sindacato, dove potrà ottenere informazioni e assistenza per le dimissioni a titolo gratuito.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera, ho scoperto che la mia datrice di lavoro mi ha azzerato tutte le ferie maturate senza che io ne usufruissi, e quando glielo fatto notare e ho chiesto spiegazione mi ha icenziata con la scusa che il lavoro nel bar era calato e non aveva più bisogno di una dipendente( unica dipendente) del licenziamento non mi importa pecche ho trovato subito una nuova occupazione, ma la mia datrice oltre a non avermi etogato ancora il tfr ( sono trascorsi 4mesi) non mi vuole consegnare l’ultima busta paga di fine rapporto, suppongo perché dal corrispettivo finale che mi ha versato manca pet l’appunto la somma corrispondente a 215 ore di ferie sparite. Cosa posso fare per recuperare i soldi di tutte queste ore di ferie che mi ha scalato impropriamente ? Grazie per l’attenzione
Cara Roberta,
per tutelare i Suoi diritti deve rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, il quale provvederà a richiedere la corresponsione delle retribuzioni mancanti, se del caso mediante ricorso giudiziale.
In alternativa può presentare un esposto all’Ispettorato del Lavoro, con tempi però più lunghi.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato vorrei delle spiegazioni il mio datore all’inizio di fedraio mi a detto che a fine mese diventerà srl e mi a chiesto di firmare le dimissioni io gli o detto di no x un’azienda quando camdia posizione deve licenziare e poi riassumere nello stesso tempo la nuova posizione mi a detto che farà dei contratti i di 3 6 mesi e viceversa siccome che sono uno dei primi dipendenti lavoro da più di 7 anni a tempo indeterminato gli o detto che non mi conviene o chiesto subito il licenziamento che non arriva mai. Nonostante che siamo arrivati quasi a tre mensilità. Ieri o parlato dinuovo e mi a detto che sta aspettando il 28 febbraio che mi deve licenziare x riduzione personale la può fare questa motivazione. Come mi devo comportare x avere subito il licenziamento e iniziare a prendere la naspi mi risponda presto grazie
Caro Luciano,
purtroppo non c’è modo di incentivare un licenziamento.
E’ una libera scelta del datore di lavoro.
Il lavoratore ha i suoi strumenti per reagire: dimissioni per giusta causa (che danno comunque diritto alla NASpI), denunce all’Ispettorato del Lavoro, ricorsi giudiziali, etc.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, ho dato dimissioni per giusta causa, con richiesta di intervento all’ispettorato del lavoro, ad oggi 18/02/2018, non ho ricevuto ne busta paga ne tfr ne stipendio. Qual’e’ il termine per inviare la busta paga? Ho letto che va emessa entro il 16. Ho le mani legate devo aspettare i tempi dell’ispettorato?
Caro Rocco,
a meno che non sia previsto dalla contrattazione collettiva, non è previsto un termine di legge per la consegna della busta paga; o meglio, questa deve essere consegnata al momento del pagamento delle retribuzioni.
Temo che dovrà attendere i tempi dell’Ispettorato; ad ogni modo, se non è stato pagato può comunque instaurare un contenzioso presso il Giudice del Lavoro, anche senza buste paga.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato, sono 3 mensilità che il mio datore non mi consegna la busta paga
Cara Simona,
se non Le viene corrisposto nemmeno lo stipendio, può rassegnare le dimissioni per giusta causa oppure agire giudizialmente per il recupero.
Ad ogni modo La invito a richiedere prima, in via formale, la consegna dei cedolini.
Se non Le vengono corrisposti neppure a seguito di formale intimazione (mediate racc. a.r.) può presentare una denuncia presso il competente Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile Avvocato,mi chiamo Marco e lavoro presso una cooperativa sociale con contratto a tempo ideterminato part-time.
I problemi sono 2:
1) i pagamenti degli stipendi li effettua prima con un acconto e poi il saldo che non si sa quando lo fà.
2) a richiesta verbale per avere tutte le buste paga la risposta è: Non credo sia possibile averle.
Ad oggi ho solo avuto 2 buste paga perche le hanno saldate, il resto sono tutte in acconto, quindi ad oggi devo ancora avere sia il saldo e sia i cedolini di dicembre 2018, gennaio e febbraio 2019.
A detta dei dirigenti dell’azienda suppongono che cosi loro facendo sono in regola con la legge e che io come gli altri miei colleghi non possiamo pretendere niente.
E’ possibile tutto questo?
E’ vero che sono in regola?
Se è no come posso iniziare a tutelare i miei diritti di lavoratore?
Un altra cosa mancano anche i contributi previdenziali all’ INPS.
Grazie.
Caro Marco,
la situazione non è affatto regolare.
Il rapporto del socio lavoratore con la cooperativa si scinde nel rapporto associativo, regolato dalle norme del Codice Civile, e nel rapporto lavorativo, quest’ultimo regolato come gli altri rapporto di lavoro anche subordinato.
Il pagamento dello stipendio, pertanto, non può suddividersi in acconto e saldo a data da definirsi.
Così come la consegna dei cedolini paga e del pagamento dei contributi previdenziali: non si ravvisano differenze rispetto ad un ordinario rapporto di lavoro subordinato.
Può benissimo tutelare i Suoi diritti di lavoratore con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, il quale, se del caso, adirà il competente Giudice del Lavoro.
In alternativa può fare una segnalazione presso il competente Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato volevo chiedere come funziona per quanto riguarda la busta paga che io non ho nessuna intenzione di andare a ritirare perché il mio datore di lavoro mi ha licenziato e mi ha fatto il pagamento tramite bonifico di busta paga e liquidazione.
Adesso mi sta inviando degli sms Dove mi dice che è obbligatorio che io vado a ritirare la busta paga con il TFR Ma io non voglio più avere a che fare con questo signore neanche vederlo perciò gli ho chiesto di mandarmela tramite mail e in futuro anche il CUD.
Lui mi ha risposto che la procedura è che io vada perché devo firmare.
Io invece sono del parere che lui ha l’obbligo di inviarmi sia la busta paga che il TFR e siccome sono impossibilitato ad andare ti inviarmelo tramite email.
Caro avvocato Le volevo chiedere chi è che ha ragione.
Questo signore datore di lavoro è un gran provocatore che oltre ad avermi licenziato su due piedi pretende che io mi presento in azienda a ritirare una busta paga è un TFR che mi pare più un suo compito farmelo avere o tramite raccomandata o tramite mail comunque ritengo che sia un suo dovere e non un mio andarmene a prendere.
Ribadisco che però il bonifico me l’ha già fatto quindi stiamo parlando soltanto del cartaceo e io posso tranquillamente stampare me lo dall’email.
Se puoi rispondermi La ringrazio avvocato
Caro Alessandro,
è il datore che deve farsi carico della consegna del cedolino paga.
Richieda l’invio mediante e-mail o racc. a.r.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Ciao buona sera avvocato io lavoro in un hotel e ho un contratto mensile questo ultimo mese mi sono arrivati 300 euro in meno dalla mia paga e poi ho un contratto che per regola devo lavorare 4 ore al giorno e noi ne facciamo 12 lultimo contratto mi scade il 15/03/2019 come posso agire.grazie
Caro Hamid,
può tutelare i Suoi diritti o rivolgendosi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o all’Ispettorato del Lavoro competente.
Può rivendicare un contratto che rispecchi le ore effettive di lavoro svolte.
Quanto agli importi presumibilmente mancanti nell’ultimo cedolino, può farne verificare la correttezza sia presso un sindacato che un consulente del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato, girando su internet in cerca di risposte ho visto la sua pagina e spero lei possa aiutare anche me per capire come muovermi. Io “lavoro” per un negozio di abbigliamento dal 23 settembre 2017. Mi è stato fatto un contratto a chiamata (senza obbligo di risposta infatti non ho mai percepito nessuna indennità di chiamata anche se in realtà non potevo fare assenze) di nove mesi quindi con scadenza il 30 giugno 2018 con una media che oscillava dalle 35 alle 40 ore a settimana tutti i mesi. Alla scadenza mi viene prorogato di altri 9 mesi quindi scadenza 31 marzo 2019. Ora non ci sono mai stati problemi fino al 28 gennaio 2019 ovvero il mio ultimo giorno di lavoro. Dal 29 in poi io non sono piu stata messa in turno, senza nemmeno una parola, ho provato a contattare il mio titolare svariate volte inutilmente fino a che (con anonimo) mi risponde dicendomi che per motovi sconosciuti avrei fatto meno ore. Dalla quella chiamata io ho lavorato 0 ore. So pero che ha assunto ben 2 nuove persone con contratto a chiamata. Puo farlo? Poi non avendo lavorato a febbraio non ho percepito stipendio e ok, ma la busta paga deve farmela ugualmente? Inoltre da piano ferie io a febbraio (come anche a marzo) avrei usufruito delle “ferie invernali” ovviamente retribuite da contratto ma visto che non ho percepito nulla suppongo lui me le abbia tolte… Puo fare anche questo? Ultima domanda dalla scadenza del contratto (31/03/19) quanti giorni possono passare prima che io riceva il mio tfr? Mi scusi se le sto facendo tutte queste domande ma voglio sapere bene se posso muovermi in qualche modo o se in realtà lui possa fare cosi.
la ringrazio anticipatamente per la risposta
Cordiali saluti
Stefania
Cara Stefania,
purtroppo il contratto a chiamata è una tipologia di rapporto di lavoro spesso abusata ed utilizzata per evitare il ricorso ad altre tipologie contrattuali più stabili.
Non sussiste, allo stato, un diritto di precedenza in caso di nuovi assunzioni; predetto diritto sussiste solo per i lavoratori assunti con ordinario contratto a tempo determinato.
Le consiglio ad ogni modo di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro per far verificare la regolarità del Suo contratto.
Sussistono infatti dei limiti di giornate lavorative in caso di contratti a chiamati, anche se, predetti limiti, non si applicano nei settori del turismo e dei pubblici esercizi.
L’unica alternativa è instaurare una causa presso il Giudice del Lavoro per far valere la natura concreta di rapporto di lavoro subordinato a termo indeterminato, stante la continuità delle prestazioni rese; tuttavia, alla luce della vigente normativa, sarebbe una ricostruzione teorica e di principio che presenterebbe buone probabilità di rigetto.
Le confermo inoltre che il datore non deve consegnarLe il cedolino paga per il mese non lavorato; le ferie maturate e non usufruite Le verranno retribuite assieme alle spettanze di fine rapporto.
Quanto ai tempi di pagamento del TFR, dipende dal contratto collettivo; di norma consistono in ca. 45 giorni.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato volevo chiederle 2 cose.premetto che sn stato licenziato senza preavviso. volevo chiedere ma quanto mi spetta di preavviso ,il mio contratto e di metalmeccanica .il datore dice ke mi spetta una settimana e l ha messa in busta paga e fra tasse e addizionali regionali e comunali dice ke l importo scende quasi a 0,quindi nn dandomi niente. ma è possibile una cosa del genere
Caro Luca,
innanzitutto dipende dalla tipologia di CCNL metalmeccanico applicato in azienda e, soprattutto, dall’anzianità di servizio.
Ad ogni modo, viste le considerazioni del Suo datore di lavoro, Le consiglio di rivolgersi ad un sindacato dove potranno farLe un controllo sul cedolino paga (oltreché una simulazione dell’indennità di mancato preavviso dovutaLe).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buon giorno avvocato
La mia situazione è questa,
Io ero in disoccupazione
Il 4 di febbraio ho iniziato un nuovo lavoro,che dopo 4 giorni riferisco al mio datore di interrompere per motivi miei personali di divorzio, la risposta che mi e stata data e dammi le dimissioni.
Io per paura di perdere anche la disoccupazione mi sono messo in malattia con incontri psichiatrici, il 16 marzo ho interrotto la malattia per farmi rilasciare il non superamento di prova e in seguito riprendere la disoccupazione. Pero il problema e che ancora ad oggi non mi inviano il cedolino paga con la scusa che è ancora in lavorazione.
Oggi vado davanti alla sede, mi vengono chiuse le porte in faccia con nessuna spiegazione. Io ad oggi non ho ricevuto ne il pagamento della retribuzione né il cedolino.
Preciso che mi era stato fatto un contratto C C N L TURISMO DI 6 MESI. 40 ore più (fuori busta)
Come mi devo comportare e cosa posso fare? Perche la situazione è critica sono fermo con il mantenimento e ho le mie spese da sostenere.
Grazie saluti
Caro Marco,
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro che possa far valere i Suoi diritti in modo tempestivo.
L’avvocato, infatti, potrà fare una richiesta formale mediante pec, quindi con termini immediati.
Altrimenti Le consiglio di intimare la consegna del cedolino mediante racc. a.r. o di rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro competente.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile avvocato, volevo chiederle un parere sulla questione che segue.
Ho lavorato per la stagione estiva, e anche fino a dicembre, in una pizzeria con contratto a chiamata. Il mio datore di lavoro mi pagava tramite bonifico le ore minime mensili da inserire in busta paga e quando gli girava mi pagava anche un po in nero. Non ho mai obiettato perchè sapevo che sarei rimasto lì poco e non volevo creare tensioni inutili nell’ambiente di lavoro.
Ora è da qualche mese che ripetutamente chiedo di ricevere le buste paga e lui non me le manda. Sto pensando che ci sia qualcosa sotto, ma non so come procedere. Se lui mi ha pagato tramite bonifico deve esserci per forza la busta paga, perchè non volerla inviare? Come posso muovermi?
Ci sono delle tempistiche oltre le quali non è più obbligato a farlo? Il contratto mi è scaduto a dicembre.
Grazie per l’aiuto. Paolo
Caro Paolo,
dietro al mancato invio dei cedolini paga ci può essere l’intento di celare il rapporto di lavoro ad Istituto Previdenziali o a livello fiscale.
Oppure il semplice timore di rivendicazioni giudiziali.
Per quanto riguarda i tempi, non incorri in prescrizioni se non tra qualche anno.
Ad ogni modo Le consiglio di fare una richiesta scritta, se del caso mediante racc. a.r.
Dopodiché valuti, sulla base del Suo interesse ad avere predetta documentazione, se rivolgersi o meno all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
È appena scaduto il mio contratto di lavoro… Però il datore di lavoro ha detto che lo stipendio lo riceverò dopo un mese dalla fine del contratto… È davvero così?
Cara Maria,
è possibile che il contratto collettivo applicabile preveda, con riferimento alle spettanze di fine rapporto, un termine anche fino a 45 giorni per la Sua corresponsione.
Se ha dei dubbi sulle tempistiche, si rechi presso un sindacato per verificare assieme a loro il rispetto delle norme contrattuali.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Complimentandomi per questo luogo che ho incontrato per caso durante una ricerca e che ho gia infilato nei preferiti per consultarlo ancora, sono qui a chiedere un ragguaglio:
Il mio datore di lavoro ha la pretesa di consegnarci la busta paga, il CU, etc, esplicitamente fuori dall orario di lavoro.
Mi stavo chiedendo, se ciò era in suo potere oppure no.
Grazie ancora del cortese servizio che rendete disponibile 🙂
Buongiorno,
Più che un suo potere, la definirei una sua facoltà, che deve incontrare tuttavia anche la disponibilità del lavoratore.
È ovvio che sul datore vige l’obbligo di consegnare la busta paga, quindi avrà tutto l’interesse a venire incontro anche alle esigenze del lavoratore.
Non c’è una normativa che disciplina il momento in cui consegna consegnare la busta paga. Diciamo che vige semplicemente il buon senso, da ambo le parti.
Cordialmente
Buongiorno avvocato,
in caso di lavoratori in Cigs a zero ore il datore di lavoro deve continuare ad inviare lo statino paga anche se, appunto, per zero ore? Se sì, qual è il termine per l’invio? La ringrazio
Caro Vito,
poiché è il datore ad anticipare i soldi per l’INPS, deve elaborare anche regolare cedolino che, per legge, va consegnato al momento della corresponsione della retribuzione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buon giorno Avvocato mi chiamo Saverio, mi perdoni lavoro in una ditta di logistica svolgo mansione di autista già da gennaio 2017. Mi è capitato di operarmi al menisco con serie difficoltà nel dopo a riprendermi e so o a malattia, da premettere che il pagamento dove lavoro è avvenuto sempre prima del 10 e non oltre, adesso il primo mese è arrivato il bonifico nei tempi stabiliti, poi varie chiamate del datore e io gli ho detto che facendo quel tipo di lavoro ancora non sono idoneo, ovviamente tutto certificato non a parole e niente mi trovo questo mese ancora senza avere quello che mi spetta la mia domanda è il datore anche se sono a malattia è obbligato a pagarmi o può fare a meno di questo? Anche perché lui sa’che io l’infortunio mi è capitato a lavoro ma per non perdere il lavoro non ho fatto infortunio sul lav. Lui adesso si trova in difficoltà con gli autista e mi sta frattanto come lui pensa di fare grazie e buona giornata
Caro Saverio,
la condotta che sta tenendo il Suo datore di lavoro è del tutto illegittima e non può assolutamente sospendere il pagamento delle retribuzioni durante la Sua malattia, soprattutto considerando che predetti importi sono carico dell’INPS.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro per avere consulenza ed assistenza.
Ad ogni modo pretenda da subito nei confronti del datore il pagamento delle Sue retribuzioni.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno
Mi chiamo Laura, volevo chiederle gentilmente se: il datore di lavoro al momento della realizzazione di un contratto tramite il suo commercialista, lo paga a quest’ultimo? Dovrei ancora firmare il contratto ma per motivi/problemi generali sono propensa a non proseguire l’accordo di lavoro.
Grazie in anticipo
Cara Laura,
come ogni professionista, immagino che anche lo studio di consulenza del lavoro o il commercialista cui si rivolge il datore pretenda di essere retribuito per l’attività che svolge.
Ma non credo sia un problema del quale deve preoccuparsi: Lei è liberissima di decidere se sottoscrivere o meno un contratto.
Diciamo che per l’azienda fa parte del rischio d’impresa.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera Avvocato, mio marito nonostante abbia fatto numerose richieste al suo datore di lavoro, non ha mai ricevuto copia del contratto di lavoro e le buste paga. Lei sa se per caso contattando il commercialista dell’impresa, questi è tenuto a farci avere quanto chiediamo o non può fornirci questa documentazione? Grazie
Cara Federica,
il commercialista ha un rapporto di collaborazione con il datore di lavoro, non nei confronti dei lavoratori.
E’ il datore di lavoro che deve consegnare il cedolino.
Le consiglio di fare richiesta formale nonché, preventivamente, di richiedere la scheda professionale presso il Centro per l’Impiego, al fine di verificare se risulta o meno l’assunzione di Suo marito.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, sono una colf sono stata licenziata con preaviso ma ultimo giorno della lavoro stato 9 maggio, mio ex datore di lavoro mi dice che il suo sindacato non ha fatto la bustapaga di maggio….Vorrei sapere se è vero che non devo avere la bustapaga perché ho lavorato solo 9 giorni , ad oggi non mi paga ne anche la liquidazione e siamo 5 giugno
Buonasera,
il datore di lavoro è obbligato a consegnare la busta paga anche in caso di pochi giorni di lavoro, nonché per le spettanze di fine rapporto.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato giuslavorista.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
novembre dicembre 13° 2017 non ho ricevuto la busta paga e nemmeno i soldi . il datore in quel periodo aveva dei problemi di liquidità ho aspettato un pò di tempo per andargli incontro ma ancora tuttora non ha ancora provveduto. chiedo se io mi licenzio posso avere tutto quello che mi aspetta e anche la disoccupazione grazie
Caro Giulio,
potrai senz’altro pretendere – anche giudizialmente – il pagamento delle mensilità dovute anche a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda la disoccupazione, invece, questa spetta solamente in caso di dimissioni per giusta causa.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno lavoro da marzo 2016 con contratto di collaborazione la mia azienda non versa i contributi da circa tre anni e in più ogni volta che presento x il 730 non pagando irpef non prendo nemmeno gli interessi del mutuo …e la busta paga me la danno ogni fine anno cosa posso fare affinché possa avere i miei diritti e le dirò di più non avendo versato irpef non posso nemmeno prendere la disoccupazione cosa devo fare ?la ringrazio saluti
Cara Ketty,
viste le violazioni, in corso da circa 3 anni, Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, al fine di far valutare la propria situazione contrattuale.
Il versamento dei contributi si prescrive infatti in 5 anni, quindi, se dovuti, occorre agire tempestivamente.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato,
Faccio la Governante in un Hotel di lusso a Capri. Dall’ultima busta paga è stata detratta, a mia insaputa, la somma di euro 220 per un conto per cibo da me consumato in regime di convenzione con l’hotel per il vitto concordato in contratto.
Premesso che non ho mai firmato ricevute che comprovino il consumo, la direzione ha ritenuto opportuno trattenere la somma dallo stipendio.
Nonostante le mie reiterate richieste di spiegazioni e restituzioni oltre alla richiesta della relativa busta paga, ad oggi mi viene risposto che la somma attiene ai pasti consumati da me mentre avrei dovuto utilizzare la mensa, immanggiabile, destinata ai dipendenti.
Ritengo che non di possano trattenere somme senza preavviso dallo stipendio se non con adeguata documentazione a supporto e comunque previa comunicazione al dipendente.
Vorrei un suo parere e un consiglio su cosa fare.
Sono un avvocato e conosco la legge ma , per caso della vita, ho dovuto deviare il mio percorso verso altre scelte ma i basilari del diritto li ricordo ancora.
Grazie per la disponibilità
Daniela
Cara Daniela,
purtroppo mi è difficile darLe un parere.
Se c’è una convenzione con l’albergo attinente alla consumazione dei pasti con detrazione dallo stipendio, è del tutto legittima la detrazione stessa.
Ovviamente è Sua facoltà contestare la detrazione, se del caso anche tramite un’associazione sindacale.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato da tre mesi lavoro come cameriera al momento ad oggi nn ho mai ricevuto ne soldi ne busta paga on quanto il datore di lavoro continua a trovare scuse dicendo che dobbiamo ingranare e ha bisogno donsistemate altro debiti.ho chiesto di vedere il contratto a chiamata per firmarlo ma mi dice che verrà fatto al momento della consegna della busta paga come dovrei comportarmi
Direi che le serve un avvocato.
Da dove scrive?
Buongiorno avvocato, attualmente sono stato licenziato e il mio ex datore di lavoro per più di 5 anni non mi ha consegnato le buste paghe mensili… Per averle ora in possesso come dovrei comportarmi? Ed un altra domanda… Ho lavorato per 10 anni con questo datore con un contratto part time ma in realtà lavoravo 10/12 ore al giorno quindi per la liquidazione come dovrei comportarmi? Spero che possa rispondermi al più presto perché la mia situazione è veramente spiacevole…. Cordiali saluti
Caro Ivan,
deve rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, poiché occorre instaurare un contenzioso presso il Giudice del Lavoro al fine di far valere la natura sostanziale del rapporto di lavoro (full-time) e richiedere le differenze retributive.
Quanto ai cedolini paga, Le consiglio anche di proporre un esposto presso l’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
ho un contratto a tempo determinato di 6 mesi, dal 01/02/2019 al 31/07/2019. Il datore di lavoro mi ha dato il cedolino della busta paga solo per il mese di febbraio. Ho richiesto più volte gli altri cedolini ma non me li da. Inoltre siamo a luglio e ancora non ha effettuato il bonifico dello stipendio di maggio. Domanda: siccome a scadenza contratto intende farmi il rinnovo, se io non rinnovo il contratto, ho diritto alla NASPI? E come posso fare per avere i miei cedolini?
Cosa mi consiglia di fare?
Cara Chiara,
Le consiglio di richiedere i cedolini paga in maniera formale per iscritto, anche per e-mail in un primo momento.
Se non provvede, può rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o anche presso l’Ispettorato del Lavoro.
Quanto alla NASpI, poiché il contratto a termine in assenza di rinnovo sarà cessato, ritengo ne avrà comunque diritto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera, ad Ottobre 2018 sono stata assunta da un’agenzia interinale per una ditta di pulizie ad artigianato. A seguito di licenziamenti e malattie delle mie colleghe, mi sono ritrovata sola nella mia zona, se non per poche ore a settimana. In quel periodo di forte stress sono stata raggirata dalla responsabile della ditta, che prima mi ha convinta a dilazionare le 60 ore di straordinario fatte al mese, dicendo che altrimenti mi sarebbero state tassate a dismisura, dopo di che mi ha “premiata” facendomi passare da interinale ad interna, facendomi firmare un contratto di apprendistato con la promessa che la differenza di stipendio sarebbe stata comunque pagata con dei bonus. Inutile dire che dopo 3 mesi dall’assunzione sono finita a mia volta in malattia, per tunnel carpale ed ernia cervicale. In seguito ho ricevuto la prima busta paga da apprendista, scoprendo che il mio stipendio si è abbassato di 2.50€ all’ora e che il famoso bonus corrisponde a meno di 0.10€ orari, inoltre non mi sono stati corrisposti gli straordinari del mese precedente, la benzina che dovrebbero corrispondermi per contratto ed hanno eliminato anche il bonus 66/2014. Da quel momento non ho più avuto le buste paga, nonostante abbia provato a chiedere spiegazioni sia di ciò che di tutti i soldi che mi devono. I primi di Maggio mi sono state date a mano le buste paga di Gennaio e Febbraio, mentre Marzo ed Aprile mi sono state recapitate via mail, a seguito di ulteriori mie richieste, il 31 Maggio. Intanto ho iniziato ad informarmi tramite sindacato ed ad Aprile ho fatto la richiesta per far partire una vertenza sindacale, ad oggi, 3 mesi esatti dall’invio di tutti i dati necessari, sto attendendo di essere chiamata per firmare e far partire ufficialmente la vertenza sindacale. Il 21 Luglio finirà la mia malattia e, salvo ulteriori complicazioni della malattia, dovrei rientrare al lavoro, ma il mio intento, visto il comportamento della mia ditta (ho tralasciato il fatto di essere stata accusata di inventarmi la malattia ed aver dovuto saltare delle importanti visite perché durante il primo mese di malattia non mi volevano recapitare lo stipendio) ed il fatto che, a conti fatti, io stia lavorando gratis, è quello di essere licenziata o licenziarmi per giusta causa, dal momento che dai sindacati mi è stato detto che se mi licenziassi potrebbero farmi pagare una pesante penale, essendo apprendista.
Qualcuno può aiutarmi, a grandi linee? Grazie mille e buona serata.
Cara Alessandra,
il consiglio, in situazioni di perdurante violazione della normativa giuslavoristica, è sempre quello di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Innanzitutto deve avanzare le proprie rivendicazioni all’azienda, se del caso richiedendo anche la conversione del contratto in uno a tempo indeterminato ordinario, poiché nel Suo caso l’apprendistato mi sembra solo una tipologia contrattuale sfruttata dall’azienda per risparmiare sui costi del lavoro.
Dopodiché in caso di dimissioni per giusta causa non c’è alcuna penale né preavviso da pagare, fatta salva la facoltà del datore di contestare la giusta causa.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera, un azienda ha vinto l’appalto nel ospedale dove lavoro da 12 anni, ci ha assunti ma dopo tre mesi ancora aspettiamo la retribuzione degli straordinari e reperibilità cioè da aprile, siamo a luglio. Cosa possiamo fare per avere i nostri soldi? Grazie mille
Caro Cristian,
se gli emolumenti retributivi da Lei citati sono riportati in busta paga, mediante l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro potrà facilmente recuperarli mediante ricorso per decreto ingiuntivo, che farei in ogni caso precedere da una richiesta stragiudiziale in via bonaria.
Altrimenti occorre una causa ove dimostrare l’effettivo svolgimento degli straordinari: la prova non è semplice, quindi Le consiglio innanzitutto di cercare una soluzione bonaria con il datore, se del caso mediante un avvocato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
BUONGIORNO. AVV, HO LAVORATO CON UN’IMPRESA SOTTO APPALTATRICE DEL L’ANAS PER 4 MESI.. SICURO MI HANNO ASSUNTO.. MA NON MI HANNO FATTO MAI FIRMARE UN CONTRATTO.. SENZA RICEVERE NEANCHE LE BUSTE PAGHE. È MI HANNO LICENZIATO SENZA PREAVVISO… VOGLIO PRECISARE CHE IL PAGAMENTO DELLE GIORNATE AVVENIVA TRAMITE LA POSTAPEY… ED NON HO RICEVUTO PIÙ NIENTE… NEANCHE 8 GIORNI DI MALATTIA CHE POI SEGUITO DAL MANCATO ASSEGNI FAMILIARI.. CASSA EDILE E TFR…. È SENZA NEANCHE LA TRASFERTA CHE SI AGGIRA INTORNO AI 600 KM… A CONTI FATTI TUTTO QUELLO. HE DOVREI RICEVERE SI AGGIRA AI 2000 EURO.. COME FARE? DI QUESTA IMPRESA HO SOLO IL CUD DEL 2018… A CHI RIVOLGERMI.. L’IMPRESA A QUESTE RICHIESTE CHE LE HO FATTE FA FINTA DI NON SENTIRE… ANZI SI SENTE ANCHE SCOCCIATA… DITEMI A CHI DEVO RIVOLGERE VISTO CHE COME FATTORE ECONOMICO NON POSSO RIVOLGERMI AD UN AVVOCATO PERSONALE.. CORDIALI SALUTI SPERO TANTO NELLA RISPOSTA.
Caro Antonio,
il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Qualora non volesse seguire questa strada, può rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro, il quale, ha seguito di accertamenti, può emettere una diffida accertativi nei confronti dell’azienda avente il medesimo valore esecutivo di una sentenza.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera Avvocato, mi servirebbe un consiglio, lavoro in una struttura sanitaria privata x anziani, risultiamo assunti da una cooperativa con sede a Roma ma invece si occupano ttt i titolari della struttura; ho spiegato questo al mio commercialista e mi ha detto che non è una cosa legale in quanto è un appalto fittizio con la cooperativa per pararsi il culo dalle avvertenze, poiché in passato ne hanno avute un sacco. Io lavoro 220 ore al mese per uno stipendio di 900 euro. Sulla busta paga infatti compaiono solo 130 ore. Il mese scorso hanno detto che hanno spese impreviste e che la busta paga sarebbe stata di 500 euro e 400 in nero. All orché ho telefonato al mio titolare dicendo che dovevo richiedere un mutuo e che volevano le ultime 3 b.paghe e che quindi nn poteva darmi 500 in busta paga e 400 in nero e lui confermava ed io ho registrato tutto. Questo è successo x 2 volte che ho registrato, mentre lui specificata il tutto. Non li ho firmato la busta paga quando mi ha chiamato poiché era di 500 euro….e lui mi ha detto che mi posso licenziare se non gli firmo la busta paga. Io ho risposto di no, che non mi licenziò e che mi sarei rivolto ad un avvocato lavoristaved agli organi preposti al controllo. Fatto sta chiedono cambiato come comportamento, sono gentili con tutti mentre prima erano cattivissimo. Io volevo chiederle, se mi rivolgo ad un avvocato, potrei fare un esposto alla guardia di Finanza anche?!… cosa mi consiglia?!
Io ho capito chev sul LUL vengono segnate ore di assenze anche se noi lavoriamo. Di potrebbe avere una copia del Lui o nn sono obbligati a consegnarla?!
Caro Salvo,
mi sembra una situazione molto delicata, vista la gravità e la perdurante violazione alla normativa giuslavoristica.
Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, al fine di valutare una vertenza di tipo giudiziale, ove dimostrare l’interposizione fittizia di manodopera da parte della cooperativa, nonché l’effettivo orario di lavoro osservato.
In sede giudiziale avrà bisogno di notevole materiale probatorio, che Le consiglio di precostituirsi finché lavora presso la struttura (e-mail, registrazioni, possibili testimoni, etc.).
Può senz’altro fare una denuncia anche alla Guardia di Finanza, nonché chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, il quale potrà fare degli accertamenti anche di tipo contabile sulla documentazione contrattuale.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avv. Lorenzo, guardi io in casa ho smarrito una busta paga. non so se l’ho buttata o cosa ma vorrei sapere per i miei dati sopra cosa devo fare ? devo fare denuncia di smarrimento ?
Salve, la busta paga non è un documento o un atto pubblico; la denuncia non serve a niente. Se ne vuole un’altra copia deve richiederla al datore di lavoro. Cordialmente
Buonasera, la mia vecchia azienda é stata dichiarata fallita. Io ed altri dipendenti non abbiamo ricevuto la busta paga con le chiusure finali (tfr, ratei 13ma e ferie) ne tantomeno il pagamento della stessa. E’ vero che per insinuarci al fallimento dobbiamo farci fare (a pagamento) da un consulente esterno i conteggi delle spettanze? Non c’é altro modo per farci avere i prospetti paga? grazie
Buonasera,
Purtroppo per insinuarsi tempestivamente nel fallimento non c’è altra via che quella di farsi fare i conteggi o da un consulente del lavoro o da un sindacato.
Il costo, ad ogni modo, è alquanto contenuto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buona sera Avv. Cirri è da poco più di 1 anno che lavoro e da quest’ultimi 4 mesi che non ricevo più buste paghe dal mio datore di lavoro ,dice che l’assunzione è in regola,secondo Lei quali potrebbero essere i motivi di questa mancanza??? poi neanche una copia del contratto mi ha dato ,secondo Lei cè sotto qualcosa??? Mi può licenziare senza dirmi niente e farmi lavorare in nero? Grazie
Caro Fabio,
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro al fine di valutare le azioni da intentare.
Innanzitutto può verificare presso il Centro per l’Impiego se l’azienda ha comunicato o meno la Sua assunzione; se niente risulta, significa che sta lavorando a nero.
Ad ogni modo l’azienda non può licenziarla se non in presenza di un giustificato motivo, altrimenti il licenziamento è impugnabile.
Allo stesso modo, se non sussiste una regolare assunzione, può richiedere al Giudice del Lavoro il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con la condanna del datore al pagamento delle retribuzioni mancanti.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato,
Le illustro brevemente la mia situazione. Ho lavorato per 6 mesi in una azienda del calzaturiero. Mi mancano, dopo 3 mesi dalla scadenza del mio contratto, ancora le copie delle buste paga di Aprile, Maggio e TFR. Ho anche qualche dubbio su qualche importo che a mio avviso non è corretto. Non ho mai ricevuto la lista delle mie timbrature per controllare che fosse tutto corretto. Ho sollecitato più volte di ricevere le copie delle buste paga via raccomandata al mio indirizzo ma non ho ancora ricevuto niente. Vorrei cortesemente sapere come posso comportarmi a riguardo.
Ringraziandovi per la risposta,
Invio
Saluti,
Cara Nina,
se ha già sollecitato l’azienda per le vie formali, senza ottenere riscontri, Le consiglio di rivolgersi o ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro – il quale avrà molte più probabilità di ricevere un riscontro – o all’Ispettorato del Lavoro, il quale può addirittura ingiungere sanzioni amministrative all’azienda per la mancata consegna dei cedolini paga.
Una volta ottenuti i cedolini può farli controllare o ad un consulente del lavoro oppure presso un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato il mio ex datore fi lavoro con la scusa del troppo lavoro non mi ha Ancora consegnato la busta paga nonostante più e più volte richiesta anche tramite email ormai so che non prenderò quanto pattuito a voce perché purtroppo avevo firmato un contratto tutt’altro pattuito vorrei capire se anche licenziandomi dopo un mese di lavoro per motivi vari ho diritto a qualcosa in piu dello stipendio per altro non del tutto versato
Buongiorno,
Se si licenzia avrà ben poche possibilità di rivendicare i suoi diritti, poiché i costi di una causa sarebbero superiori alle possibili rivendicazioni di un mese di lavoro. Inoltre non potrà neppure beneficiare dell’indennità di disoccupazione.
Le consiglio, prima licenziarsi, di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, il quale potrà eventualmente trovare un accordo col datore di lavoro per la risoluzione del contratto di lavoro unitamente ad una buonuscita.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buongiorno…lavoro da settembre con contratto a tempo indeterminato..non ho mai firmato una busta paga…cosa fare?….vorrei sapere cosa mi paga
Caro Francesco,
Le consiglio di richiedere formalmente la consegna dei cedolini paga al datore di lavoro e, nel caso in cui non proceda, di valutare un esposto all’Ispettorato del Lavoro.
Quest’ultimo può infatti intimare la consegna dei cedolini paga sotto pena di sanzione amministrativa.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Grazie della risposta…
Buongiorno signor avvocato,
A gennaio il datore di lavoro mi ha fatto un contratto di lavoro part-time ad un ristorante. Ho chiesto ripetutamente di ricevere una copia del contratto, ma senza risultati. Inoltre ho ricevuto la bustapaga soltanto per i mesi di gennaio, rispettivamente febbraio di questo anno. Lo stipendio mi viene consegnato in mano. Non avendo la bustapaga e neanche una copia del contratto, non riesco a sapere di quali diritti godo o a fare il calcolo ISEE per l’università di mia figlia. L’ho disturbata nella speranza che mi possa aiutare con un consiglio su dove e come posso risolvere il mio problema.
La ringrazio, una giornata così come desidera.
Cara Dana,
le reticenze del Suo datore di lavoro fanno emergere il sospetto di un lavoro non del tutto regolarizzato.
Lo stipendio, fra l’altro, non può essere corrisposto in contanti.
Una verifica preliminare che può fare è quella di richiedere la scheda professionale presso il Centro per l’impiego, in modo da controllare se il datore di lavoro abbia comunicato o meno la Sua assunzione.
Le consiglio poi di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro al fine di valutare le migliori iniziative da intraprendere, soprattutto in modo da evitare ripercussioni spiacevoli sul luogo di lavoro.
In alternativa può rivolgersi all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La ringrazio cordialmente per l’amablità,
Dana
Buongiorno
Vorrei chiederle un informazione
Il mio datore di lavoro sta ritardando la consegna della busta paga cartacea che normalmente viene consegnata il 10 di ogni mese
Dopo quanto tempo posso fare denuncia?
Grazie mille
Caro Mauro,
prima di parlare di denunce od esposti, invito sempre, nella massima trasparenza e schiettezza, a rivolgersi direttamente al proprio datore di lavoro, nell’ottica di un ambiente di lavoro di pari e leale collaborazione.
La consiglio quindi di richiedere al proprio datore i motivi del ritardo.
Se poi predetto ritardo si protraesse, allora potrà valutare anche l’opportunità di segnalare l’inadempimento all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Avv. una ultima domanda..lui mi paga con accredito …le buste paga vanno sempre firmate?..ripeto non ne ho vista una..se trovo qualcosa che non va come comportarmi?grazie
Caro Francesco,
è buona regola far firmare i cedolini, per comprovare la consegna al lavoratore.
Ma non è Suo interesse firmarli, quanto piuttosto riceverli.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera, il mio datore di lavoro mi ha fatto firmare le copie dei cedolini di giugno e luglio non rilasciandomi le copie e nemmeno pagandomi il dovuto di giugno la cui busta non tiene conto dei giorni effettivamente lavorati (di una sett mi é stato conteggiato un solo giorno di lavoro). Come posso difendermi? Grazie
Caro Franco,
Le consiglio di richiedere innanzitutto per vie formali e per iscritto la consegna dei cedolini e il pagamento delle retribuzioni, intimando al datore un termine di 10 giorni.
Se non adempie Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato,
il commercialista che gestisce i conteggi e la produzione delle buste paga rifiuta di inviarmi la busta paga, dicendo che l’invio deve avvenire obbligatoriamente tramite il datore di lavoro. Datore che però vorrebbe delegare al commercialista: il risultato è che spesso non ricevo affatto la busta paga. Il commercialista è obbligato per legge a non inviarmi direttamente la busta paga?
Caro Marco,
il commercialista non è obbligato a non inviare direttamente la busta paga.
E’ il datore di lavoro che ha l’obbligo di tale invio e di dar prova di avvenuta consegna.
Per prassi può comunque affidare predetto incombente al suo commercialista.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera, ho lavorato per un anno in una ditta adesso ho trovato di meglio e mi sono licenziato…mi è stato detto dal datore di lavoro che non ci sarà tfr ne ferie pagate e ne tredicesima..è dal 20 (giorno di paga) che aspetto che mi venga pagato 4 giorni di lavoro più 15 giorni di malattia e in piu il rimborso 730 come posso agire? Mi viene detto sempre domani facciamo il bonifico o altre scuse e soprattutto per il tfr le ferie pagate e la tredicesima, penso che sia impossibile che non ci sia da contratto giusto?
Cara Giada,
in alcuni contratti il TFR viene liquidato mensilmente assieme alla retribuzione ordinaria.
Visto comunque l’atteggiamento ben poco collaborativo del datore di lavoro, Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o all’Ispettorato del lavoro, al fine di richiedere la consegna dei cedolini paga mancanti e poter così controllare la correttezza degli importi pagati e di quelli che devono essere ancora corrisposti.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile avvocato, io lavoro come baby-sitter c/o una famiglia sono a contratto da maggio e a tutt’oggi nn ho ricevuto una busta paga. Le ho chieste mi ha detto molto evasivamente che deve andare al Patronato. Cosa posso fare? Grazie attendo una sua risposta. Cordiali Saluti
Cara Debora,
purtroppo è una situazione delicata poiché è inserita in un contesto familiare dove è necessaria una buona dose di fiducia.
Eventuali richieste formali possono portare al recesso del rapporto da parte della famiglia.
Le consiglio di insistere in prima battuta direttamente con i genitori e, se desistono, di valutare l’assistenza stragiudiziale di un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve
Lavoro per una agenzia da 3 anni. Quando ho cominciato a lavorare subito mi hanno detto che pagano dopo 2 mesi lavorati. Ritardano ogni mese per consegnarmi la busta paga ( agenzia per quale lavoro dicono che prima dobbiamo firmare dopo ci pagano, ma dopo 10, 20 giorni ci pagano e debbiamo insistere di essere pagate). Ho capito che ci consegnano più tardi possibile la busta paga per poi pagarci più tardi possibile. Cosa posso fare a riguardo
Cara Agnese,
quello che può fare è pretendere formalmente la puntuale consegna delle buste paga e il loro pagamento, sotto minaccia anche di dimissioni per giusta causa o denuncia all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avvocato
Lavoro per una coperativa, pultroppo mi sono accorta di recente che non mi vengono pagati gli straordinari , sono assunta per 4 ore e in busta ho quasi tutti i mesi 1250 di trattenute , anche il mio 730 è finito nelle trattenute , perché ? La ringrazio molto se mi risponde. Cordiali saluti
Cara Maria Cristina,
se vuoLe controllare la correttezza delle buste paga, Le consiglio di rivolgersi ad un Consulente del lavoro o ad un sindacato.
Con un legale potrà invece valutare eventuali iniziative volte al pagamento degli straordinari.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Lorenzo.
Cosa posso fare si il datore mi fa firmare la busta paga senza pagarmi e mi da la scusa perché non vuole parlami?
Buongiorno,
Le consiglio l’assistenza di un legale.
La firma dei cedolini paga prova solamente che sono stati consegnati, non anche il loro pagamento.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato, mi chiamo Alessio Lo Cicero, mi sono licenziato per giusta causa, perche’ non mi pagavano lo stipendio e tante altre cose. Dopo tante richieste che ho fatto per avere busta paga del conteggio TFR a tutt’oggi niente, a me serve per confrontare conteggi che mi sono fatto fare dal CAF, e per fare decreto ingiuntivo. Il mio datore di lavoro lo sa che sono le mie intenzioni, per questo motivo non vuole darmi conteggi, cosa devo fare? Io da quanto so, non posso fare decreto solo con conteggi fatti dal CAF, perche’ senno’ do alito a lui per fare opposizione, visto che non c’e’ confronto con i miei conteggi e con i loro. E cosi’ loro hanno modo di perdere altro tempo. Aspettando sua risposta, invio distinti saluti, grazie.
Caro Alessio,
Le consiglio innanzitutto di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Una richiesta formale che perviene da un legale ha senz’altro più effetto.
Denunci inoltre la mancata consegna dei cedolini all’Ispettorato del lavoro, ma Le consiglio di non attendere molto, visto che i crediti diversi dal TFR sono pagati dall’INPS solo se si agisce nel breve termine di un anno.
Se il datore non dà seguito alle Sue richieste, occorrerà procedere con un giudizio ordinario dinanzi al giudice del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve buonasera , mi presento mi chiamo Gianluigi … ho un piccolo problema…Io ero in ferie il mio datore di lavoro ha venduto un ristorante pizzeria , dove stava era in affitto , quindi da km dice lui ha venduto le attrezzature all’interno e lasciato il ristorante al nuovo proprietario …. nn mi ha dato nessun preavviso…Poi ci stiamo accordando sul TFR mi vuole dare di meno , vabbè ci passò sopra ….Xo la cosa che nn capisco io la busta paga di agosto ancora nn l’ho firmata , mi ha detto ke la firmerò al sindacato quando ci da il TFR … la mia domanda é , io l’ultimo stipendio l’ho preso il 14 di agosto , che sarebbe lo stipendio di luglio, adesso lo stipendio di agosto lo devo prendere? Dato ke sono andato in ferie il 18 di agosto e sarei tornat il 2 settembre , solo ke quando sono tornato stavano facendo i lavori dentro kn i nuovi proprietari …Cosa dovrei fare ?La firmo o nn la firmo la busta paga
Buongiorno
Le serve una assistenza legale urgentemente
Buongiorno,
Ho lavorato in un’azienda per 3 settimane.
Mi hanno chiesto di iniziare a lavorare anche se la persona che avrebbe dovuto venire con me a firmare le carte per il contratto di stage era in ferie. Ho una mail dove mi specificano che comunque i giorni lavorati prima della stipula del contratto mi sarebbero stati retribuiti.
Il contratto mi è stato fatto dopo ben 2 settimane e mezza e io ho deciso di dare le dimissioni dopo qualche giorno, per vari problemi.
Prima di andare via l’ultimo giorno ho mandato una mail al titolare (non presente in sede) con i miei dettagli per il pagamento visto che da parte dell’azienda non mi è mai stato chiesto un iban o un conto di riferimento.
Non ho ottenuto nessuna risposta, ho mandato un’altra mail di sollecito e ho chiamato in azienda ma ad oggi, dopo una settimana dal termine, non so ancora se e quanto mi verranno pagati i giorni lavorati.
Posso fare qualcosa?
Grazie mille
Cara Martina,
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro affinché richieda formalmente la retribuzione delle giornate lavorative o agisca di conseguenza anche in sede giudiziale.
In alternativa può denunciare il mancato pagamento all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato
Il 14/09 mando per pec un sollecito di pagamento al mio datore di lavoro perché inadempiente di 2 mensilità più la quattordicesima. La sera mi arriva la risposta via mail in cui mi si dice che è stato liquidato un mese e che gli altri mi sarebbero stati pagati a breve. In più vista la situazione di difficoltà in cui versa l’azienda mi comunica che il rapporto di lavoro si concluderà il 31/12 motivandolo come riduzione di personale.
Per me il sollecito ha determinato il licenziamento, è possibile appellarsi?
Grazie
Buongiorno
Direi che la cosa vada affrontata urgentemente con un legale di fiducia.
Buongiorno,
Se un’azienda assume un operaio con somministrazione è obbligato a fargli una busta paga “formale” cioè solo il LUL presenze visto che già l’agenzia interinale gli fa la busta paga?
Buonasera,
Le confermo che i cedolini vengono erogati dall’agenzia di somministrazione, quale datore di lavoro “formale”, e a ciò non è tenuta l’azienda utilizzatrice.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
da circa un mese sto sollecitando il mio datore di lavoro per ricevere le buste paga di giugno-luglio-agosto-settembre, senza avere riscontro. Il rapporto di lavoro si é concluso il 30 settembre con la scadenza del mio contratto a tempo determinato, quindi ho necessità di ricevere le buste paga anche per poter avviare la domanda per la Naspi. Da circa una settimana sollecito quasi ogni giorno con telefonate, ma nulla. Come mi consigliate di agire?
Vi Ringrazio
Cara Noemi,
Le consiglio di fare una richiesta più formale, se del caso tramite un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Può richiedere l’intervento anche dell’Ispettorato del lavoro, ma i tempi sarebbero più lunghi.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve vi contatto per un informazione,il mio datore di lavoro sta tardando l’invio della busta paga che a me serve urgente ,premesso che L accredito dello stipendio arriva il 13 di ogni mese ad oggi dopo vari tentativi di chiamate non ho risposte….siccome sono passati circa 25 giorni entro quando il datore di lavoro deve inviarmi la busta paga?grazie per la disponibilità
Caro Marco,
il datore deve consegnarLe la busta paga contestualmente al pagamento della retribuzione.
La richieda con un po’ più di formalità per iscritto, prima di rivolgersi ad un sindacato o all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona giornata Avvocato Cirri, la ringrazio per la sua disponibilitá,
visto la diminuzione dei dipendenti in ufficio, il lavoro é aumentato,
ho dato precedenza alle cose piu importanti ma,
adesso il datore di lavoro mi chiede per iscritto spiegazioni del perche ho dimenticato di svolgere quel lavoro affidatomi verbalmente,
preciso che in questi ultimi giorni sono uscito irritardo e non ho mai chiesto straordinario pagato
la ringraxio di cuore
Egregio Avvocato volevo avere un suo parere circa il contratto a tempo determinato sono stato assunto ad agosto presso un istituto di vigilanza privata fino a febbraio 2020 dopo aver firmato il contratto non mi è stata ancora consegnata una copia lo stesso vale per le buste paga non per mia volontà mi hanno costretto a non lavorare pertanto non sarò retribuito secondo loro.
Vi ringrazio e resto in attesa di Vostre considerazioni.
Caro Giacomo,
l’obbligo del lavoratore non consiste tanto nell’eseguire una determinata prestazione, quanto piuttosto nel mettersi a disposizione del proprio datore di lavoro.
Anche in caso di inutilizzo della Sua prestazione, per causa del datore, Le è comunque dovuta la retribuzione.
L’apposizione del termine al contratto, inoltre, richiede la forma scritta, senza la quale il termine si considera come non apposto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, io lavoro da circa 20 anni in cooperativa , per motivi di salute mi sono licenziato con il rispettivo preavviso,
Ho vari pignoramenti che stavo pagando in busta paga,e l’ammontare supera il mio TFR, questo ultimo mese non mi vedo arrivare stipendio .. chiedo spiegazioni e mi dicono che non avrei percepito nulla in quanto hanno fatto unica busta di chiusura e il mio debito era superiore ,ok ma quello e il TFR, ma la busta paga si può inserire insieme al TFR? Non dovrebbe essere tutelato lo stipendio mensile? ( In parte) .
Caro Giovanni,
il TFR è pignorabile nei limiti di un quinto (salvo diversa misura autorizzata dal Tribunale), come lo stipendio mensile.
Le consiglio di farsi consegnare il cedolino paga in modo da farlo controllare, anche solo da un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, io lavoravo da circa un mese con un contratto a chiamata a tempo determinato come barista. Un giorno ho deciso di punto in bianco di non presentarmi più sul posto di lavoro poiché sia il datore che io ci stavamo trovando male tra di noi. Ora, passato quasi un mese, lui mi chiede di presentarmi a firmare dei documenti nonostante io risulto già licenziata all’INPS. Inoltre non ho ricevuto le buste paga di nessuno dei due mesi relativi al lavoro svolto e lui si rifiuta di consegnarmele. Come procedo? A chi mi devo rivolgere per averle? Ovviamente al sindacato servono per capire quanto devo percepire.
Caro Salvatore,
può darsi che nell’occasione il datore di lavoro Le consegni, tra i documenti, anche i cedolini paga.
Se così non fosse Le consiglio di richiederli formalmente mediante l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o mediante richiesta d’intervento all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato.io ero assente dal la lavoro per 10 giorni di malattia e appena sono tornata dalla malattia m’ha licenziato e m’ha fatto firmare sulla lettera di licenziamento e m’ha detto che questo il preavviso dalle 14 ottobre fino alle 5 novembre e il motivo del licenziamento è che l’azienda sta in crisi.invece prima di un mese ha assunto un’altra e ha aperto un altro negozio nuovo è normale?? che devo fare?
Cara Lisa,
se ritiene non fondate le ragioni del datore di lavoro Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro (può chiamarci in studio allo 055 574623 se ci scrive da Firenze o dintorni) al fine di impugnare il licenziamento.
Ha sessanta giorni per impugnarlo mediante atto scritto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
il mio datore di lavoro è indietro di 6 buste cosa posso fare
Caro Enzo,
Le consiglio di richiedere i cedolini per iscritto in maniera formale.
Se il datore persiste a non consegnarLe le buste paga, si rivolga ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro – le cui comunicazioni avranno ben altre possibilità di successo – oppure faccia richiesta d’intervento all’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
nel caso di contratto di LAVORO A TD “sanato orario Tempo parziale orizzontale”, esiste un numero minimo di ore lavorative? può essere emessa busta paga a zero? il datore è obbligato a consegnare la busta a zero e il cud a zero?
Caro Gianluca,
non esiste una normativa che imponga un limite minimo di orario.
Dipende tutto dal contratto di assunzione e dalla previsioni del contratto collettivo.
Ad ogni modo la normativa parla di consegna del cedolino contestualmente al pagamento della retribuzione; se non c’è alcuna corresponsione, né a titolo di retribuzione ordinaria che altri istituti sostitutivi (ferie, malattia, etc.), non ritengo sussista alcun obbligo per il datore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, non so cosa fare e la prima volta che ho un contratto , da maggio e fino adesso non ho ricevuto ne il contratto ne la busta paga, ho solo ricevuto dei bolletini postali pagati come prova , vorrei sapere perché e come devo agire se parlare con il datore di lavoro o con il sindacato, grazie mille
Cara Ana,
intanto il rapporto non è del tutto negativo se perlomeno viene pagata.
Ad ogni modo è un Suo diritto ottenere copia del contratto – in alcuni casi è obbligatorio che sia in forma scritta – nonché le buste paga, al fine di controllare la correttezza delle retribuzione.
Il mio consiglio è quello di parlare innanzitutto col datore di lavoro e, se del caso, richiedere la documentazione per iscritto.
Se il datore ignora la Sua richiesta, si rivolga pure ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o ad un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno sono un operaio che è stato licenziato x giusta causa però il mio datore di lavoro non mi vuole liquidare e in più non mi ha dato mai buste paghe io ho visto le buste paghe e ci sono anche le ferie permessi ealtre voce pero io non li ho mai percepite in 4 anni come posso fare per recuperare grazie
Caro Giovanni,
Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, il quale intimerà all’azienda il pagamento delle retribuzioni dovute, previa consegna dei cedolini paga.
In alternativa – o anche contestualmente – può richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, il quale ha la facoltà di irrogare sanzioni nei confronti del datore di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera Avvocato,
Io sono finito in un labirinto. Mi sono. Licenziato a fine maggio per disperazione, il mio datore di lavoro mi pagava a suo piacimento. Mi ha fatto un contratto partime di 6 ore al giorno e ne lavoravo 15,con contratto a tempo determinato. Quando ho detto che me ne andavo mi voleva fare un contratto indeterminato…. Ho chiesto la paga di maggio il Tfr le ore lavorate in più e tutte le buste paghe. Mi ha risposto fatti fare i conti dal tuo commercialista che non ho e poi tra un mese ci vediamo. Non so più che fare. Mi può aiutare?
Cara Grazia,
se scrive da Firenze o dintorni chiami pure allo 055 574623 e vediamo di fissare un appuntamento.
La situazione necessita dell’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, in modo che faccia valere il rapporto per come e per le ore in cui si è svolto.
Se il datore di lavoro non sarà disponibile ad accordi, l’unica via è quella del Giudice del Lavoro.
In alternativa può chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avv., volevo chiederle un informazione e in questo caso che fare…
io ho lavorato come cameriere sotto contratto determinato di 1 mese, e alla fine di quel mese, son passate ormai quasi 3 settimane da quando avrei dovuto prendere lo stipendio ma non ho ricevuto niente.. (e il pagamento me lo avrebbero dovuto fare con postepay).
non mi è mai successa una cosa del genere e non saprei cosa fare ! Andare dall’ ispettorato territoriale sarebbe la cosa migliore a parer suo ?
Buonasera Karim,
senz’altro per una mensilità l’Ispettorato è la scelta migliore.
Prima, però, Le consiglio di sollecitare per iscritto il pagamento al datore di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve mi chiamo Vivian e lavoro a Bologna presso un enoteca degustazione, presso che sono al lavoro dal 2 settembre faccio circa quattro ore e mezza e al sabato anche la sera, il datore mi ha detto di avermi fatto un contratto a tre ore al giorno di tre mesi, io non ho mai firmato ne avuto copia, anche le buste paga non mi sono state fatte e i pagamenti risultano essere sempre in ritardo e non idonei alle ore svolte sono 600€con tfr, io lavoro con il cibo e devo rinnovare l Haccp mi sono interessata presso usl la quale mi ha detto che deve essere il datore di lavoro a preoccuparsi di regolarizzare i dipendenti, sta di fatto che non c’è nulla in regola, per di più mi tratta come una pezza da piedi, cosa posso fare non si dove sbattere la testa. Grazie in anticipo
Cara Vivian,
l’apposizione del termine in un contratto di lavoro necessita della forma scritta; se non ha mai sottoscritto un contratto, Le consiglio di richiedere l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro con il quale valutare la richiesta di costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, oltre, ovviamente, alla consegna dei cedolini paga.
Nel momento Le consiglio tuttavia di parlare chiaramente con il datore di lavoro e di pretendere il pagamento di quanto Le spetta.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, nella mia azienda è stata presa l’abitudine di consegnare le buste paga dopo 2 o 3 mesi. Nonostante i solleciti espressi da più dipendenti c’è una evidente recidiva che ha delle giustificazioni assurde: mi sono dimenticato; impiego troppo tempo per stamparle ecc. Da specificare che tali “buste” vengono eseguite da un’azienda esterna. Il dubbio nato a giustificazione alla mancata consegna nel mese corrente, è che il datore di lavoro le modifichi in base agli importi decisi arbitrariamente. Domando se ciò tecnicamente, per quanto grave, sia possibile farlo.
Buongiorno, non è senz’altro una condotta legittima. Consiglio di fare verificare la correttezza delle buste paga ad un consulente del lavoro e se del caso richiedere l’intervento dell’Ispettorato del lavoro
Grazie infinite del consiglio. Buona giornata.
Buonasera
Volevo sapere che strade devo prendere nel mio caso :
Mi sono licenziato dopo aver dato un preavviso di 15 giorni (15 ottobre) per poi terminare il mio lavoro il 31 ottobre
Il 15 di ogni mese ossia novembre avrei dovuto prendere lo stipendio di ottobre e non mi è stato dato con la scusante che devono preparare il CUD e la busta paga con il TFR e ci vuole fine mese
Ho letto che deve essere consegnato entro 12 giorni dalla richiesta di licenziamento il Cud è vera come cosa ?
Sopratutto non sono tenuto almeno a prendere lo stipendio normale con una busta paga mensile normale senza TFR ?
Vi ringrazio anticipatamente !
Buongiorno, la certificazione unica – ex cud – viene elaborata l’anno successivo a quello di maturazione della retribuzione, e deve essere trasmesso all’agenzia delle entrate entro aprile.
Quanto alle spettanze di fine rapporto è normale che vengano liquidate in ritardo rispetto allo stipendio ordinario in quanto necessitano di appositi calcoli. Di solito il CCNL prevede il termine massimo.
Nel frattempo tuttavia le consiglio di richiedere per iscritto il pagamento della retribuzione ordinaria di ottobre.
Quindi se il datore di lavoro mi ha detto che per essere retribuito devo aspettare il Cud significa che prenderò lo stipendio l’anno prossimo ? Tanto per capirci meglio eh
Assolutamente no.
L’elaborazione della certificazione unica non ha niente a che vedere con l’obbligo di corrispondere le spettanze di fine rapporto, che ha diritto di esigere entro i termini previsti dalla Contrattazione Collettiva (di solito massimo 45 giorni dalla cessazione del rapporto).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Caro avocado.lavoro con una azienda da gennaio .nu o mai firmato una busta paga.Datore mea pagato solo acconti.per avere i miei diritti coza devo fare.
Buonasera
Da dove mi scrive?
Lei deve farsi tutelare!
O da un avvocato o dall’ispettorato del lavoro.
Avv. Cirri
10 mesi che lavoro in un bar.. e non ho mai firmato ne tanto meno ricevuto una busta paga anche se ho un contratto di 20 ore settimanali ma ne lavoro 54…posso licenziarmi per giusta causa?
Grazie mille
Buonasera
Certo che può!
Ma io fossi in lei mi farei seguire da un avvocato esperto di diritto del lavoro.
Per far valere tutti i suoi diritti.
Da dove mi scrive?
Avv. Cirri
Buongiorno,
la nostra badante si reca presso il CAF per avere la busta paga in oraruio di lavoro. E’ corretto?.
Buongiorno,
direi che in orario di lavoro dovrebbe lavorare!
A meno che non ci siano altri motivi che non conosco.
Avv Cirri
Grazie. Sospetto che la badante faccia un ragionamento del tipo: la predisposizione della busta-paga è un’incombenza del d.d.l.; visto che non se occupa lui, me ne occupo io, ma in orario di lavoro. Fila il ragionamento?. Grazie ancora.
Caro Antonio,
senz’altro è dovere del datore consegnare la busta paga.
Ad ogni modo se il datore non procede, la badante non può disattendere le proprie mansioni ma deve eventualmente attivare altri canali (es. richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buon giorno sono la titolare di una piccola srls che si occupa di assistenza agli anziani ho una dipendente addetta alle pulizie in malattia da oltre 2 mesi ,le buste paga e tenuta a prenderle in struttura o posso mandarle per whatsApp grazie
Cara Valentina,
è onere del datore attestare la consegna dei cedolini paga.
Se la dipendente non può recarsi in struttura dovrebbe inviarle i cedolini con un mezzo che fornisca la prova dell’avvenuta consegna.
Ad ogni modo, vista la transitorietà del periodo, ritengo che non si pongano problemi ad anticipare alla dipendente i cedolini a mezzo whatsapp, mettendoli comunque a disposizione in cartaceo presso la struttura.
La Cassazione, di recente, ha infatti ammesso addirittura un licenziamento intimato via whatsapp.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buona sera Avocato.
Vorrei chiedere anche io qualche informazione. Io lavoro da 13 anni come colf da una famiglia, da 5 anni ho un contrato di 24 ore settimanale dal lunedi al venerdi (ma io in verita lavoro giorno e notte dalle 7 di mattina fino alle 21-22 di sera) e da quando ho il contrato ho avuto anche gli soldi che mi spettano e cioe la treidicessima (a natale) le ferie (ad agosto) e anche la liquidazione (ad aprile). Abbiamo deciso insieme a prendere ogni anno tutto perche per loro era piu facile cosi. Ma io non ho mai avuto niente in mano trane il contratto di lavoro. Li ho chiesto la busta paga tre volte fin’ora e loro dicono che non sono obligati per la lege di darmela e quindi non l’avro, e poi alle colf non li spettano la busta paga, e vero questo o mi stanno imbrogliando? Io penso di avere piu diritti ma se come non li so tutti loro cercano di imbrogliarmi. Adesso vorrei lasciare questo lavoro perche non mi trovo piu bene e la signora mi trata anche un po male e vorrei sapere cosa mi spetta? Non dovrei avere nient’altro?
Cara Cristina,
il lavoro come Colf è un lavoro subordinato ordinario, con alcune particolarità.
Ad ogni modo ha diritto a vedersi consegnati i cedolini paga.
Con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro potrà richiedere eventuali differenze retributive maturate per il maggior orario svolto, oltre alla regolarizzazione contributiva.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Le aziende sanitarie sono obbligate a rilasciare e consegnare la busta paga, visto che nel 1953 il legislatore ha escluso dall’obbligo in questione le amministrazioni dello stato?
Grazie
Caro Damiano,
come ben dici, l’art. 4, l. n. 4/1953 ha esonerato dall’obbligo di consegna del cedolino paga le amministrazioni dello Stato e le relative aziende autonome.
Con specifico riferimento alle aziende sanitarie, tuttavia, occorre rilevare che il CCNL integrativo del 20.9.2001 ha previsto, all’art. 38, la consegna della busta paga al momento del pagamento dello stipendio.
Nel rapporto di lavoro pubblico, tuttavia, l’Ispettorato del Lavoro non potrà irrogare sanzioni in caso di omessa consegna.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato sono una ragazza che lavora da 2 anni presso una trattoria come cuoca.
Ho un contratto di lavoro che prevede 4 ore lavorative e invece ne faccio il doppio e sul contratto ho mansioni come aiuto cuoca.
Da giugno 2019 non prendo né stipendio né buste paga… Ho provato in tutto i modi a far capire al mio datore di lavoro che mi sta mettendo in difficoltà sia con i pagamenti sia con le scadenze che io puntualmente ogni mese ho come il mutuo di casa….siamo 3 dipendenti e siamo tutti e 3 nella stessa situazione… Mi paga solamente le ore che io faccio in nero tutte le settimane…. Come devo comportarmi dato che non riesce a capire il danno che sta procurando sia a me che ai mie colleghi? Grazie se vorrà rispondermi…. E buon anno
Cara Veronica,
in caso di trasgressioni così evidenti e permanenti ai Suoi diritti di lavoratrice, vedo poche alternative a quella di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro. Se scrive da Firenze e dintorni non esiti a contattarci allo 055 574623.
Lei ha infatti diritto a richiedere le differenze retributive per il maggior orario lavorativo e le mansioni effettivamente svolte, oltre alla regolarizzazione contributiva.
L’alternativa, senz’altro meno incisiva, è quella di presentare una richiesta d’intervento all’Ispettorato del Lavoro.
Ovvio che ogni decisione che prenderà potrà avere ripercussioni sul luogo del lavoro e portarla ad un licenziamento che, sebbene illegittimo, avrà conseguenze economiche – per il datore di lavoro – tutto sommato modeste.
A disposizione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve mi chiamo Andréa
Da metà settembre sono in malattia per via di un infortunio di una rottura peronale.
Per via della riabilitazione ci sto mettendo un po di più nel rientrare, ma mi sono giunte voci che il mio titolare non pagherà fin quando non tornero a lavoro.
Come dovrei muovermi? Ormai son 2 mesi che non ricevo lo stipendio pur essendo in malattia. Come devo comportarmi?
Caro Andrea,
la condotta del datore di lavoro è illegittima, poiché esso deve anticipare l’indennità di malattia.
Le consiglio di richiedere per iscritto al datore di lavoro la corresponsione dello stipendio.
Se non procede in tal senso, Le consiglio di richiedere il pagamento delle retribuzioni a mezzo raccomandata a.r. intimando un termine di dieci giorni per adempiere.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buongiorno, il mio datore di lavoro non mi consegna le buste paga da cinque mesi. Mi sono rivolto al commercialista dell’azienda che a sua volta mi ha detto che se non è autorizzato dal datore di lavoro (cliente) non mi consegnerà nulla. Può farlo ?
Come faccio in caso ad avere le ultime buste ?
Grazie
Buongiorno,
Il commercialista non ha obblighi verso i lavoratori. L’unico modo per ottenere le buste paga è quello di richiedere l’intervento dell’ispettorato del lavoro o di un avvocato specializzato in diritto del lavoro
Buonasera io o un contrato senza bustapaga come colaboratrice domestica vollevo chedervi se o diritto Della tredicezima e ferrie
Cara Carmen,
A prescindere dalla consegna delle buste paga, ha diritto a ricevere tutte le retribuzioni previste dalla contrattazione collettiva, compreso tredicesima mensilità e ferie.
Le consiglio di richiedere formalmente per iscritto la consegna delle buste paga e, se del caso, rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno io sto lavorando in nero da 5 mesi dice sempre che mi deve mettere apposto ma niente e voglio lasciarlo.la mia domanda posso recuperare i miei diritti come faccio
Caro Fabio,
può benissimo richiedere la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, con la corresponsione delle differenze retributive maturate.
Per far ciò necessita di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Ad ogni modo, prima di lasciare il lavoro, Le consiglio di chiedere il parere di un legale, al fine di trarre maggior vantaggio – in termini giuridici – dalla Sua situazione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avv. Cirri, ma se il datore di lavoro si rifiuta di consegnare le buste paga e l’ispettorato del lavoro chiamato non è intervenuto, che cosa si può fare?
Cara Alfonsina,
purtroppo se neppure l’Ispettorato è riuscito ad ottenere i cedolini paga, l’unica strada che Le rimane è quella di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro al fine di richiedere le retribuzioni mancati instaurando un giudizio ordinario presso il competente Giudice del Lavoro.
Un consulente del lavorò potrà infatti redigere dei conteggi sostitutivi delle buste paga che dovranno essere allegati al ricorso.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, io lavoro come camionista,assicurato a tempo indeterminato presso una ditta di autotrasporti,prima di accettare il lavoro abbiamo contrattato verbalmente le modalità dello stipendio,ovvero sia che lavori tutti i giorni o meno lo stipendio deve arrivare pieno a fine mesi,il datore ha accettato,ora alla prima busta paga mi ha pagato solo 8 giorni e non 14(ho iniziato il 15/02) ora vorrei sapere da lei,è obbligato a pagarmi anche se non lavoro tutti i giorni? Il datore si giustifica dicendo che ha perso un giro di lavoro,quindi di lavorare 6 giorni a settimana ne lavoro solo 3,ma la colpa non è mia e io vorrei lo stesso lo stipendio pieno,e fattibile,grazie
Caro Giuseppe,
quale lavoratore subordinato la Sua retribuzione non è a cottimo, ossia proporzionata al lavoro svolto, ma parametrata sui minimi tabellari stabiliti dalla contrattazione collettiva.
Lei ha quindi diritto a pretendere l’intera retribuzione base anche durante i giorni in cui non presta attività lavorativa a causa del datore di lavoro.
Le consiglio di insistere col datore di lavoro affinché retribuisca sulla basse delle ore per cui è assunto e, se del caso, di valutare l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o dell’ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, sono Luna 25 anni. Il mio datore ex datore di lavoro per quanto riguarda le buste paga non mi ha mai fatto bonifico e neanche dato assegni nonostante fossi assunta in regola, me li dava in contanti…ora mi sono licenziata e mi dovrebbe dare la paga di dicembre e gennaio…come è meglio muoversi in questo caso visto che lui rimanda sempre?
Cara Luna,
non esiste un modo migliore per muoversi rispetto ad un altro.
Dipende molto dal contesto aziendale.
Le consiglio però di essere ferma e decisa nelle Sue richieste e di formularle tutte per iscritto.
In caso di perdurante inadempimento, non esiti a richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Avv.Lorenzo Cirri
Io sono una lavoratrice domestica. Lavoro presso questa famiglia da 11 anni.sono straniera e avevo bisogno per il contrato di lavoro per rinnovo dei documenti mie e dei miei familiari.Mi hanno fatto un contratto di lavoro in regola però sapere il mio bisogno di questo contratto di lavoro mi hanno obbligato a pagare sempre io i contributi Inps e le buste page.il mio datore di lavoro mi chiedeva sempre dopo il pagamenti il foglio pagato così lui era a posto con lo stato
E I uffici competenti . contributi anche che il Mav usciva in nome suo io pagavo sempre dal mio conto corrente e posso fare vedere scontrino parlante per 11 anni che li ho sempre pagato io e lui dichiarava sul 730 suoa la spesa mai fatta e prendeva il rimborso e prenderà anche questa Anno idem.o deciso adesso di non pagare più ne i contributi del inps ne le buste page .Lei cosa mi po suggerire dove posso andare a rivolgersi.Io credo che giustizia funziona anche per un lavoratore che non ha possibilità di pagare un avocato.
Cara Iris,
la situazione che mi descrive è assolutamente irregolare.
L’unico modo per avere tutela è rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Nel caso in cui non si possa permettere un avvocato, può beneficiare – in presenza dei prescritti limiti reddituali – del patrocinio a spese dello Stato.
In prima istanza Le consiglio di rivolgersi ad un ente di patronato o ad un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
avvocato vorrei entilmente sapere entro quanto tempo il datore di lavoro,dopo il licenziamento, deve trasmettere l’ultima busta paga e i conti di fine rapporto.
grazie
Caro Vincenzo,
la legge non impone delle tempistiche, che possono tuttavia essere previste dalla contrattazione collettiva.
Di norma vanno rispettati i termini di pagamento delle mensilità ordinarie.
Alcuni CCNL prevedono termini fino a 45 giorni dalla cessazione del rapporto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, in quali casi un datore di lavoro puo emmettere una busta paga pari a zero? puo farlo se un dipendente non si presenta al lavoro giusto? Ma per farlo deve fare riferimento ad assenze a cui è seguita una lettere di richiesta di spiegazioni? o puo semplicemente “accettare” che il dipendente non vada al lavoro e quindi mettere in busta paga “x” giorni di assenza fino ad arrivare alle ore previste da contratto e quindi formulare un “cedolino” pari a zero ore lavorate x assenza e quindi non retribuire il dipendente?
Spero di poter togliermi alcuni dubbi
Cara Paola,
un cedolino a zero ore è ammissibile in caso di sospensione dell’attività d’impresa (come sta avvenendo per numerose azienda, soprattutto bar e ristoranti, a causa dell’emergenza coronavirus).
In caso di assenza non giustificata nel cedolino dovrà figurare la dicitura “assenza non retribuita”; non occorre richiesta di spiegazione: anzi, la sola assenza ingiustificata può dar luogo a provvedimento disciplinari.
Ad ogni modo Le consiglio di far valutare il cedolino paga presso un consulente del lavoro o, in ultima istanza, presso un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
e un’azienda puo quindi lasciare che un dipendente non si presenti al lavoro per x tempo e continuare ad emettere cedolini con compenso pari a zero?
In piu esiste un’obbligo da parte dell’azienda su “come” comunicare i turni di un dipendente? devono per forza essere scritti? possono essere dati settimanalmente? possono essere dati solo di un dipendente nel caso di aziende con piu dipendenti allì’attivo? Su internet leggo di tutto di piu, ma vorrei capire anche gli obblighi dell’azienda su come debbano e/o non debbano essere comunicati gli orari.
Grazie Mille della risposta!
Cara Paola,
credo che la Sua consulenza necessiti di un appuntamento presso lo studio di un professionista.
Dubito che un’azienda tolleri ad oltranza l’assenza ingiustificata di un dipendente senza assumere provvedimenti disciplinari.
La comunicazione dei turni dipende molto dal tipo di contratto, se part-time o meno; nel primo caso occorre che nel contratto siano presenti clausole elastiche o flessibili.
Di solito la contrattazione collettiva disciplina la modalità di comunicazione dei turni che, ad ogni modo, di regola è in forma scritta o comunque affissa nei locali aziendali.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera sono un dipendente di una ditta edilizia, sono stato assunto ad agosto ma fino ad oggi non ho ricevuto nessuna busta paga. E con quattro di stipendio arretrati. Dove posso rivolgermi o chiamare per vedere se risulto in regola oppure no, perché io ho solo il contratto di lavoro. La ringrazio anticipatamente se potrà rispondermi o indirizzarmi a un recapito o altro.
Caro Eugen,
innanzitutto Le consiglio di richiedere ogni chiarimento, in prima battuta, al datore di lavoro.
Dopodiché può rivolgersi al centro per l’impiego – qualsiasi ufficio – e richiedere se risulta la comunicazione del rapporto di lavoro (è obbligatoria).
Se il datore continua a non corrispondere le retribuzioni e a non consegnar ere buste paga Le consiglio di richiedere l’intervento di un avvocato specializzato in diritto del lavoro o dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera avvocato,
a seguito di decreto ingiuntivo, il mio datore di lavoro ha pagato in due rate la somma relativa al mancato godimento dei riposi compensativi. Avrebbe dovuto indicare l’importo corrisposto nella busta paga e nella Certificazione Unica? Se sì, avrebbe dovuto indicare l’importo pagato nelle buste paga relative ai mesi in cui ha effettuato il pagamento di ciascuna rata? Grazie per il chiarimento
Caro Viben,
la busta paga non rappresenta altro che un resoconto degli importo che vengono corrisposti mese per mese al lavoratore.
Ritengo quindi che i riposi compensativi possano essere suddivisi in due diversi cedolini paga.
Ad ogni modo se ha dei dubbi sulla regolarità dei cedolini o della certificazione unica Le consiglio di richiedere il parere anche di un Consulente del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
e se invece è il dipendente che non viene a ritirare le buste paga (regolarmente pagate)? A settembre 2019, dopo aver terminato il rapporto di lavoro, l’abbiamo più volte invitato a venire a prendere le buste ma non è mai venuto. Ora a marzo 2020 si è fatto vivo chiedendo la spedizione per mail. Le buste paga sono fisicamente in un ufficio chiuso di un altro comune, quindi non possiamo andare a prenderle; e il commercialista per problemi legati al covid è momentaneamente fermo.
Grazie
Caro Giulio,
il mio consiglio, quando è il lavoratore a non venire a ritirare i cedolini, è quello di inviarli a mezzo raccomandata a.r. (almeno nei casi di cessazione del rapporto di lavoro), per evitare problemi di sorta.
Ad ogni modo l’emergenza in corso giustifica senz’altro il ritardo nella spedizione.
Se il lavoratore, infine, richiede l’invio a mezzo e-mail ordinaria, la consegna con questa modalità è senz’altro legittima.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Avvocato,
lavoro dal 2015 in un call center di Palermo con contratto co.co.co Il titolare dell’azienda (con circa 30 dipendenti me compresa) alla fine del 2017 inizio 2018 ha cambiato denominazione dell’azienda creando una srl con la committente di Padova. Premettendo che non è mai stato puntuale nei pagamenti, da quando è giunta l’emergenza coronavirus ha iniziato a ridurre il personale, poi chiederci di lavorare in smart working ma per problemi suoi di affitti arretrati per i locali in uso, poi ha sospeso anche lo smart working perché, non pagando gli stipendi di gennaio – febbraio e figuriamoci quei pochi giorni di marzo, nessuno dei miei colleghi me compresa voleva più aderire al lavoro a distanza. Stipendi a parte e buste paghe e Certificazione Unica non ricevuta, ci siamo accorti che i contributi del 2017 – 2018 e 2019 non li ha versati a nessuno. ad oggi 17/04 ne ho ricevuto gli emolumenti, ne le buste paghe ne Certif. Unica; LUI è irreperibile. Cosa posso/possiamo fare?
Grazie in anticipo
Valentina
Cara Valentina,
Le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Visto l’andamento del rapporto, non credo che ci siano alternative ad una vertenza giudiziale, ove richiedere il pagamento degli emolumenti arretrati e l’accertamento del rapporto contributivo.
Ad ogni modo nel nostro ordinamento vige il principio della contribuzione figurativa, per cui tra lavoratore e INPS il rapporto contributivo è in essere a prescindere dal versamento dei contributi da parte del datore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gent.mo Avv. Cirri,
la ringrazio molto per la sua risposta. Quello che mi ha comunicato sarà fatto.
Valentina
Salve avvocato, sono unico dipendente di un bar sono 4 mesi che sono stata assunta con un contratto senza firma e dopo la sventura del covid dall 11 marzo nn si lavora più ho chiesto x l ennesima volta le buste paga e la titolare me ne ha mandate 2 dicembre e marzo ove ha apposto in busta paga che ho lavorato a marzo fino al 31 x 2 misere ore al giorno quando invece ne faccio 7,a volte anche 10 pattuiti a voce i miei 550 solo x inizio col dire che se il lavoro cresceva cresceva anche lo stipendio in periodi come questi mi si presenta con una busta paga di 301 euro sapendo che nn ho lavorato fino al 31 marzo e mi ha liquidato dal 15 di febbraio al 11 marzo con 200 euro sole dicendomi ci sarà l integrazione che c pensa… Premetto sempre che di 4 mesi in regola nn ho mai ricevuto buste paga mai firmato nessun contratto ma all INPS risulta che lavoro x qst bar… Ora io so che se un contratto nn viene firmato é da intendersi a tempo indeterminato e ove nn é specificato nn esiste prova e la dove nn é scritto neanche part time può essere… Allora come posso fare x avere il giusto compenso e il rispetto più che altro… E sulla busta paga di marzo c’è scritte al 31 termine del contratto… Nn può farlo o sbaglio ora lei nn vuole pagare io sto con 200 euro dal 16 marzo
Cara Simona,
Le confermo che la clausola del part-time richiede la forma scritta.
Il contratto può essere sostituito anche dalla copia della comunicazione obbligatoria fatta al Centro per l’Impiego.
Purtroppo se vuoLe tutelare i Suoi diritti non ha alternative alla denuncia all’Ispettorato del Lavoro o il ricorso ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera io o un contratto da colf di poche ore 3 Volte a setimana 9 ore. Il contratto è a tempo indeterminato. Da marzo. Miano pagato un mese con bonifico un mese in contanti io chiesto busta paga non c’è. E possibile? . Il mio datore di lavoro non è obbligato a fare busta paga? Grazie
Cara Adriana,
certo che ha diritto a ricevere la busta paga.
Io Le consiglio innanzitutto di chiedere al centro per l’impiego la propria scheda professionale per vedere se il datore di lavoro ha comunicato la Sua assunzione e quindi si tratta di un rapporto regolare.
Prima di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro Le consiglio comunque di richiedere per iscritto, anche a mezzo a-mail o messaggistica, la consegna dei cedolini.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno dott…..il mio principale fino a pochi mesi fa ci pagava e poi prendevamo la busta ora pretende che andiamo in ufficio a firmare la busta paga e poi ci fa il versamento…..premetto vuole che andiamo all’ora di pausa…. è regolare che io mi debba bruciare mezz’ora della pausa pranzo?….
Caro Gigi,
è il datore di lavoro che ha l’obbligo di consegnare il cedolino paga e sta a lui dimostrare di averla consegnata.
Diciamo che può essere regolare, se non contrario a buona fede, richiedere di passare dall’ufficio, se questo non comporta un grande sacrificio.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
E regolare che ci obbliga ad andare durante l’ora di pranzo…..premetto che ci vuole mezz’ora x andare e ritornare…dall’ufficio…grazie molto gentile. Buona serata
Diciamo che non risponde a correttezza, più che essere illegittimo.
Le consiglio di organizzarsi con gli altri lavoratori per far presente il vostro disagio al datore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve
Lavoro da Luglio con contratto a tempo determinato (o almeno così mi era stato detto).Ho contattato INPS e centro assunzioni ma non risulto lavorativamente attivo e sul mio profilo INPS non c è traccia di un mio rapporto lavorativo con l’ azienda se non per un paio di mesi (così mi hanno anche confermato al centro dell’impiego, fugando i miei dubbi di un eventuale problema di aggiornamento dell’estratto conto contributivo ). Ho sollecitato più volte, il titolare per avere contratto (mai firmato) e buste paga ma vengo ignorato sia da lui che dai suoi commercialisti.Come devo comportarmi per ottenere quel che mi spetta? Grazie
Cara Francesca,
se neppure al Centro per l’Impiego risulta la comunicazione di assunzione o di proroga/rinnovo del contratto direi che si tratta, a questo punto, di un rapporto lavorativo irregolare.
Dinanzi ai silenzi del datore di lavoro, non ha altra scelta se non quella di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro o di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Mediante quest’ultimo potrà richiedere anche giudizialmente la costituzione di un rapporto a tempo indeterminato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, ho bisogno di un suo consiglio. Mi sono licenziata e devo chiedere il risarcimento per il mancato adeguamento di livello in 9 anni di lavoro. Per farlo mi occorrono le buste paga dei 5 anni precedenti ma alcune sono state da me smarrite e naturalmente non posso chiederle al mio ex datore di lavoro. Come posso fare per recuperarle? E’ possibile farlo attraverso l’intervento di un avvocato al commercialista a cui si appoggiava il mio datore di lavoro? Posso recuperare la mia posizione individuale dall’INPS? Ringrazio anticipatamente.
Cara Sara,
innanzitutto può senz’altro richiedere i cedolini paga al datore di lavoro.
Nel caso in cui non le consegnasse, rivolgersi direttamente al commercialista del datore dubito avrebbe esiti fruttuosi, in quanto quest’ultimo è incaricato dal datore.
All’INPS risulta la Sua posizione contributiva, mentre all’Agenzia dell’Entrate risultano tutte le certificazioni uniche con la somma complessiva dei redditi a Lei corrisposti dal datore. Con questi dati, unitamente ai cedolini paga di cui è in possesso, un consulente del lavoro dovrebbe essere in grado di ricostruire, sebbene non nello specifico dettaglio (non potrebbe quantificare ad es. le ore di straordinario), le differenze retributive.
In alternativa può richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera! Il mio dattore di lavoro mi addebita 1 euro sulla busta paga per la spedizione del cedolino. È legale che dipendente paga la busta?
Cara Natalia,
salvo previsione del contratto collettivo o per Suo rifiuto a modalità diverse di consegna del cedolino, ritengo questa pratica illegittima, poiché è un obbligo del datore consegnare il cedolino.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,
la mia ex datrice di lavoro si rifiuta di darmi l ultima busta paga, quella con tfr 13^ e 14^, e la la sua commercialista che ci faceva le buste paga dice che senza il suo consenso non può darmela, è vera questa cosa?
inoltre dato che le mie buste paga sono sempre state irregolari, in quanto ad esempio non ho mai percepito rol o festività, è passibile di denuncia anche la commercialista?
grazie per la risposta
Caro Fabio,
il commercialista è incaricato dal datore e non risponde verso i dipendenti.
Ogni Sua pretesa deve farla valere nei confronti del datore di lavoro, tramite un avvocato specializzato in diritto del lavoro o tramite denuncia all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
IL mio datore di lavoro ha anticipato a tutti i dipendenti, di una scuola paritaria. il 70% dello stipendio percepito in busta paga, man non ci sta consegnando la busta paga. È corretto? O lo fa per impedirci di sspere quando avremmo dovuto percepire realmente dalla cassa integrazione. Grazie
Cara Anna,
difficile dire i motivi per cui il datore di lavoro non vi abbia consegnato il cedolino paga.
Ad ogni modo ogni pagamento nei confronti dei dipendenti deve essere accompagnato dalla consegna della busta paga.
Avete senz’altro diritto di richiedere al datore la consegna.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,vorrei porvi una domanda,per la busta paga del tfr la dipendente è obbligata a firmare l’originale davanti al datore di lavoro,oppure si può fare tutto per mail.
Grazie della cortese risposta.
Caro Marco,
quello di far firmare il cedolino paga in presenza può essere uno scrupolo legittimo del datore di lavoro, che ha l’onere di dimostrare l’avvenuta consegna dello stesso.
Una mail ordinaria non assicura la ricezione della busta paga.
Ritengo si possa ovviare a questo inconveniente qualora alla e-mail con il cedolino il lavoratore risponda di aver ricevuto la comunicazione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve. L’anno scorso ho accettato di stipulare contratto da tirocinante come barista, regione Lazio. All’inizio lavoravo a nero, poi mi era stato promesso un contratto nazionale per poi finire a fare la tirocinante. Facevo il doppio delle ore concordate, e mai in compresenza, coprivo i turni da sola. Mi sono dimessa nello stesso mese presentando regolari dimissioni tramite posta certificata all’indirizzo della regione Lazio. Il datore di lavoro pur avendo in mano una copia da me firmata delle mie dimisisoni, ha pensato bene di non dichiararle. Ricevette una multa di 1000 euro e mi disse che era colpa mia, denunciò anche che avevo abbandonato il posto di lavoro. Per quel mese, avendo superato l’80% delle ore, avevo diritto all’intero stipendio, che non ho mai percepito. Obbligo per il datore di lavoro, era pagarmi tramite bonifico proprio per evitare che facessero i furbi. Mai ricevuto un euro. Solo minacce che mi avrebbero chiesto i mille euro della multa in quanto era colpa mia. Adesso mi ritrovo a fare il 730 e la mia commercialista dice che figura il CUD di quel tirocinio e che risulta che sono stata pagata 800 euro. Pur non avendo ricevuto niente!! E dice anche che sicuramente il datore di lavoro ha avuto poi “il rimborso” statale per quello stipendio che avrebbe dovuto darmi. Vorrei sapere come muovermi perché io quei soldi non li ho percepiti
Cara Jessica,
ovviamente potrà richiedere tutela tramite un avvocato giuslavorista.
Ma la via più immediata, vista anche l’entità economica della controversia, è forse quella della denuncia all’Ispettorato del Lavoro.
In sede di denuncia alleghi anche la certificazione unica, in modo che l’Ispettorato possa diffidare l’azienda a pagare quanto dichiarato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile Avv. Cirri buongiorno, le chiedo visto che sono in cassa integrazione a zero ore, la mia aziendabnon mi ha consegnato la busta paga del mese di giugno. Cosa che aveva invece inviato inerente al mese precedente. Può ritardare la consegna e cosa posso fare.
Caro Francesco,
ancora il ritardo non è eccessivo, quindi Le consiglio di attendere ancora un po’.
Se il datore di lavoro non consegna la busta paga deve richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, il mio datore di lavoro non mi ha consegnato la busta paga di maggio. Essendo totalmente a carico dell’INPS perché in cassa integrazione in deroga a zero ore, mi ha detto che non è stata emessa. Possibile??
Cara Ornella,
ritengo che anche in caso di casa integrazione a zero ore il datore debba emettere cedolino paga.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno ! Ho lavorato per una cooperativa onlus per assistenza agli anziani per due mesi. Ho portato le mie dimissioni perche non mi piaceva il modo in qui si lavorava. Ho chiesto le mie buste paga, un cedolino, pero…mi hanno risposto : ,,noi siamo una cooperativa non un privato”… Per favore, ditemi come posso avere le buste paga che mi sono riffiutate di averle…. Grazie ! Cordiali saluti !
Cara Genoveva,
Se ha già richiesto e sollecitato la consegna dei cedolini paga, non le rimane altra scelta che richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera avvocato.
Le scrivo per chiederle un’informazione: mio padre, con un contratto a tempo indeterminato presso una SNC edile, non percepisce lo stipendio da Gennaio 2020 e con questo neanche le buste paga. Un mese fa, dopo numerosi solleciti , è riuscito a ricevere parte dei soldi di Novembre e Dicembre 2019 (avanzano ancora 1000€ dal 2019). Ad oggi continuano ancora a rimandare i pagamenti e nonostante le continue minacce di rivolgersi ad un sindacato o ad un legale i datori di lavoro rimandano i pagamenti.
Le chiedo cortesemente di darmi qualche indicazione , lui ovviamente non ha fatto nessuna azione per paura di perdere il posto di lavoro, ma ad oggi tanto vale che se ne vada che essere pagato una volta l’anno.
Spero in un suo gentile riscontro. Cordiali Saluti
Cara Sibora,
Il Suo messaggio contiene già la risposta.
Se il datore non risponde ai vostri solleciti temo che non abbiate altra scelta se non richiedere l’intervento dell’ispettorato del lavoro o di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Mi raccomando di farlo entro breve perché dopo 12 mesi dalla maturazione della retribuzione, se non viene depositato un ricorso in Tribunale, si decade dal diritto di richiedere il pagamento al fondo di garanzia INPS.
Se il datore, a seguito delle vostre azioni, licenziasse suo padre, potreste impugnare anche il licenziamento.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, il mio capo ha comunicato il mio inizio lavoro all’INPS volevo sapere se doveva comunicarlo Obbligatoriamente anche all’inail ? Grazie
Caro Houda,
Il datore di lavoro deve fare una comunicazione unica che vale sia ai fini INPS che INAIL.
Se risulta la sua posizione all’INPS allora risulterà anche all’INAIL.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve, per causa covid sono in cassa integrazione da meta marzo 2020, dopo tante insistenze ho ricevuto buste paga di 31, 37 euro kmq importi minimi ma con trattenute in busta ank di 750 euro ma cosa sono tte qste trattenute? In piu mi ha detto il datore ke io in teoria sono coperta dalla cassa fino al 20 luglio ma non posso tornare a lavoro xk non puo pagarmi la mia domanda è cosa fara uscire in busta paga? É legale? Io dal 20 luglio sono scoperta non lavorero a pieno ritmo come devo fare? In più non mi ha fatto un bonifico di giugno e le buste paga non le firmo da mesi.. come mi devo comportare?
Cara Marianna,
Ritengo la condotta del datore di lavoro non legittima.
Purtroppo è un problema comune a molti lavoratori, che si trovano costretti a casa perché finita la cassa integrazione.
Il nuovo decreto del governo estenderà la cassa integrazione quindi dovrebbe risolvere parzialmente il problema.
Ad ogni modo le consiglio di fare controllare i cedolini paga ad un ufficio vertenza di un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Aspetto vostre notizie.
Buongiorno avvocato, sono dipendente con contratto a tempo indeterminato in una ditta di pulizie. Da gennaio il mio datore di lavoro non mi chiama più,non percepisco stipendio e non mi vengono consegnate le buste paga. Inoltre non vogliono licenziarmi, ma vorrebbero che lo facessi io. Ho una bambina di 3 anni, e non so come muovermi. Potrebbe darmi un aiuto? Grazie mille. Fabio
Caro Fabio,
Il datore di lavoro non può costringere alle dimissioni ed anzi deve retribuire le giornate in cui il lavoratore è a disposizione dell’azienda.
Le consiglio di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve.io sono rientrata il 31 luglio dalla Spagna.Sono andata a trovare la famiglia.Al mio rientro al aeroporto non mi hanno chiesto autocertificazione ne tanto meno sapevo che la quarantena di 14 giorni fatti a casa son pagate come malattia ma nessuno mi ha informato che dovevo fare il certificato di malattia.come mi devo comportare e se ho il diritto al subsidio lo steso ? Non so cosa devi fare.Grazie se può aiutarmi
Cara Angeles,
purtroppo senza certificazione medica tempestiva temo non possa più beneficiare dell’indennità per malattia.
Il datore di lavoro, per correttezza, avrebbe dovuto avvisarla.
Cerchi di interfacciarsi col datore di lavoro per trovare una soluzione condivisa, che non comporti l’utilizzo per intero di ferie e permessi.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno. Io ho chiesto una busta paga di 1 anno fa a una dita in cui ho lavorato, e mi ha inviato una falsa. dove ci sono pagamenti che mai ho ricevuto. Cosa posso fare, dove mi posso rivolgermi?. Grazie.
Buongiorno,
il fatto che un importo sia indicato in busta paga non rappresenta prova del suo pagamento, che deve avvenire con modalità tacciabili (es. bonifico bancario).
Può far controllare il cedolino paga all’ufficio vertenze di un sindacato o ad un consulente del lavoro, oppure richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro in caso di mancato pagamento della retribuzione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
Dopo un preavviso di 15 giorni, il 4 Agosto ho terminato di prestare servizio presso l’azienda per la quale lavoravo.
Qualche giorno fa ho sollecitato tramite pec di ricevere le buste paghe per luglio, 14, e quella di chiusura (tfr+agosto, ecc.)
Dopo una prima non risposta ed un mio sollecito, mi hanno risposto che salderano tutto entro il 15 Settembre.
1, possono saltare lo stipendio di Luglio (da pagare ad Agosto) e farlo finire nell’ultima busta paga?
2. Quali sono i termini di legge per liquidare il tfr?
3. La busta paga del tfr, per legge, quando deve essere elaborata?
Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Caro Eugenio,
è possibile che l’azienda elabori più cedolini paga a settembre, di cui uno distinto e separato per la mensilità di luglio.
Non ci sono termini di legge per la liquidazione del TFR, mentre il relativo cedolino deve essere consegnato contestualmente al pagamento delle spettanze.
Ad ogni modo, salvo che il contratto collettivo applicabile non preveda un termine maggiore (in alcuni casi anche di 45 giorni), il diritto al pagamento del TFR sorge con la cessazione del rapporto di lavoro.
Consiglio di attendere il 15 settembre, posto che ormai mancano pochi giorni.
Nel caso in cui non le pervenisse né cedolino né pagamento, potrà rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buona sera avv. se puo aiutarmi le spiego… abbiamo cessato il repporto di lavoro con un azienda e l ultima mensilita non ci e stata ancora pagata… abbiamo chiamato x sapere le motivazioni e la risposta e stata che ci verra conteggiata insieme al tfr … 13cesima e ferie non godute … la mia domanda e… possono trattenersi l ultima mensilita fino al termine del pagamento fine rapporto…?
Caro Marco,
la retribuzione va pagata secondo gli ordinari termini contrattuali, quindi non è assolutamente regolare trattenerla e corrisponderla unitamente al TFR.
Se, ad ogni modo, il pagamento verrà effettuato entro termini brevi, potete soprassedere.
Altrimenti rivolgetevi pure all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato,
ho svolto nel mese di febbraio dei giorni di prova (non retribuiti) presso un’azienda. dal 1 Marzo all’ 11 sono stata pagata a nero in quanto il mio contratto di lavoro (part time) pur dovendo partire dal 1 Marzo è stato avviato il 10 Marzo. il giorno dopo mi è stato detto che non sarei dovuta andare più al lavoro a causa del lockdown ma il mio contratto rimaneva in essere. Il primo Giugno sono stata contattata per ritornare al lavoro. Non ho ricevuto nè a Giugno e Luglio la busta paga, così ho sollecitato il mio datore di lavoro, nel mese di Agosto , per poterle avere. Mi è stato riferito che non avevo diritto alla cassa integrazione e non solo ho ricevuto anche le buste paga di marzo aprile e maggio con il triplo di ciò che era stato stipulato ( senza che io abbia lavorato e senza che io abbia percepito nulla) inoltre il mio contratto, visionato nel mese di Marzo e andato perso, l’ho firmato nel mese di Luglio. Ovviamente l’anno prossimo nel CU dovrò dichiarare di aver avuto dei soldi che non ho mai avuto. Cosa dovrei fare? Ho fatto presente questa cosa al mio datore di lavoro ma l’unica cosa che mi ha detto è che mi stavano facendo un favore perchè da Settembre posso chiedere la disoccupazione. in realtà non mi stanno facendo nessun favore perchè mi spetterebbe una disoccupazione di 2 mesi ( se mi spetta). tutta questa situazione andrebbe a gravare anche sulla mia famiglia e avendo 23 anni e un reddito da busta paga superiore a 4000 euro ( in realtà in questi 3 mesi avrò guadagnato 1300 euro ) andrei a pagare molte tasse.
Cara Anna,
la CU la elabora il datore di lavoro, il quale trattiene quale sostituto d’imposta anche l’imposta sul reddito.
Per il mancato pagamento della retribuzione dovrebbe rivolgersi all’Ispettorato del lavoro, posto che in busta paga, da quanto ho capito, risultano degli importi non corrisposti.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile avvocato, io e la collega ci siamo dimesse volontariamente dalla nostra vecchia azienda a partire dal 11 settembre. Ad oggi la vecchia azienda non ci ha mandato copia del cedolino di Agosto e neppure il bonifico dello stipendio, nonostante i numerosi solleciti. Fino a che data dobbiamo attendere per intimarli all’invio del cedolino e dello stipendio?? lo possiamo fare tramite un sindacato?
Cara Elisa,
non ci sono termini prestabiliti per il pagamento del TFR; a volte lo prevedono alcuni contratti collettivi.
Ad ogni modo la retribuzione di agosto dovrebbe esservi già stata corrisposta.
Consiglio di provare un ultimo sollecito dopodiché, in ottobre, denunciare il mancato pagamento e la mancata consegna dei cedolini all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve non mi sono state consegnate le buste paghe della cassa integrazione dove dal pagamento risulta di esser stata in cassa per i 2 mesi. Ma io ho lavorato nel primo mese?
Non vuole darmele.
Come faccio.?
Cara Rosetta,
se il datore di lavoro si rifiuta espressamente di consegnarle i cedolini paga Le consiglio di rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato.Le chiedo gentilmente di aiutarmi a capire qualvosa sui diritti di lavoratore di mio marito che ha lavorato quatro anni in una ditta di pittori edili.Visto i ritardi di ogni mese delle bustapaghe e poi gli ultimi tre mesi non pagati si arriva alle dimissioni volontarie a fine maggio 2020.Dopo tre giorni ricevo acasa una lettera di contestazioni opere esguite dal mio marito.Intutti quatro anni non ha mai avuto contestazioni e insieme a lui sono andati altri tre operai per pagamanti mancanti.Da quasi cinque mesi chiediamo la busta paga della liquidazzione senza risultati.Loro chiedono che mio marito ke facasse un offerta perche pretendono sui 10.000 euro di debiti per lavori mal fatti e anche danni d’immagine.Hanno chiesto un offerta scritta via mail perche non li funziona il telefono.La somma che spetta a mio marito è esatamente sui 10000 milla euro.Tengo moltissimo che lei ci aiuti sulla strada giusta da fare.Grazie mille
Cara Elena,
ritengo le richieste dell’azienda del tutto pretestuose.
Le consiglio di farsi assistere quanto prima da un legale specializzato in diritto del lavoro il quale potrà richiedere giudizialmente, se munito dei cedolini paga, le retribuzioni non corrisposte.
Se il datore non ha consegnato i cedolini paga richieda l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro.
Noi operiamo su Firenze e le province limitrofe, chiami pure allo 055574623 se è di zona.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, da qualche mese la mia azienda ha inserito uso badge timbratura, ma non mi trovo tra gli orari che risultano a me e quelli che mi pagano..e secondo me fanno delle correzioni manuali..
L’azienda non è tenuta a darmi stampa delle timbrature con la busta paga? come faccio a controllare che siano quelle che effettivamente faccio?
Inoltre, gli straordinari vengono pagati con quale criterio, cioè dopo 15 minuti, mezz’ora…? (contratto metalmeccanici artigiani)
Inoltre, un paio di giorni ho iniziato prima del mio orario, alle 08,30 al posto delle 9,00 che è il mio orario, ma gli straordinari non me li hanno pagati dicendo che per legge non li pagano, mentre se li faccio durante la pausa (esempio iniziando alle 13,30 quando dovrei iniziare alle 14) li pagano: come mai un po’ di e un po’ no..!?
Non mi sembra molto chiaro questo modo di agire..
Grazie e saluti
Caro Marco,
ritengo che le timbrature debbano essere allegate al cedolino paga e che è orario straordinario tutto quello che l’azienda richiede oltre l’orario normale.
E’ possibile che ci sia un orario d’ingresso flessibile, recuperabile con l’orario d’uscita.
Le consiglio ad ogni modo di richiedere per iscritto questi chiarimenti direttamente all’azienda, oltre alla motivazione per cui ai cedolini paga non sono accluse le timbrature.
Solo in caso di mancato riscontro può valutare l’intervento di un legale o dell’Ispettorato del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
dopo anni mi sono dimessa dal posto di lavoro.
per quanto concerne la busta di liquidazione finale di FERIE, PERMESSI E TFR, Il mio datore mi ha consegnato esclusivamente le buste paga di acconti che mi ha versato.
mi restano da prendere il saldo di ferie e permessi e il TFR… siccome la ditta entrerà in liquidazine a brevissimo e poi in fallimento, ho paura di non ricevere busta (il mio datore dice di stare tranquilla) di chiusura… avrei per tanto due domande:
– durante la liquidazione e/o il fallimento il datore può emettermi comunque la busta di liquidazione finale?
– nel caso non mi facesse tale busta, l’inps mi pagherebbe il tfr?
cordiali saluti
Cara Lisa,
anche in liquidazione o in corso di fallimento è possibile avere i cedolini paga.
L’importante sarebbe averle comunque il prima possibile.
Se il datore esita oltremodo le consiglio di rivolgersi all’Ispettorato del lavoro.
Altrimenti dovrebbe insinuarsi con conteggi elaborati da un consulente del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La ringrazio infinitamente!
Cordiali saluti
Buonasera. A settembre, dopo 21 mesi ho presentato le dimissioni dopo diversi mesi di cassa integrazione. Ad oggi non mi sono state consegnate ancora le buste paga di agosto e settembre, compresa quella relativa all’accento del tfr. I soldi sono stati versati tramite bonifico bancario, ma non è stata consegnato nessun prospetto di liquidazione. Ho fatto richiesta delle buste paga mancanti (per poter verificare anche il tfr) via mail e mi è stato risposto di presentarmi in azienda per firmarle. In questo momento sono impossibilitata ad andare fisicamente per il ritiro, non capisco il rifiuto dell’invio a mezzo mail. Posso comunque insistere per l’invio telematico o sono veramente obbligata a ritirarle personalmente?
Cara Simona,
il datore di lavoro probabilmente vuole avere la ricevuta di avvenuta consegna.
Ritengo comunque che, se è Lei a richiedere l’invio in modalità telematica indicando all’uopo un indirizzo e-mail, il datore possa benissimo procedere in tal senso.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato ho una domanda forse più fi una mia madre lavora presso una salumeria lavora tutti i giorni dalle 06.30 alle 13.30 compresi le domeniche ma fino le 09.00 per una cifra di circa 600 euro al.mese ha solo 6/7 giorni all anno di ferie …. solo da poco essendo che io lavoro lontano mi sono preoccupato di controllare le buste paga che risulta che lei lavora non più di 20 giorni al mese la mia domanda ma è possibile una cosa del genere sono 10 anno che lei lavora li … se faccio causa che possibilità abbiamo di vincere e di recuperare qualcosa ? Ora se ne uscito anche con il tfr che vorrebbe spalmarlo in busta paga oppure se mia madre lo prende al fine rapporto li omtoglierebbe le tasse da sopra … ma e giusto ? Grazie mille attendo risposta e un consiglio perché non so che fare e come muovermi
Caro Giovanni,
le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un avvocato giuslavorista, con il quale fare le opportune valutazioni.
Se sua madre ha dei testimoni – che potrebbero essere anche i clienti abituali – è possibile dimostrare in giudizio l’effettivo orario di lavoro osservato nonché richiedere le differenze retributive maturate.
Purtroppo con queste informazioni non posso assolutamente dirle quali sono le possibilità di recuperare effettivamente il credito, anche una volta ottenuta una sentenza favorevole.
Dipende dal tipo di impresa e dai beni aggregabili.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La cooperativa per cui.lavoro come cameriera piani.non dato duste paga di 6 mesi..come fare x averle?? Grazie
Cara Rossana,
provi a richiedere i cedolini paga con un’intimazione scritta spedita con raccomandata.
Altrimenti l’unico modo per ottenerli è richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, che irrogherà anche una sanzione all’azienda.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile avvocato,
Le scrivo per chiarire alcuni dubbi che ho. Il mio datore di lavoro si è rifiutato di consegnarmi ben 8 buste paga relative in parte al 2019 e in larga parte al 2020. Oltre a ciò, non mi ha corrisposto la retribuzione (ne tantomeno le buste paga, comprese nelle 8 mancanti) dei mesi di agosto, settembre e ottobre. Il 2/11/20 sono andata dal sindacato per licenziarmi per giusta causa. Ho sollecitato all’invio delle buste paga prima tramite canali ordinari come telefonate e messaggi (ai quali non ho mai ricevuto risposta) e un secondo momento tramite pec (2) senza ricevere nuovamente risposta. Disperata, ho denunciato tutto all’ispettorato del lavoro. Mi sono consultata con un amico avvocato il quale mi ha riferito che senza le buste paga non è possibile avviare un decreto ingiuntivo per il pagamento delle somme arretrate, l’unico modo sarebbe avviarne uno per consegna documenti (ovvero le buste paga). È un procedimento corretto? Cosa mi consiglia? Il tempo passa e avrei bisogno urgente delle mie retribuzioni. La ringrazio.
Cara Diletta,
condivido pienamente quanto riferito dal collega.
Senza cedolini paga dovrebbe instaurare o una causa ordinaria, con conteggi redatti da un consulente del lavoro, o un decreto ingiuntivo per obblighi di fare (consegna documenti).
Cerchi di sollecitare l’Ispettorato che, visto il tempo passato, è la strada ormai più celere.
Sicuramente avranno già instaurato l’ispezione e forse anche diffidato l’azienda.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato, su consiglio del mio legale ho contattato un commercialista al fine di far ricostruire le ultime 3 buste paga di cui sono in difetto per poi avviare il decreto ingiuntivo. Secondo lei, il giudice potrebbe considerare queste buste paga ricostruite valide per rendere il decreto provvisoriamente esecutivo? Purtroppo l’ispettorato del lavoro ancora non si è mosso e vista la scarsa liquidità a cui sono costretta ho deciso di investire gli ultimi risparmi tentando questa strada. Le chiedo anche se il fatto che il mio conto corrente sia praticamente al verde possa essere ulteriore prova per il giudice al fine di concedere la provvisoria esecuzione. La ringrazio.
Cordiali saluti
Cara Diletta,
mi trovo in difficoltà ad esprimere valutazioni sull’operato di un collega.
Ad ogni modo i conteggi elaborati da un consulente di parte non possono valere ai fini dell’emissione di un decreto ingiuntivo.
Le consiglio di sollecitare l’Ispettorato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve Avvocato! Vorrei anch’io un suo parere se e possibile. Io lavoro in un bar-pasticceria da 10-anni con un Contratto a tempo indeterminato. Con ingano nel mese di giugno e luglio sono andata a lavorare sotto casa integrazione. A giugno ho lavorato tutto il mese(26giorni) e sulla busta paga risultano 40-ore di ferie e il resto in cassa integrazione. E dal d’attore di lavoro ho preso solo 300€. Ho cercato spiegazioni per le ferie usate e mi hanno detto che avevo ragione e che lo sistemavano il prossimo mese. A luglio ho lavorato 2 – settimane e sulla busta paga risultano 2-settimane di ferie e 2di cassa integrazione ed ho preso 600€. Ho cercato di nuovo spiegazioni perché così venivo sfruttata e il datore di lavoro mi ha detto che non aveva più soldi da darmi oltre quello che risultava sulla busta paga. Allora gli ho detto che così non era giusto e io preferivo stare versamento in cassa integrazione e non solo per la busta paga. E lui mi ha detto va bene da domani rimani in cassa integrazione e poi non torni mai più . Sono rimasta male per di più perché tutto questo e successo 10- giorni prima che dovevo fare una procreazione assistita e lui lo sapeva. Quindi dal inizio del settembre io sono in malattia perché sono andata in stato d’anzia e crisi di panico . Il datore di lavoro mi ha fatto un acconto di 200€ del stipendio di agosto e fino ad adesso niente nessuna comunocazione. Per di più ho saputo dal Inps che la domanda che il mio datore di lavoro ha fatto per la cassa integrazione di giugno e luglio l’aveva compilato in modo errato. Ho parlato con un avvocato e abbiamo mandato la prima raccomandata per ricevere le ultime buste paghe ma non sono risposti. Poi abbiamo mandato un altra e siamo ancora in attesa. Con questi elementi io posso dare le dimissioni per giusta causa? Grazie di tutto.
Cara Adelina,
il mio consiglio, se si è nominato un avvocato, è di sottoporre a lui ogni questione.
Ad ogni modo ritengo che ci siano motivi legittimanti le dimissioni per giusta causa, stante il mancato pagamento delle retribuzioni effettivamente dovute.
Prima però dovrò inviare una diffida formale al datore volta a regolarizzare i mesi in cui è stata messa in ferie o cassa integrazione.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato ! Vorrei sapere se stando in cassa integrazione, vengono stampate le buste paga ?! Grazie
Cara Ramona,
ritengo che il cedolino debba essere sempre elaborato dal datore di lavoro, anche in caso di cassa integrazione a zero ore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato, l’azienda per cui lavoro mi ha cambiato CCNL da commercio a artigianato.
Sono obbligati a mantenere la retribuzione mensile del vecchio contratto?
Inoltre ho notato che le mie ore ordinarie lavorate non corrispondono mai a quelle che mi vengono contabilizzate in busta paga.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Caro Gianfranco,
per il principio di irriducibilità della retribuzione, il datore di lavoro ha l’onere di rispettare i minimi retributivi di cui al vecchio CCNL, applicando superminimi.
Circa le ore di lavoro contabilizzate, se non retribuite, chieda chiarimenti per iscritto al datore di lavoro, dopodiché valuti l’assistenza di un avvocato giuslavorista o la richiesta d’intervento dell’Ispettorato di lavoro al fine di richiedere il pagamento delle differenze retributive per l’orario di lavoro effettivamente svolto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Pregiatissimo Avv Cirri
Ho letto e riletto questo articolo e molti dei commenti e, mi perdoni, ma credo di non aver mai letto tante fesserie.
Dopo aver presentato dimissioni per G
C. a febbraio 2019 (mancata corresponsione degli emolumenti), dopo l’accertamento del mio credito, dopo la notifica di ben TRE diffide ad adempiere, alla data odierna non ho ricevuto alcun decreto esecutivo dall’INL ne (addirittura) copia degli ultimi due cedolini paga (febbraio e TFR).
Dopo l’ultima diffida, notificata in data 21/10/2020 non ho più alcuna notizia persino dal territoriale INL.
Questa è la presa in giro che ricevono i lavoratori in Italia.
Tutela ZERO – ZERO diritti
Caro Renato,
mi spiace per la sua situazione, ma le assicuro che assisto – ed ho assistito – numerosi lavoratori che mi hanno portato diffide accertati esecutive di vari Ispettorati del Lavoro, emesse sulla base di cedolini paga effettivamente consegnati all’Ispettorato stesso.
Se l’Ispettorato cui si è rivolto è ancora inadempiente dopo quasi due anni, si rivolga subito ad un legale, il quale ha altri strumenti per accertare i suoi diritti di credito e con il quale, magari, potrà valutare anche un reclamo avverso l’inerzia dell’Ispettorato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buongiorno,
se un dipendente chiede di avere il riepilogo delle timbrature, l’ azienda è obbligata a consegnarlo?
grazie
Cara Elisa,
il datore ha l’obbligo di annotare le presenze sul Libro Unico del Lavoro e se richiesto fornirne copia al lavoratore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Avv. Cirri.
Il vademecum sul libro unico del lavoro redatto dal MLPS al punto 23 alla domanda vi è l’obbligo di consegna delle presenze (estratto del Libro Unico) al lavoratore ? risponde
No, nemmeno su richiesta del lavoratore. Tranne che
l’obbligo non sia espressamente previsto dalla
contrattazione collettiva, anche aziendale.
Come interpreta la risposta? E’ davvero obbligatorio fornire al lavoratore le presenze?
Cordiali saluti
Caro Mattina,
il quesito non lascia molto spazio all’interpretazione.
In via generale il datore di lavoro non ha l’obbligo di rilasciare l’estratto del libro unico attestante le presenza.
Quindi può liberamente scegliere se consegnarlo oppure no al lavoratore.
Sussiste l’obbligo solo se il contratto collettivo – nazionale o aziendale – lo preveda.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera,lavoro da 3 mesi per un’azienda settore commercio.Da contratto 18 ore ma ne faccio almeno trenta,la differenza mi viene pagata in contanti,sui bonifici(sempre importi pari) viene scritto acconto stipendio.Non ho ricevuto ancora nessuna busta paga.Come posso comportarmi?Oltretutto non mi è stata pagata nemmeno la tredicesima dei due mesi lavorati
Grazie
Cordiali saluti
Caro Davide,
se riceve pagamenti a mezzo bonifico ritengo che l’azienda abbia effettivamente elaborato dei cedolini paga.
Ne chieda formalmente e per iscritto la consegna.
Altrimenti può chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, il quale potrà comminare delle sanzioni al datore di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Ringraziando per l utile servizio, pongo il mio quesito.
Fortunatamente, l azienda presso cui lavoro, paga regolarmente e, regolarmente ci fornisce la “busta paga”.
L unica cosa che non tollero e per cui spererei di potermi imporre è il fatto che pretendano che la si vada a prendere in ufficio dopo l orario di lavoro.
Lavorando anche altrove, ho sempre RICEVUTO, il documento da qualcuno (capo scuadra, impiegato, etc.) E mai ho dovuto ANDARE io e, soprattutto, l ho sempre ricevuta DURANTE, il mio orario di lavoro.
Potrebbe illuminarmi? C’è qualcosa a riguardo nella norma? C’è una prassi?
Caro Marco,
la normativa non entra così nel dettaglio, specificando in che momento consegnare il cedolino paga o come farlo nel caso di più sedi di lavoro.
Sia dal lato del lavoratore che del datore di lavoro occorre sempre comportarsi in buona fede e correttezza, principi cardine del nostro ordinamento.
Se rappresenta una concreta difficoltà (es. per il tragitto) andare a reperire il cedolino paga cartaceo, può chiedere all’azienda di metterlo a disposizione in modalità telematica, fornendo un indirizzo e-mail valido; se in azienda è stata eletta una rappresentanza sindacale consiglio di far valere queste istanze suo tramite.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato, vorrei semplicemente sapere se un datore di lavoro può rifiutare di consegnare a me (figlio) la busta paga di mia madre con tanto di delega formale scritta e copia dei rispettivi documenti
Caro giovanni,
lo ritengo un atteggiamento contrario a buona fede e correttezza e quindi non giustificato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Ciao …
Da tre anni che lavoro badante in nero in mancanza di permesso di soggiorno e per questo motivo penso che non o diritto di busta paga ?
Adesso che sto in attesa della sanatoria dove abbiamo dichiarato che lavoravo già da un anno con lo stesso datore o diritto di bustaga paga per i mesi dichiarati o devo avere per prima il permesso di soggiorno ??
Grazie mille
Con poche parole uno senza
Cara Ada,
se il la dichiarazione è volta ad instaurare un nuovo contratto di lavoro, allora non ci sarà nessuna busta paga.
Ritengo che anche in caso di emersione di un rapporto di lavoro in nero, col pagamento del contributo forfettario previsto dalla normativa, il datore di lavoro non abbia altri obblighi.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato,
sono stata assunta ad agosto 2018 come baby sitter e licenziata ad ottobre 2020 attraverso un messaggio su WhatsApp, dove veniva allegata una lettera di licenziamento.
Ho regolare contratto di lavoro registrato, ma non ho mai ricevuto una busta paga e dopo aver fatto richiesta della NASPI, ho saputo che manca il versamento dei contributi da ottobre 2018 a dicembre 2019, quindi ne percepisco una quota notevolmente ridotta. cosa posso fare e cosa mi spetta?
Cara Gaia,
innanzitutto deve segnalare all’INPS il mancato versamento dei contributi, cosicché possa procedere al recupero.
Contestualmente le consiglio di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, che intimerà la consegna dei cedolini e la regolarizzazione contributiva.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, io sono stata licenziata il 4/01/21 dopo il fallimento della mia azienda avvenuto il 23/12/20. Il problema è che lo studio paghe sta prendendo tempo per inviarmi il cedolino con le competenze finali che a me servono necessariamente per fare ammissione al passivo ( devo farlo entro i primi di marzo). C’è un limite di tempo per ricevere questi conteggi?mi devo rivolgere al curatore fallimentare o ad un avvocato? oppure al mio ex titolare?lo studio paghe può chiedermi il pagamento di questi conteggi? grazie
Cara Sabrina,
purtroppo in pendenza di procedure concorsuali i tempi si dilatano.
Il suo interlocutore adesso è il curatore, al quale deve richiedere l’invio dei cedolini, per iscritto.
Se ha difficoltà si rivolga ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, al quale il curatore avrà più cura di rispondere.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La ringrazio Avvocato per la celere risposta…il curatore fallimentare mi ha detto di contattare lo studio paghe e che lui può solo sollecitare… e lo studio paghe mi ha detto che non ha tempo adesso e che mi faranno avere tutto gratuitamente (a titolo di favore) ma non sanno quando e mi hanno intimato di non continuare a sollecitarli…io però senza questi documenti non posso andare dall’avvocato…posso fargli causa per questo?Grazie
Cara Sabrina,
non sussistono i presupposti per una causa giudiziale.
Le consiglio di chiedere l’assistenza di un legale: l’ufficio paghe sicuramente si rapporterà diversamente.
Se non arriveranno i cedolini in tempo dovrà fare l’insinuazione con dei conteggi redatti da un sindacato o da un consulente del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno, da Marzo 2020 sono in CIG presso la mia azienda e non sono rientrata al lavoro anche per altri problemi precedenti al lockdown(bar pasticceria), ma non vediamo le buste paghe da Febbraio 2020, dopo vari solleciti anche tramite pec i titolari non rispondono e di conseguenza non abbiamo più ricevuto le buste paghe. C’è un modo per averle che non sia tramite loro visto che non rispondono nemmeno al consulente?
Cara Giulia,
purtroppo l’unico modo a questo punto rimane quello di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, che irrogherà anche delle sanzioni al datore di lavoro.
Se ogni sollecito è stato vano e non riuscite a parlarci neppure telefonicamente, valutate la strada che le ho prospettato.
Ovviamente potrà incrinare i rapporti col datore di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera avvocato, avrei due domande per calcolare il tfr cosa occorre? Il mio ex datore di lavoro a distanza di 9 mesi non mi ha inviato ancora la busta del tfr cosa posso fare?
Cara Veronica,
se vuole la consegna del cedolino paga può richiedere l’intervento dell’Ispettorato; nell’arco di qualche mese dovrebbe riuscire ad avere il cedolino.
Altrimenti per calcolare il TFR dovrebbe rivolgersi ad un consulente del lavoro, portando gli ultimi cedolini paga e le certificazioni uniche (ex CUD).
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve volevo chiedere se mi hanno assunta il 5 febbraio e la scadenza e il 31 marzo la mia domanda e mi pagano il 25 marzo i giorni che ho fatto
Cara Marika,
non ho ben compreso la sua domanda.
Ritengo che le spettanze maturate nel mese di marzo verranno corrisposte successivamente al 31 marzo.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera, l azienda dove ho lavorato ha cessato l’attività il 31/12. Io sono l unica dipendente. Il mio ex datore di lavoro non mi ha più consegnato le buste paga ne il TFR da ottobre. Deve ancora pagarmi ottobre novembre dicembre e TFR. Ho dei buoni motivi che lui non abbia intestato nulla. Come posso avere le mie spettanze? O posso darle per perse?
Cara Cristina, non deve darle assolutamente per perse, poiché in caso di insolvenza del datore di lavoro interviene il fondo di garanzia dell’INPS.
Per quanto riguarda il TFR la prescrizione è di 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro; per le ultime tre mensilità di lavoro, invece, ha un termine di decadenza di dodici mesi decorrenti da ciascuna mensilità non pagata per depositare un tribunale un ricorso.
Le consiglio di denunciare la mancata consegna dei cedolini paga e il mancato pagamento delle spettanze all’Ispettorato del lavoro; unitamente si rivolga ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro che la segua nell’iter procedurale per accedere all’INPS.
Le ribadisco di procedere poiché l’INPS pagherà sicuramente al posto del datore.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno,
se possibile, vorrei qualche informazione in merito alle modalità di consegna delle buste paga. Vivendo in un comune diverso dal luogo di lavoro, ho, svariate volte, chiesto la loro consegna tramite e-mail o pec e con possibilità di firma digitale, ma il datore di lavoro mi obbliga ad andare a prendere quelle in forma cartacea. Lo scorso anno, causa lockdown, ne ho chiesto l’invio tramite e-mail, ma appena terminato il periodo di restrizioni, andando a prendere quelle residue ho dovuto nuovamente firmare le stesse buste paga che avevo inoltrato firmate. Lo scorso mese, viste le condizioni epidemiologiche, ne ho richiesto l’invio anche tramite pec. Nonostante le restrizioni sono stata invitata a recarmi di persona violando la legge, poiché il mio comune di residenza è diverso da quello del luogo di lavoro. Ovviamente non ho accettato facendo notare che non ero disposta a violare le norme anti Covid correndo il rischio di possibili sanzioni pecuniarie. Ho ottenuto le buste paga e, tramite pec, le ho inoltrate firmate aggiungendo firma digitale. Nonostante tutto, continuo a ricevere comunicazioni nelle quali si sottolinea l’obbligo di recarmi di persona e firmare anche quelle già firmate digitalmente.
È possibile e legale chiedere l’invio di buste paga anche tramite pec e con inoltro di firma digitale o vige l’obbligo di recarsi personalmente a ritirarle presso il datore di lavoro?
Grazie in anticipo e cordiali saluti
Cara Aurora,
non sussiste alcun obbligo di far sottoscrivere con firma analogica le buste paga.
Il datore di lavoro ha solo l’obbligo di consegnarle con metodi che ne rendano certa la ricezione: lo scambio via pec, soprattutto se richiesto e autorizzato dal lavoratore, è senz’altro sufficiente.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera Avv. Cirri,
La ringrazio per l’attenzione e la cortese risposta.
Buonasera,
sono un datore di lavoro settore artigianato, premetto che in 35 anni non ho mai omesso un pagamento .
non ho consegnato il cedolino della busta paga relativo a Gennaio ad un mio dipendente neoassunto in quanto questi era assente per malattia, e lo è tutt’ora.
ho comunque provveduto a fare il bonifico dello stipendio e a versare i contributi.
Ho avvisato telefonicamente che il cedolino è disponibile per il ritiro in ufficio.
Visto il protrarsi dell’ assenza potrei spedirlo tramite raccomandata A/R ?
Visto il fatto che questa persona vuole interpellare un avvocato a riguardo , potrei incorrere in sanzioni pesanti anche se in buona fede?
scrivo dall’ Emilia-Romagna.
grazie .
Caro Luciano,
l’onere di consegnare il cedolino incombe sul datore di lavoro.
Se ha corrisposto comunque le spettanze retributive, non credo che il lavoratore avrà molto interesse ad instaurare un contenzioso.
Certo il rischio che chieda l’intervento all’Ispettorato del lavoro – con rischio, quindi, di sanzioni amministrative – c’è sempre.
Il mio consiglio è quindi quello di inviarlo con racc. a.r.
Per il futuro valuti, unitamente al suo consulente del lavoro, modalità di consegna telematiche.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Avvocato buona sera..io non riesco nemmeno a dormire…mi sento deluso…riassumo il motivo velocemente..sono stato licenziato per mia volontà perché non mi conveniva piu perché facevo 15 ore al giorno e me ne pagava 8…ogni mese nella busta metteva 3 giorni di ferie senza che io non me ne prendevo 1…se lavoravo il sabato non me lo metteva in busta e mi dava 50 euro a nero…se lavoravo i festivi non mi pagava la giornata più festivo..ma solo il festivo.. se facevo la notte veniva pagata come ilgiormo…insomma cose che succedono solo qui al sud…contratto a tempo indeterminato…paga 1400/1500 al mese con gli assegni familiari(moglie-figlia1)…100 euro renzi e 50 euro al mese per il panino giornaliero COMPRESI!
il problema e un altro..l ultimo mese mi sono ritrovato 3 giorni in meno con una paga di poco più di 2mila euro…dove nella busta ce messo che comprende tutto…
Stipendio 850 euro
Tfr 1700 euro
Ferie non godute 450
13 mensilità 108 euro
Poi altre voci…
Comunque loro 3300 euro..e netto poco più di 2mila…con piu di 1000 euro di trattenute..io.sento puzza di bruciato…non so come comportarmi…
Caro Carlo,
la sua mi sembra una situazione di palese irregolarità.
Il mio consiglio è di richiedere l’assistenza di un avvocato giuslavorista che, unitamente ad un consulente del lavoro, potrà quantificare esattamente le spettanze da lei effettivamente maturate.
Accetti i pagamenti dell’azienda ma solo a titolo di acconto sul maggior avere e non sottoscriva alcun accordo senza l’assistenza di un legale.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
E terminato il contratto edile chi me lo paga le tre assegni familiari arretrati
Caro Luigi,
in caso di cessazione del rapporto di lavoro e mancato pagamento, può richiedere il pagamento diretto degli assegni familiari all’INPS.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve vorrei un informazione e normale che io mio datore di lavoro la mensilità di agosto che siamo chiusi tutto il mese me la retribuisce a settembre ?
Cara Sara,
a parte che nel pubblico impiego e in alcuni settori, di solito le retribuzioni vengono pagate il mese successivo a quello di maturazione.
Quindi riterrei normale il pagamento a settembre, a meno che di solito l’azienda non paghi la retribuzione nello stesso mese di maturazione.
In questo secondo caso ritengo illegittimo il pagamento posticipato di agosto.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile Avv. Cirri,
avrei un quesito da porLe.
Al momento sto facendo due part time, uno da casa e l’altro necessariamente sul posto di lavoro, ovviamente in orari diversi. La scorsa settimana sono stata poco bene per cui non ho avuto difficoltà nell’espletare il lavoro on line ma, non essendo in grado di mettermi alla guida, ho avuto difficoltà a raggiungere il
posto di lavoro. Avrei voluto rivolgermi al medico e chiedere un giorno di malattia, ma avrei potuto ugualmente svolgere il lavora da casa pur presentando certificato medico al datore di lavoro per il quale è necessaria la presenza fisica? Oppure avrei potuto avere problemi?
Grazie in anticipo per l’attenzione e cordiali saluti.
Cara Aurora,
in generale l’assenza per malattia non compromette la possibilità di svolgere il secondo lavoro, specialmente in modalità agile, purché si possa dimostrare che questo è compatibile con lo stato di malattia e che non comprometta la guarigione, ovvero non ritardi il rientro presso l’altro posto di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentilissimo Avvocato,
fino ad un mese fa ho vissuto delle difficili condizioni di lavoro come 10/11 ore di lavoro giornaliere per 6giorni alla settimana e straordinari non pagati.
Non potendo resistere a queste condizioni, fino alla fine del contratto, ho deciso di non recarmi più nel posto di lavoro e di non rispondere alle loro contestazioni disciplinari, sperando nel licenziamento da parte dell’azienda che però ad oggi non è arrivato.
Addirittura adesso scopro di stare nella categoria dei furbetti che vorrebbero farsi licenziare per godere della NASPI, ma non è così anche se ora ho capito che avrei dovuto agire diversamente.
Sto cercando un nuovo lavoro ma in questo periodo non è semplice. Quali azioni mi consiglia di intraprendere nei confronti del datore di lavoro? Grazie
Caro Oscar,
purtroppo non si può obbligare il datore di lavoro a licenziare.
Se ci sono violazioni della normativa legale e contrattuale può comunque denunciare il datore all’Ispettorato del lavoro o avanzare rivendicazioni a mezzo di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
A seguito delle rivendicazioni potrà dimettersi per giusta causa.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buon giorno il mio datore di lavoro mi ha consegnato le buste paghe di un anno in unica volta l’essenza stato a casa causa civile ho percepito tre mesi di cassa integrazione l’anno scorso e poi nulla ora aspetto la cassa integrazione di dicembre gennaio e febbraio anche se questa volta la busta paga di febbraio e già arrivata, ora mi trovo con buste paghe in mano ma senza cassa integrazone poi c’è da dire che lavoriamo in sub appalto sotto fincantieri
Caro Luca,
non ho ben compreso la sua richiesta.
In caso di appalto risponde degli oneri retributivi anche il soggetto committente.
Per quanto riguarda la cassa integrazione i ritardi dipendono dall’arretrato e dalla burocrazia del nostro sistema previdenziale.
Probabilmente è il caso di far valutare la sua documentazione contrattuale e retributiva ad un avvocato giuslavorista o a un consulente del lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
buongiorno vorrei informazioni dato che sono a fine comporto domanda al momento di conservazione posto di lavoro il datore deve egualmente inviare buste paga zero grazie
Caro Giorgio,
ritengo che per una corretta tenuta del libro unico del lavoro vadano emessi anche i cedolini a zero ore; per maggior sicurezza le consiglio di rivolgersi ad un consulente del lavoro, senz’altro tecnicamente più competente in materia di buste paga.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato, l’ex datore di lavoro di mio marito pretende che la busta paga debba essere ritirata solo in sede e non vuole inoltrarle mezzo email ordinaria , così come prevede la legge. Posso pretendere l’inoltro mezzo email o, avendole messe a disposizione ma SOLO con ritiro in sede, il Datore è tutelato dalla legge? grazie
Cara Monica,
la legge non prevede le modalità di consegna del cedolino paga, attribuendo solo al datore di lavoro la responsabilità della consegna medesima.
Ritengo che se lei ha dato il suo assenso scritto alla consegna a mezzo e-mail ordinaria, il datore possa assolvere al suo onere con predetta modalità.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
La ringrazio, purtroppo si rifiuta di inoltrarle mezzo email o A/R. pretende da mio marito una PEC , che inoltrerà a tempo debito. non oso immaginare per il CU2021. Grazie
Salve avvocato.xfavore nel estrato conto mi mancano 18 giornate corrisponde al mese febbraio 2020 ,ho fatto la richiesta disocccupazione agricola per l’anno 2020 allora cosa faccio. Nel estrato conto è notato unn codice K6 e idati sono provisioro. Grazie per la risposta
Buonasera,
ha bisogno di un professionista che la assista o un sindacato.
Da dove scrive?
Avv Cirri
Buongiorno Avv. Cirri,
non prendo ferie dallo scorso anno, ma adesso avrei necessità di prenderne qualche giorno. Ho sempre temporeggiato perché in attesa di un concorso per il quale, a tutt’oggi, non ci sono ancora date ufficiali. Se chiedo un paio di giorni di ferie adesso, nel caso nei prossimi mesi o prossime settimane dovessero uscire le date del concorso, il mio attuale “datore di lavoro” potrebbe rifiutarsi di concedermele? Ed inoltre, fino a quando posso usufruire delle ferie dello scorso anno?
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Cara Iolanda,
la ferie vanno fruite per almeno due settimane nel corso del periodo di maturazioni e per le restanti due settimane (o diverso periodo previsto dalla contrattazione collettiva) entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
La violazione di questi termini comporta sanzioni per il datore di lavoro e lo espone anche ad una possibile richiesta risarcitoria, ma non impedisce al lavoratore di fruirne anche successivamente.
La determinazione del periodo feriale spetta al datore di lavoro, il quale tuttavia deve tener conto delle esigenze del lavoratore: direi che se non ha usufruito delle due settimane di ferie entro l’anno di maturazione, può esigere di fruirne a sua richiesta.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buon giorno.Io ho un contratto a tempo indeterminato, lavoro con una cooperativa il cliente che c’è dentro cioè Sephora si sposta a Vellezzo Bellini e io non posso seguirlo, però il datore di lavoro mi dice che chi non va vera licenziato.Io voglio sapere se lui mi può licenziare ho mi deve dare la possibilità di trasferimento in un alto magazzino, tenendo conto che vicino dove lavoro adesso loro hanno un altro magazzino? Grazie per la risposta
Cara Loredana,
la soppressione di una sede lavorativa può, almeno teoricamente, legittimare un licenziamento.
Il datore di lavoro, tuttavia, ha l’onere di provare di non avere altre mansioni cui adibire la lavoratrice in esubero, come ad esempio lo spostamento presso altro magazzino più vicino.
Immagino tuttavia che, viste le condizioni poste dal datore di lavoro, avrà bisogno dell’assistenza di un avvocato giuslavorista, in quanto probabilmente si aprirà un contenzioso.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno avvocato volevo sapere io prendevo da 10 anni fourfe o straordinario non mi più stato dato senza avvisi o quant’altro ho fatto causa ed ho vinto il giudice ha detto che parte ordinaria della busta paga, l’azienda continua mettere fourfe straordinario, la domanda è regolare lasciare questa voce o va cambiata perché quando andrò in pensione non viene corteggiata nella retribuzione e lavorando nel settore ecologico ogni 5 anni abbiamo cambio appalti anche lì potrebbero toglierlo o sbaglio. La ringrazio
Caro Carlo,
purtroppo è una parte di compenso che potrebbe esser soggetta a variazione dal datore di lavoro, soprattutto in caso di successione in un appalto.
Le consiglio di discutere col proprio legale su come eseguire la sentenza che avete ottenuto ed imporla nei confronti del datore di lavoro.
Valuti in estrema ipotesi anche un secondo contenzioso.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Mia deratori Di Lavoro Mia deto Che non Sono obligatori Di dare mi busta paga sul legge Di italia
Cara Modesta,
quasi tutti i datori di lavoro sono obbligati a consegnare la busta paga.
Ci sono solo alcune eccezioni.
Le consiglio di rivolgersi ad un patronato per verificare lo stato del suo rapporto di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Salve avvocato. A mio marito e arrivata la busta paga, lui ha lavorato 192, gli spettava una paga di 2530 euro,pero il netto sale a 2360. Quando mio marito ha chiesto per che questa diferenza, il datore di lavoro li ha risposto che la somma mancante e stata tratenuta per il TFR. Una cosa assurda che non era mai capitata prima. E normale che li trattenga da parte che gli spetta dalle ore ordinarie lavorate? Spero di essermi fatta capire. Grazie
Cara Nicoleta,
purtroppo senza documentazione alla mano non posso dirle a che titolo è stata effettuata la trattenuta e se corretta.
Le consiglio di portare il cedolino paga ed il contratto di lavoro ad un sindacato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avv. Cirri,
poiché la regione nella quale risiedo si trova in zona arancione, ed il mio lavoro si trova in un comune diverso da quello di residenza, posso richiedere oltre le buste pga, la CU2020 tramite e-mail o Pec? La sede del mio lavoro si trova nella parte opposta della città in cui è ubicato l’ufficio della persona che si occupa del rilascio dei citati documenti, ma, il mio attuale datore di lavoro mi obbliga ad andare a prenderle di persona nonostante i divieti anti-COVID. Cosa posso fare se si rifiuta di inviarli? Potrei citare l’interpello n. 1/2008 del Ministero del Lavoro?
Grazie in anticipo e cordiali saluti
Cara Aurora,
ritengo che la sua sia un’esigenza che giustifica lo spostamento tra zone di diverso colore.
Ad ogni modo il buon senso e la praticità consigliano l’invio anche a mezzo e-mail o soprattutto pec: può benissimo citare l’interpello, sebbene non imponga alcunché al datore di lavoro.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avv. Cirri,
Con un contratto di lavoro a chiamata intermittente senza obbligo di risposta, il datore di lavoro è comunque obbligato ad elaborare la busta paga a zero(anche senza consegnarla al lavoratore) nei mesi in cui il lavoratore non ha prestato servizio e di conseguenza tenerla in archivio? oppure bisogna elaborare la busta paga solo nei mesi in cui il lavoratore presta servizio?
Grazie mille
Cordiali saluti
Cara Marzia,
ritengo non sussista un obbligo di elaborare il cedolino nei mesi in cui il lavoratore intermittente non è mai stato chiamato.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buonasera
La mia domanda è se sia legittimo consegnare le buste paga, una volta finita la data del contratto di lavoro in un contratto a tempo determinato stagionale.
Avendo riscontrato delle irregolarità posso rivolgermi ad un sindacato anche se io stessa firmai quelle buste paga ?
Cara Serena,
può senz’altro far controllare i cedolini paga sia ad un sindacato che ad un consulente del lavoro.
La sottoscrizione dei cedolini paga attesta solamente l’avvenuta consegna degli stessi, ma lascia impregiudicato ogni diritto in capo alla lavoratrice di contestare eventuali irregolarità.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Gentile Avv. Cirri,
volevo chiederLe se è possibile contestare buste paga firmate con dichiarazione di quietanza mensile.
Cara Iolanda,
la sottoscrizione del cedolini paga comporta solo il riconoscimento dell’avvenuta consegna al lavoratore e nient’altro.
L’unica prova del pagamento della retribuzione è costituita da un mezzo tacciabile quale contabile di bonifico o di assegno.
Potrà senz’altro contestare eventuali differenze retributive.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno gentile Avvocato,
mi trovo ai ferri corti con la mia azienda che vorrebbe licenziarmi ma facendomi firmare un accordo. Poichè non mi sono mai state recapitate le buste paga nè cartacee nè tramite mail (per quanto più o meno regolarmente pagate), potrei vantare tale possibilità di rivalsa in un eventuale disputa legale? O fanno sempre in tempo ad inviarmele firmate? Ripeto negli ultimi 5 anni mai ho ricevuto busta paga debitamente firmata dal Datore di lavoro
Grazie mille
Caro Niccolò,
le sconsiglio vivamente di sottoscrivere qualsiasi accordo propinato dal datore di lavoro senza l’assistenza di un legale di fiducia.
Ad ogni modo la mancata consegna dei cedolini paga può comportare al più sanzioni amministrative in capo all’azienda; in un contenzioso giudiziario ciò che rileverebbe è il rispetto dei minimi retributivi legati alle mansioni effettivamente svolte.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Dal 2013 il datore di lavoro non mi ha dato ne buste paga ne soldi.il CUD si.lo posso denunciare.se si .,come fare. Grazie.Attendo sua risposta
Caro Agustinho,
può richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, il quale, attestata la mancata consegna dei cedolini paga, irrogherà delle sanzioni al datore di lavoro.
In alternativa può ottenere i cedolini a mezzo di un avvocato giuslavorista, con un apposito e veloce procedimento in Tribunale.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Caro avvocato, essendo una dipendente parrucchiera lo scorso anno sono stata messa in cassa integrazione.
Ho ricevuto da poco le buste paga del 2020 dalle quali risultano somme a titolo di assegno ordinario cig/fsba. Tuttavia io non ho mai ricevuto queste somme e il mio datore continua a ribadire che lui non mi deve nulla .Per quei mesi, dunque, sono completamente scoperta a livello retributivo. cosa posso fare?
Cara Anna,
se non ha ricevuto alcuna somma, ritengo del tutto illegittima la condotta del datore di lavoro, il quale ha l’onere di dimostrare l’avvenuto pagamento – con mezzi tracciabili quale bonifico bancario – della retribuzione.
Altrimenti potrebbe addirittura essersi appropriato indebitamente di somme erogate dall’istituto previdenziale.
Le consiglio di rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro o ad un avvocato giuslavorista quanto prima.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avvocato, vorrei un informazione.
Può un datore di lavoro senza avvisare il dipendente erogare lo stipendio non per intero bensì dando solo un acconto?
Grazie
Giusy
Cara Giusy,
il datore di lavoro non può pagare la retribuzione – se non il TFR – per acconti, a prescindere dall’avviso.
Cordialmente
Avv. Lorenzo Cirri
Buongiorno Avv. Cirri,
vorrei chiederLe, se possibile, un’informazione.
Nei mesi di giugno e luglio corrente anno ho preso due giorni di ferie a fine giugno e due giorni di ferie nel mese di luglio. Ricevendo le buste paga ho notato che, oltre ai quattro giorni di ferie, sono stati inseriti due giorni di assenza a giugno e due giorni di assenza a luglio quasi a compensare i giorni di ferie, io, però, non ho fatto alcuna assenza. Potrebbe spiegarmi quali possono essere le motivazioni dell’ inserimento di queste assenze?
Cara Aurora,
mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
Occorre valutare, se del caso con un consulente del lavoro, se le assenza inserite nel cedolino paga rappresentano una mera voce statistica oppure abbiano comportato un’effettiva – e illegittima – decurtazione.
Cordialmente
Avv. Giacomo Dei
Buongiorno Avvocato, nella mia ditta un nuovo rappresentante sindacale si e’ accorto che nelle buste paga dal 2019 mancava una voce. L’errore e’ stato ammesso dalla ditta che ha iniziato ad aggiungerlo nelle ultime buste paga. Io da settembre 2021 ho lasciato la ditta approfittando dell’incentivo all’esodo e ho più volte chiesto quale fosse questo ammontare che non mi e’ stato MAI esplicitato, neppure nell’ultimo cedolino (in cui hanno fatto anche un altro errore non da poco) ne’ nelle mie numerose email di richiesta. Da pochi giorni mi viene comunicato che tale importo e’ stato erogato in forma di buoni pasto a seguito di un “accordo sindacale” di cui non mi e’ stata mai data comunicazione. Poiche si tratta di una somma ragguardevole (oltre i 700 euro) e poiche’ il mio nucleo familiare e’ costituito solo dalla mia persona, con modeste esigenze di spesa e con solo 2 supermercati che accettano tali buoni pasto, non sarò Comunque nelle condizione di poter usufruire liberamente e secondo le mie necessita’, di quel denaro. Secondo lei ho possibilita’ di rivalsa per ottenere un corrispettivo di quella somma in denaro e non buoni pasto? grazie