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Quando l’INPS paga al posto del datore di lavoro

Novembre 18, 2017
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Indice

IL TUO DATORE DI LAVORO NON TI HA PAGATO IL TFR E LE ULTIME RETRIBUZIONI? L’INPS PAGA AL POSTO DELL’AZIENDA

Una volta cessato il rapporto di lavoro può capitare che il datore di lavoro sia insolvente e non riesca a pagare il trattamento di fine rapporto e le ultime retribuzioni ai propri dipendenti: la L. n. 297 del 29 maggio 1982 ha previsto un rimedio.

L’art. 2, infatti, ha istituito presso l’INPS il “Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto”, con lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro in caso di insolvenza del medesimo nel pagamento del trattamento di fine rapporto.

Gli artt. 1 e 2, d.lgs. n. 80 del 27 gennaio 1992, hanno esteso l’intervento del Fondo di garanzia anche alle retribuzioni maturate negli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro.

Chi può accedere al Fondo di garanzia?

Possono presentare domanda tutti i lavoratori dipendenti che abbiano cessato un rapporto di lavoro subordinato e i soci di cooperative di lavoro (questi ultimi purché in regola con i versamenti contributivi).

In caso di morte del lavoratore, la domanda può essere presentata anche dagli eredi indicati all’art. 2122 cod. civ. (coniuge, figli e, se vivevano a carico del lavoratore, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo).

Quando è possibile accedere al Fondo di garanzia?

I requisiti per l’accesso al Fondo di garanzia INPS sono diversi a seconda che il datore di lavoro sia soggetto o meno alle procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria).

L’art. 1 della Legge Fallimentare (R.D. n. 267 del 16 marzo 1942) prevede tre distinte soglie economico-finanziarie il cui superamento comporta la soggezione al fallimento e al concordato preventivo degli imprenditori commerciali.

Datore di lavoro soggetto alle procedure concorsuali. 

I requisiti per l’intervento del Fondo di garanzia sono:

  • l’apertura della procedura concorsuale;
  • l’ammissione del credito del lavoratore (TFR e/o ultime tre retribuzioni) nello stato passivo della procedura.

Nel caso in cui il datore di lavoro non possa essere dichiarato fallito perché cancellato dal registro delle imprese da oltre un anno o perché l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati accertati nell’istruttoria prefallimentare è inferiore a € 30.000,00, i requisiti per l’intervento del Fondo di garanzia sono quelli previsti per le imprese non soggette a procedure concorsuali.

Datore di lavoro non soggetto alle procedure concorsuali.

Nel caso in cui al datore di lavoro risultino inapplicabili le procedure concorsuali, i requisiti per l’intervento del Fondo di garanzia sono i seguenti:

  • decreto del Tribunale di rigetto dell’istanza di fallimento (ad eccezione di alcuni casi);
  • accertamento del credito del lavoratore tramite sentenza, decreto ingiuntivo, verbale di conciliazione dichiarato esecutivo, diffida accertativa dell’Ispettorato del Lavoro con efficacia di titolo esecutivo;
  • tentativo infruttuoso di una procedura di esecuzione forzata (es. pignoramento mobiliare presso i locali dell’azienda).

Come si presenta la domanda di intervento del Fondo di garanzia?

Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite i servizi web o il contact center dell’INPS, tramite un patronato o tramite un avvocato abilitato.

L’avvocato, infatti, può essere abilitato ai servizi web dell’INPS al fine di presentare le domande di intervento del Fondo di garanzia per conto dei propri clienti.

Tempi e modalità di pagamento.

L’INPS è tenuta al pagamento delle prestazioni in favore dei lavoratori entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda, completa di tutti gli allegati richiesti.

Il pagamento può essere effettuato direttamente presso lo sportello della banca indicata nella comunicazione di accoglimento dell’istanza o tramite bonifico bancario.

Occorre ricordare, infine, che le somme erogate dal Fondo di garanzia sono assoggettate a ritenuta fiscale dall’INPS, il quale opera come sostituto d’imposta.

Perché devo rivolgermi ad un avvocato?

Quelli appena elencati rappresentano una descrizione sommaria dei requisiti di accesso al Fondo di garanzia.

Ogni domanda può presentare tuttavia delle particolarità concrete soggette ad ulteriori vincoli o limiti imposti dall’INPS.

La documentazione da allegare a corredo della domanda è variegata e squisitamente tecnica. Senza l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro il lavoratore può incontrare grosse difficoltà nel reperimento di tutta la documentazione occorrente.

Inoltre, l’avvocato è indispensabile per la fase precedente alla domanda e volta all’esperimento dei tentativi di esecuzione forzata e all’eventuale presentazione dell’istanza di fallimento.

Ricorda: non tutti gli avvocati possono presentare per tuo conto una domanda al Fondo di garanzia, ma solo quelli abilitati alla piattaforma web dell’INPS come l’avvocato Lorenzo Cirri!

Cosa si intende per le retribuzioni degli ultimi tre mesi di lavoro?

Gli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro sono quelli compresi tra la data di cessazione del rapporto di lavoro e la stessa data del terzo mese precedente.

Inoltre, ai sensi dell’art. 2, comma 1, d.lgs. 80/1992, gli ultimi tre mesi devono rientrare nei dodici mesi che precedono:

  • la data della domanda diretta all’apertura della procedura concorsuale a carico del datore di lavoro o, se precedente, la data del deposito in Tribunale del ricorso volto ad ottenere in giudizio la tutela dei crediti per i quali si richiede il pagamento al Fondo di Garanzia.
  • la data di deposito in Tribunale del ricorso di cui al punto precedente, nel caso di datore di lavoro non soggetto alle procedure concorsuali.
  • la data del provvedimento di messa in liquidazione o di cessazione dell’esercizio provvisorio ovvero dell’autorizzazione alla continuazione dell’esercizio di impresa per i lavoratori che, dopo l’apertura di una di una procedura concorsuale, abbiano continuato a prestare attività lavorativa, ovvero la data di cessazione del rapporto di lavoro, se questa è intervenuta durante la continuazione dell’attività dell’impresa.

Se sei interessato all’argomento per approfondimenti puoi leggere anche:

Il datore di lavoro è obbligato a consegnare la busta paga? – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

Sei stato licenziato senza un motivo o per un motivo falso o discriminatorio? – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

Tutela del lavoratore: reintegrazione o riassunzione – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

Rinunzia e transazione nel diritto del lavoro – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

Il datore di lavoro non ti ha pagato le ultime tre mensilità e il TFR? – a cura dell’avvocato Lorenzo Cirri

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110 risposte

  1. Bon jorno i-l mio datore di lavoro n-o a pagato i-l 13e14 Per 2015 e Per 2016 e in 2015 jenuarie o incominciato lavoro e in Octombrie a venduto la Diță e n-o a fato nesun licentiamento la circa 30 operai e i-o o lavorato fino in Februarie 2016,i-o o deto dal datore ce vglio ultima busta paga Per afitatre una casa lui a deto ce mi da un busta falsa Per Andare se prendo la casa alora o capisco ce n-o sono in regula lui a fato dopo i-l contracto cualeio n-o l-o firmato nesuna busta i-o NON firmato e in 2016 Decembrie 24 o fato incidente con auto o prezato la certificati di malatia Fino 2017 Aprilie o portato a datore ma io non prezo nesun soldi e come poso dare se prendo soldi gratie

    1. Buongiorno.
      Bisogna che si rivolga SUBITO a un avvocato per far valere i suoi diritti.
      O a un sindacato.
      Perché ha aspettato tutto questo tempo?
      Av. Cirri

      1. Buonasera. A quanto ammontano le cifre pagate dall’inps nel momento in cui pagano gli ultimi3 mesi lavorati? (in caso di fallimento di una ditta metalmeccanica)

        1. Caro Romolo,
          dipende dal Suo stipendio.
          In ogni caso la legge prevede un limite massimo, consistente in una somma pari a tre volte la misura massima del trattamento straordinario di integrazione salariale mensile.
          Cordialmente

          Avv. Lorenzo Cirri

  2. Salve ho lavorato come bracciante agricolo in una ditta e INPS a bloccato la disoccupazione con tutto che la ditta a pagato tutto

  3. Ciao,ho bisogno di una informazione:il mio marito ha lavorato per tre anni per come corriere.le ultime due bustepaghe e il tfr non gli ha pagate poi l’hanno licenziato e il suo titolare e scappato nel suo paese.non sappiamo manco se era in regola con il pagamento dei contributi.esiste una possibilità di recuperare questi soldi o almeno di dichiarare che non li ha pressi almeno non si accumulano nella dichiarazione dei redditi? Quanto tempo ha a disposizione di fare la denuncia, perche lui é stato licenziato a ottobre?Lo potrebbe aiutare anche un sindacato?grazie mille

    1. Buongiorno
      Certo che un sindacato o un avvocato vi può aiutare.
      Andateci quanto prima però!!
      Avv. Cirri

  4. Buon giorno il mio datore di lavoro mie mandato via senza nesun liquidasione dopo 4 anni di lavoro. Sono andato a sindacti poi il tribunale ho vinto no devi paga quache compensione.ma deal 2015 fino addedso non ho senior dal loro e nesun pagamento.

  5. Mio datore di lavoro mie mandato via sensa nesun liquidasione dopo 4 anni di lavoro,ho andato a sindacati poi tribunale ho vinto la causa mi devi paga qualche compensione,dal 2015 fino addeso non ho sentito dal loro e nesun pagamento.mi poi aiutare?

  6. Salve o lavorato come custode per una società di Milano con sede in Venezia contratto come socio ma il datore non mi a pagato il tfr e mi a licenziato cambiando il nome della società e continua ancora a lavorare io posò fare qualcoza per avere i mei diritti o tuta la documentazione lei mi può aiutare

    1. Buonasera,
      la cosa da fare quanto prima è andare da un avvocato con tutti i documenti.
      Avv Cirri

  7. Sono stato licenziato nel 2014 non mi ha dato il tfr che ammonta circa 13000,00 sono con un avvocato del patrocinio ma ancora non vedo nulla, dopo che le ha provato tutte. Ma”’ mi posso appoggiare all’inps con questo avvocato? Attendo una risposta. Grazie.

    1. Buonasera,
      non conosco la pratica quindi meglio se la domanda la rivolge a lui.
      Spero non abbia fatto prescrivere i termini.
      A presto
      Avv Cirri

  8. Salve, sono 2 anni che il mio datore di lavoro non fa altro che darmi acconti. Ho chiesto più volte le buste paga per fare i conti precisi di quanto devo avere, ma non riesco ad ottenerle, è un mio diritto avere le buste paga senza aver ottenuto la retribuzione esatta?

    1. Certo che è un suo diritto!
      Se non si rivolge a un avvocato o a un sindacato però non si smuove nulla….

      1. Io ho presentato domanda ali Inps al fondo garanzia sono passati 50 giorni non ho avuto nessuna risposta può essere che non rispondono entro quando arrivano i soldi

        1. Caro Piero,
          purtroppo i tempi burocratici dell’INPS possono andare anche oltre i 60 giorni.
          Le dovrebbe pervenire una comunicazione con la quale la Sua domanda viene accolta, respinta oppure con la quale Le vengono richieste integrazioni documentali.
          Dopodiché procedono alla liquidazione.
          Le consiglio di ritirare tutte le raccomandate o gli avvisi di deposito che Le pervengono presso il domicilio indicato nella domanda.
          Se ha ulteriori dubbi non esiti a contattare il contact center o a recarsi di persona presso la sede INPS competente.
          Cordialmente

          Avv. Lorenzo Cirri

  9. Buongiorno Avv. LORENZO CIRRI. IO HO VINTO UNA CAUSA DI LAVORO DOVE IL MIO EX DATORE DI LAVORO MI DEVE DARE LE ULTIME 3 MENSILITÀ E UNA PARTE DEL TFR. HO FATTO IL PIGNORAMENTO VERSO IL SUO IMMOBILE PERÒ L’IMMOBILE È IPOTECATO IN POCHE PAROLE LA BANCA HA PRESO TUTTO. EX DATORE HA PURE UN ALTRO IMMOBILE PERÒ È IPOTECATO E ANCHE PIENO DI DEBITI. LA MIA DOMANDA È SE POSSO ACCEDERE AL fondo di garanzia e quali sono i documenti da allegare.. Grazie mille. Aspetto una vostra risposta

    1. Cara Cristina,
      la procedura per accedere al fondo di garanzia INPS è molto articolata e richiede una serie di adempimenti.
      Oltre a questi tentativi di pignoramento immobiliare, dovrà procedere ad un pignoramento mobiliare presso la sede del datore di lavoro, nonché ad una richiesta all’ufficiale giudiziario ai sensi dell’art. 492, 4° comma, cod. proc. civ.
      Dovrà inoltre allegare alla domanda una visura catastale ove sono indicati i beni immobili facenti capo al datore e le ipoteche sopra iscritte.
      Le consiglio ad ogni modo di farsi assistere da un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  10. mi è successo di un recupero buste paghe alla fine dei vari ricorsi ,della somma totale ne ho percepito metà ,e l’altra al legale ,e possibile farsi pagare le spese legali ?

    1. Caro Giovanni,
      si solito, in caso di vittoria in giudizio, il Giudice condanna la controparte al rimborso delle spese legali.
      Quindi, se liquidate dal Giudice, potrà senz’altro recuperarle dall’azienda ma non dall’INPS.
      Cordialmente
      Avv. Lorenzo Cirri

    2. Buongiorno avvocato
      Dobbiamo recuperare soldi ultime tre mensilità e Tfr ,ci siamo appoggiati a un sindacato il loro legale a presentato istanza di fallimento ma essendo azienda agricola abbiamo perso la causa il giudice ci ha addossato le spese del consulente tecnico d ‘ufficio ma l’ avvocato del sindacato non ci aveva messo al corrente dei rischi che potevamo incorrere.
      A questo punto dobbiamo pagare questi soldi
      Grazie
      Saluti

      1. Cara Alessandra,
        non capisco bene come mai sia stato nominato un consulente d’ufficio.
        Ad ogni modo purtroppo le spese legali cui condanna il Giudice sono a carico delle parti, in questo caso dei lavoratori.
        Ritengo che, con questo provvedimento di rigetto, possiate comunque richiedere l’accesso al Fondo Garanzia INPS.
        Cordialmente

        Avv. Lorenzo Cirri

  11. Buonasera,vorrei sapere se le spese dell’avvocato sono a mio carico o a carico INPS

    1. Caro Giuseppe,
      purtroppo l’INPS non rimborsa le spese legali.
      Cordialmente
      Avv. Lorenzo Cirri

  12. scusi ma anche se ci sono spese l’egali dell’Inps , prendendo un avvocato perché non può addebbettare i costi che la controparte mi fa spendere ? ho è solo se mi rivolgo legalmente con l’Inps ? grazie avete studi ache a Milano ,arrivederci

    1. Buonasera,
      purtroppo l’INPS non prevede questo rimborso.
      A milano non abbiamo sedi ma possiamo seguirla lo stesso.
      A presto.
      Avv Cirri

  13. Salve, mi sa dire quanto tempo ci vuole per recuperare il tfr, la mia ditta a messo liquidità io sono uscito con licenziamento il 31 12 2018. Con voltura del tfr dalla ditta a l’Inps mi sa dire qualcosa grazie.

    1. Caro Antonio,
      purtroppo non ho capito bene il contenuto della Sua richiesta.
      Ad ogni modo, se l’azienda è fallita deve innanzitutto presentare istanza al fallimento, dopodiché potrà richiedere il TFR all’INPS.
      E’ una procedura che richiede alcuni mesi.
      Le consiglio tuttavia di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro o, in alternativa, ad un sindacato.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  14. Salve ! Ho vinto la causa lavoro e il giudice ha dichiarato fallita la società ! In poche parole il mio avvocato ha mandato la domanda all’INPS per il fondo garanzia tfr! Sono stato accettato , su 3700€ mi pagheranno solo 2600€ perché hanno trattenuto le imposte ! Adesso vi chiedo ! Il mio avvocato in 5 anni di cause , non ha percepito compensi , la causa che vinse era di 1800€ di spese legali ! Io di questi soldi ne pagherò ulteriormente altre tasse ? Il mio avvocato mi ha chiesto 2000€ ma sono tenuto a farlo ? Come mi consiglia di procedere?

    1. Caro Mariano,
      probabilmente il Suo avvocato avrà insinuato nel fallimento il credito derivante dalla condanna della società alla refusione delle spese legali.
      Ad ogni modo, poiché si tratta, appunto, di “refusione” delle spese legali, ossia di un rimborso a Suo favore per le spese legali che ha sostenuto o dovrà sostenere, l’avvocato ha assolutamente titolo per richiederLe il suo compenso.
      Salvo diverso accordo tra le parti, i compensi sono determinati dal d.m. 55/2014, ed è possibile che l’importo richiesto sia ritenuto congruo.
      Visto ad ogni modo il modesto importo rimborsato dall’INPS, Le consiglio di trovare un accordo col Suo legale (che, mi pare, abbia assoluto compiutamente al proprio dovere).
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  15. Salve Avv.
    la figlia della mia compagna ha ottenuto dal fondo IMPS il TFR piu’ qualche mensilita’ non retribuita dal suo ex dator di lavoro, che era fallito. Si era rivolta a un sindacato ove aveva concordato un 10% sui soldi che avrebbe recuperato. Arrivati dall’IMPS i soldi, ha versato la parte spettante al sindacato, ma loro gli hanno chiesto altri 1200 euro per il loro Avvocato. Chiedere i 1200 euro per il loro Avvocato e legale?
    La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.
    Marco

    1. Caro Marco,
      il legale ha svolto attività e va retribuito; molto dipende però dalla convenzione tra legale e sindacate e da quella tra voi e sindacato.
      E’ difficile fornirLe un parere senza vedere l’accordo col sindacato.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  16. Buon giorno Avvocato,
    a novembre 2016 è morto il mio titolare (professionista, quindi persona fisica non soggetta a fallimento) per un incidente stradale.
    Io e le mie colleghe ci siamo rivolte ad un avvocato che ha eseguito tutte le procedure da fare : decreto ingiuntivo verso gli eredi (i 2 figli hanno rinunciato all’eredita’ e la moglie l’ha accettata con beneficio di inventario) , pignoramento presso le Banche (ma aveva tutti conti in negativo) e mobiliare , poi atto di precetto. Ha 2 ipoteche che scadranno nel 2021 e 2022 del suo ufficio, ma con tutti i creditori non so se a noi ci rimarra’ qualcosa.
    Abbiamo fatto domanda all’INPS per attingere al FONDO DI GARANZIA TFR, ma ci è stato rigettato, abbiamo fatto ricorso amministrativo e ci è stato respinto anche quello.
    Non saprei se fermarci o continuare se ci fosse una speranza di poter accedere al Fondo Di Garanzia TFR, o comunque se ci sono sentenze con lo mio stesso problema che non siano satte rigettate.
    Lei cosa mi consiglia, sto perdendo la speranza.
    Grazie.

    1. Cara Valeria,
      la situazione che mi prospetta è molto specifica e solo un avvocato che ha seguito l’intero iter la può consigliare in maniera adeguata.
      Soprattutto alla luce del contenuto del rigetto dell’INPS.
      Purtroppo l’INPS è molto rigida riguardo i requisiti per accedere al Fondo.
      Mi è veramente difficile fornire un parere senza studiare il procedimento amministrativo attivato.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  17. Buonasera avvocato scusi vorrei sapere se è vero che le ultime mensilità vanno richieste all’inps entro un anno dalla sentenza del tribunale di fallimento? Se si io posso chiamare in giudizio il mio avvocato perché mi ha consegnato i documenti oltre un anno dal fallimento?grazie mille anticipatamente

    1. Cara Patrizia,
      il termine di un anno è riferito al periodo di tempo che deve intercorrere tra le mensilità richieste e la domanda per la dichiarazione di fallimento del datore o di deposito in Tribunale di un ricorso per la tutela del credito.
      Proceda comunque a fare richiesta all’INPS.
      Cordialmente

      Giacomo Dei

  18. purtroppo nn ce’ nulla da commentare, tutti sono bravi avvocati, svolgono bene il loro lavoro, vincono x noi cittadini cause e difendono i nostri diritti, ma si scontrano tutti i giorni con la lunghissima burocrazia dello stato o degli uffici, permettendo ai datori di lavoro,di qualsiasi settore di trovare le scappatoie x nn pagare, frodando anche lo stesso stato.

  19. Buon giorno avvocato , da 22 anni lavoro in un azienda che negli ultimi anni ha avuto un crollo del fatturato per questo mi sono dimesso con regolare preavviso e modalità telematicha perché ho trovato un impiego più stabile . Il mio titolare ancora mi deve retribuire15 gg ,la tredicesima maturata ed il resto di ferie non godute.Prima ancora del mio sollecito mi ha anticipato che non ha soldi per onorare tutto quello che mi spetta, mi ha detto che sarà costretto a depositare i registri . Cosa devo fare? Mi devo rivolgere subito ad un avvocato , o aspetto che depositi i registri? In questo caso la mensilità in corso e la tredicesima maturata la perderei!!! Ho letto che l’INPS si fa carico delle ultime 3 mensilità ma nel mio caso è l’ultima che non mi è stata pagata.Come affronto tutto ciò!!
    Grazie

    1. Caro Massimiliano,
      l’ultima mensilità, comprensiva anche del rateo di tredicesima, è coperta dall’INPS.
      Per accedervi, tuttavia, occorrono una serie di iniziative che dipendono dal fallimento o meno dell’impresa.
      Il consiglio è di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro, poiché la richiesta dei crediti diversi dal TFR han un breve termine di decadenza (un anno).
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  20. Gentile avvocato per ora ho presentato richiesta di intervento all’ispettorato del lavoro. Mi chiedevo se questo basti all’inps per poi riconoscermi tfr e ultime tre mensilità dal momento che l’ispettorato nn farà atti di pignoramento. Garzie

    1. Caro Antonio,
      con l’eventuale diffida accertativa dell’Ispettorato potrà promuovere pignoramenti ed anche richiedere il fallimento dell’impresa.
      Mentre per quanto riguardai il TFR non dovrebbe avere problemi, visto che la copertura del fondo di garanzia è soggetta solo ad un termine prescrizionale di 5 anni dalla cessazione del rapporto, discorso diverso riguarda le ultime tre mensilità.
      Queste, infatti, sono soggette ad un termine di decadenza di 12 mesi dalla maturazione della prima mensilità delle tre; entro predetto termine deve essere presentata domanda per la dichiarazione di fallimento del datore oppure depositato presso il Giudice del Lavoro un ricorso per la tutela del credito.
      Le consiglio pertanto di rivolgersi quanto prima ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

      1. gentile avvocato la più vecchia delle tre mensilità è quella di dicembre 2018. Per ottenerla sono ancora in tempo dovrei procedere entro questo mese o ho tempo anche a gennaio? Per ottenere queste mesilità lo posso fare SOLO ricorrendo tramite avvocato? grazie

        1. ancora una cosa avanzerei pure tredicesima e quattordicesima quelle quanto si considerno maturate? grazie

          1. I ratei di 13ma e 14ma maturano mese per mese ma sono liquidati in un’unica soluzione.
            Può far riferimento al cedolino paga con cui ti vengono liquidati.
            Cordialmente

            Avv. Lorenzo Cirri

        2. Caro Antonio,
          puoi farlo solo tramite avvocato, che depositi per te un ricorso per decreto ingiuntivo allegando le buste paga.
          Temo sia già tardi adesso, poiché la legge recita che le ultime tre mensilità devono rientrare nei 12 mesi che precedono la data del deposito del ricorso in Tribunale.
          Cordialmente

          Avv. Lorenzo Cirri

          1. grazie ancora.

            per vedere se ho capito: per vedermi riconosciuto dicembre 2018 il deposito in tribunale doveva avvenire non oltre il 1° dicembre 2019? grazie

    1. Caro Piero,
      il limite dell’intervento del Fondo per le ultime tre retribuzioni è pari a tre volte la misura massima del trattamento straordinario di integrazione salariale mensile al netto delle trattenute assistenziali e previdenziali.
      Per il 2019 la misura massima mensile della prestazione, erogabile al netto della riduzione del 5,84%, è pari a 935,21 euro per retribuzioni uguali o inferiori a 2.148,74 euro e a 1.124,04 euro per retribuzioni superiori a 2.148,74 euro.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  21. Buongiorno avvocato, mio marito si è licenziato nel 2017 dopo un infortunio sul lavoro e per giusta causa poiché nell’anno precedente non aveva recepito nessuna retribuzione. Il datore di lavoro ha fatto sì che l’accordo fra le due parti avvenisse firmato dopo7 mesi dal licenziamento nonostante ciò ha rimandato qualsiasi rata di pagamento di altri mesi. Nel febbraio 2018 ci siamo rivolti ad un buon avvocato che non e riuscito né ha fargli pignorare nessun tipo di immobile. Nonostante tutto abbiamo richiesto le ultime 3 mensilità e il Tfr dall’Inps mi sono stati negati le 3 mensilità avendo solo un Tfr di 1,680ero approssimative e inoltre devo pagare anche 500euro di avvocato è corretto tutto questo?

    1. Cara Pietra,
      purtroppo le ultime tre mensilità che possono essere richieste all’INPS hanno un termine di decadenza molto breve; si tratta di 12 mesi dalla maturazione di ogni singola retribuzione.
      Se entro questi 12 mesi non è stato depositato un ricorso in Tribunale o l’azienda non fallisce, l’INPS non corrisponderà la relativa retribuzione.
      Quanto ai compensi del collega, non posso esprimermi, poiché dipende dagli accordi che avevate preso con lui o, in difetto, del dm 55/2014 che regola i nostri compensi.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  22. Buongiorno mi devo rivolgere ad un avvocato per messa in liquidazione della ditta dove ho lavorato per 15 anni,la quale mi deve il tfr e più di 2 mensilità ,vorrei sapere più o meno data la sua esperienza su tali procedure quanto mi può costare un avvocato, poi come procedere per fare pagare le spese al datore di lavoro e quale tipo di accordo conviene fare con l’avvocato per quanto riguarda la percentuale da dargli o stabilire una somma prima per tutto il periodo fino alla conclusione della vicenda grazie

    1. Caro Pietro,
      purtroppo se non sarà l’azienda a pagare ma il Fondo di Garanzia INPS, le spese legali rimarranno a Suo Carico.
      Ogni collega ha le Sue modalità per stabilire i preventivi.
      Tenga conto che il D.M. 55/2014 contiene i parametri per i nostri compensi sulla base del valore dell’affare.
      Ad ogni modo, se riesce ad accordarsi per un 10% di quanto richiesto all’INPS, potrebbe essere un buon compromesso.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  23. Salve avvocato,ho lavorato in una azienda dove non sono stata pagata le ultimi 3 mesi. In più le tredicessima e TFR. Ho vinto la causa ma l’avvocato in 5 anni non e riuscito a recuperare niente fin’ora.
    L’avvocato mi ha comunicato che ha fatto la domanda all’INPS per recuperare almeno tredicessima e TFR e passato già 5 mesi e non ho ricevuto niente.
    Cosa mi consiglia lei di fare?
    Andare all’INPS per chiedere info?
    O cosa mi consiglia lei di fare ?Grazie mille

    1. Cara Nadejda,
      non posso aiutarla se già è assistita da un collega.
      Le posso solo consigliare di non esitare a chiedere informazioni dettagliate al collega che l’assiste e documentazione giustificativa comprovante la domanda all’INPS.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  24. Buon giorno Avvocato, io con altri dipendenti dopo la chiusura del ristorante dove lavoravamo, siccome non ci sono stati retribuiti dei mesi di lavoro ed il titolare a settembre 2017 aveva chiuso mettendoci in strada, siamo andati subito all ispettorato di lavoro a Livorno e abbiamo aperto causa nei suoi confronti.L ispettorato ha fatto quello che doveva ci ha rilasciato la documentazione e da li siamo andati alla Cgil di Livorno per dare il tutto in mano all Avvocato Cgil, alla fine non si sa di chi è la colpa alla fine l Inps ci ha riconosciuto solamente il Tfr perché per le 3 mensilità sono scaduti i termini. Volevo chiederle ma se noi abbiamo fatto il tutto come ci è stato detto di fare perché l ispettorato del lavoro, oppure l Avvocato hanno fatto scadere i termini cosa potevamo fare noi più di fidarci Dell ispettorato e Dell avvocato Cgil. Possiamo ancora fare qualcosa secondo lei? La ringrazio se potrà rispondermi e trovare una soluzione grazie cordiali saluti.

    1. Caro Massimo,
      purtroppo le ultime tre mensilità di retribuzione vanno richieste entro un termine di decadenza di 12 mesi.
      E’ una norma che crea più di un problema, soprattutto perché per interrompere questo termine occorre depositare un ricorso giudiziale oppure che intervenga una procedura fallimentare.
      Presumo che il collega della CGIL sia stato interpellato già a termini scaduti, considerando le lungaggini dell’Ispettorato.
      Purtroppo le mensilità da parte dell’INPS sono perdute.
      Quello che potete valutare – con molta prudenza – è un’azione di responsabilità nei confronti dei soggetti che non vi hanno debitamente informati o che non hanno posto in essere le corrette iniziative nei termini di legge.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  25. Salve siamo 5 dipendenti in un bar in caserma finanza a napoli la nostra titolare ha perso appaldo dopo 13 anni che noi ci lavoriamo. E adesso non ci vuole dare tfr dice che non ha i soldi ci ha convocato da un suo avvocato costringendoci ha collaborare con loro in una pratica d’accordo con il suo avvocato sintente. X arrivare ha farci pagare dal fondo INPS certo! Tempi lunghi si lo sappiamo 2 ho 3 anni ma! La domanda che le chiediamo! Se aspettiamo! Vediamo la luce? Ho è tutta una truffa? Cosa. Ci consiglia di fare? Grazie in attesa

    1. Caro Alfonso,
      consiglio vivamente di non recarsi all’appuntamento col datore e il suo avvocato e di non sottoscrivere alcunché.
      Rivolgetevi ad un legale di fiducia.
      Il TFR è garantito dall’INPS, ma occorrono azioni nei confronti della società in prima battuta.
      Se tutto è fatto velocemente qua in Toscana si riesce anche nell’arco di 18 mesi ad avere il pagamento dall’INPS.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  26. Mi pedoni l ignoranza se può esprimersi. Tenento il suo avvocato cosa ci grava ha noi dicendoci x telefono gli stessi tempi che ha detto lei. Grazie

    1. Caro Alfonso,
      il datore potrebbe farvi sottoscrivere una rinuncia al diritto in presenza del suo avvocato e magari di un sindacalista. Che andrebbe impugnata entro 6 mesi altrimenti diverrebbe definitiva.
      Per accedere all’INSP occorre munirsi di un titolo esecutivo (una sentenza o un decreto ingiuntivo) contro il datore di lavoro, ed esperire dei pignoramenti.
      Il datore di lavoro non farà mai contro se stesso una cosa del genere.
      Chiedete assolutamente la consulenza e l’assistenza di un avvocato di parte.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  27. Si buongiorno volevo un informazione nel mese di marzo ho cessato il mio fine rapporto Co. La mia azienda perché è scaduto l’appalto dopo tre mesi e tempo scaduto nn ci hanno pagato il tfr . Abbiamo avuto un comunicato che dice che loro di i. B. M nn spetta pagare ma il tfr c’è la INPS sono passati 5 mesi e nessuno di e fatto sentire come posso fare per sapere come farci pagare il tfr sal imps grazie. Per il suo aiuto

    1. Cara Anna Maria,
      L’INPS interviene solo in caso di fallimento o insolvenza dell’azienda.
      Occorre che si tuteli tramite l’assistenza indispensabile di un avvocato giuslavorista.
      La procedura da attivare è lunga e richiede vari adempimenti che solo un legale può portare avanti.
      Cordialmente
      Avv. Lorenzo Cirri

  28. Buona sera volevo sapere dopo 7 anni di cause , di cambi societari , i miei sono falliti , e adesso l’INPS mi da il TFR Il
    Mio avvocato che nel frattempo con questi signori abbiamo provato a fare accordi dando loro la loro parcella all’avvocato , ADESSO IL MIO AVVICATO SU UN VALORE DI 14000€ mi chiede 6000€ , ma l’INPS non ha accettato 14000, ma bensì 11000€ IO ADESSO QUALE LA PARVRLLA CHE DOVREI DARE? In realtà qua ti si fa i. Percentuale ?

    1. Cara Rosa,
      come avvocati non possiamo fare preventivi in percentuale rispetto a quanto ottenuto.
      Purtroppo non posso esprimermi circa i compensi di un collega, non potendo conoscere eventuali preventivi a lei già sottoposti o altri accordi.
      Ad ogni modo c’è un decreto ministeriale che detta dei parametri per i nostri compensi, il d.m. 55/2014, che può consultare.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  29. Salve o lavorato per 6 anni in una Coop che ha pagato solo il 50% del TFR e dopo gli o fatto causa per mancato pagamento dopo di che la Coop a dichiarato fallimento e il mandato per il pagamento è passato all’INPS ,fatta la richiesta dal mio avvocato di un importo di circa 2700€al fondo di garanzia è stato accolto, l’INPS però mi ha versato neanche la metà dicendomi svariate cose tipo : i soldi li ha percepito tutti,il restanti dei soldi sono nel tesoretto dell’Inps,deve fare un’autocertificazione di non aver percepito nulla.
    Andato all’INPS svariate volte circa 3 volte l’anno per parlare con operatori differenti e con risposte differenti ,poi un incendio in sede, poi il covid mi ritrovo dopo 5 anni ancora a becco asciutto ,l’ultima questa mattina o preso un’appuntamento in sede per definire questa vicenda o preso un giorno di ferie sono andato in sede per parlare al telefono con l’operatrice dell’Inps ma dico io un appuntamento per parlare al telefono ?Per poi dirmi prima che i soldi li avevo percepiti poi che ormai la pratica e decaduta perché sono passati troppi anni ma una persona che deve fare per prendere ciò che gli spetta e si è sudato? Datemi un consiglio grazie

    1. Caro Danilo,
      capisco il disappunto.
      Purtroppo l’accesso al Fondo Garanzia INPS prevede molti limiti e vincoli.
      Temo che se decorso molto tempo senza che sia stata fornita la documentazione integrativa il diritto possa essere prescritto.
      Le consiglio di valutare unitamente ad un ente di patronato o un legale giuslavorista le varie pratiche fatte con l’INPS e capire se è ancora in termine per produrle telematicamente, senza presentarsi allo sportello.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  30. Buon pomeriggio Avvocato. Il 1° marzo 2019 ho dato le dimissioni ma a tutt’oggi ho ricevuto solo 2 acconti per il mio TFR. Mi sono rivolta ad un avvocato del lavoro perchè la cifra è molto alta. Dopo l’ingiunzione di pagamento, l’avvocato ha richiesto il pignoramento dei conti correnti. I conti sono bloccati da marzo 2020. Il mio ex datore mi scrive che non può darmi altri acconti perché non lavora abbastanza..a questo punto ..il mio avvocato mi consiglia il deposito dell’istanza di fallimento per accedere poi al fondo do garanzia dell’inps. Possibile che il pignoramento dei conti possa essere stato infruttuoso? La ringrazio per un suo chiarimento.
    Cordiali saluti.
    Ania

    1. Cara Ania,
      innanzitutto condivido l’operato del collega che la sta seguendo ed invito a consultarsi con lui, visto l’incarico che ha conferito.
      Capita sovente che il pignoramento dei conti correnti sia infruttuoso, proprio perché se un’azienda non riesce a corrispondere determinati emolumenti retributivi significa che ha una crisi di liquidità, quindi difficilmente avrà grosse cifre sul conto corrente.
      Consiglio anche io il deposito dell’istanza di fallimento.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  31. Buongiorno, a seguito del fallimento della mia azienda ho richiesto e ottenuto il fondo garanzia INPS, per le ultime tre mensilità che non mi erano state retribuite, e il TFR, il tutto grazie a un avvocato del lavoro regolarmente retribuito.
    La mia prima domanda è se in qualche modo posso recuperare queste spese legali rivolgendomi al curatore fallimentare.
    La seconda domanda invece è se, poichè il curatore fallimentare ha emesso regolare CU e io ho pagato le tasse come se avessi percepito interamente lo stipendio (1363€/mese) ma ho recuperato meno dall’INPS (935€/mese), nella prossima dichiarazione dei redditi potrò scontare le tasse in più?

    1. Cara Giulia,
      purtroppo le spese legali rimarranno a tuo carico e non sono insinuabili nella procedura.
      Diverso il discorso relativo alle trattenute a tuo carico (solo fiscali).
      Innanzitutto l’importo che non hai riscosso dall’INPS rimarrà ancora insinuato nel fallimento e, almeno teoricamente, potrà essere pagato.
      Con riferimento alla possibilità di scontare le imposte trattenute già nella prossima dichiarazione reddituale ti consiglio di rivolgerti al tuo commercialista di fiducia o all’ente che deleghi a tal fine, non essendo propriamente il mio settore di competenza.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  32. Buongiorno a seguito del cambio nominativo e ragione sociale dell’azienda in cui lavoro,il datore ha intrapreso una strada legale per il riconoscimento del tfr che ci spetta direttamente con l’Inps.
    Ultimamente vuole farci firmare un documento in cui noi dipendenti dichiariamo che la vecchia azienda non ha più beni mobili e immobili…
    Avrei qualche dubbio nel firmarla.
    Secondo lei può essere nella procedura? Cosa rischierei?
    Grazie anticipatamente.
    Saluti

    1. Caro Gianni,
      la procedura che sta seguendo il datore di lavoro desta sospetti.
      La richiesta all’INPS la devono fare i singoli lavoratori, in caso di insolvenza del datore di lavoro e dopo l’esperimento di una serie di procedure.
      Consiglio di non sottoscrivere alcunché se non dinanzi all’Ispettorato del Lavoro o dopo aver consultato un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  33. Buonasera. A quanto ammontano le cifre pagate dall’inps nel momento in cui pagano gli ultimi3 mesi lavorati? (in caso di fallimento di una ditta

    1. Caro Daniele,
      le ultime tre mensilità vengono rimborsate dall’INPS fino al limite massimo della cassa integrazione.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  34. Avvocato salve mi perdoni se mi permetto di disturbarla, sono un ragazzo siciliano posso permettermi di chiedergli una cosa?

  35. Buonasera Avvocato gli volevo domandare una mia situazione come pensa lei come andrà a finire. Allora sono cuoco e ho lavorato in una masseria Susafa, dov’è Inps non lo riconosce come agriturismo e rivuole identità di disoccupazione agricola del 2012 al 2016 pari a 28.000€ da me hanno perso il primo appello e il ricorso e adesso devono fare ricorso in appello.io lavoro in un altro agriturismo.e per due anni di sono tenuti 1/5 della cifra della disoccupazione agricola e il 2019 si sono tenuti tutto l’importo. Secondo lei se perde il mio ex datore noi cosa dobbiamo pagare .se pagare lui mettendo tutto a posto.noi siamo 60 operai abbiamo fatto messa in mora contro lui.

    1. Caro Salvatore,
      purtroppo sono molto scarsi gli elementi per fornire un parere adeguato; inoltre immagino abbia già incaricato un legale, che meglio di chiunque altro potrà chiarirle quanto a me richiesto.
      Ritengo ad ogni modo che, in caso di soccombenza, abbiate titolo per richiedere gli importi all’ex datore di lavoro.
      Il problema sarà verificare la sua solvibilità.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

      1. Mi scuso in anticipo e la ringrazio.spero di spiegare meglio, e un agriturismo dove ci sono camerieri ,cuochi ,donne delle pulizie,giardinieri,e operai agricoli .e venuto ispettore del lavoro a casa di tutti gli operai a fare domande sul ruolo che svolgono, in conclusione sono arrivati delle raccomandate dove chiedevano dei soldi indietro come gli cennato la mia cifra . perché non lo conosce come agriturismo, non so il perché ma a quanto pare dai nostri contratti di lavoro che c’è fatto il datore di lavoro che lui ha pagato dei contributi agricole . Dove l’INPS gli chiede di pagare delle differenze di soldi e che lo vedono come hotel ma questo non lo so il perché ma l’agriturismo e antico a dei campi di grano alberi frutta ecc.ecc. ma hanno perso il primo appello e il 21 dicembre hanno perso il ricorso ma adesso faranno ricorso in appello.ma se perdono pure questo processo noi che conseguenze avremmo ? il nostro avvocato dice di aspettare il terzo processo se perde dobbiamo fare processo al datore di lavoro.ma se lui paga l’importo a l’INPS che avanza noi chi fine facciamo dobbiamo pagare l’intero importo.da me sono trattenuto 7000€ tenendosi dalla mia disoccupazione agricola grazie in anticipo

        1. Caro Salvatore,
          se il datore perderà anche l’ultimo grado di giudizio il datore di lavoro sarà tenuto a pagare le differenze all’INPS e voi potrete rivalerci nei confronti del datore per tutte le trattenute subite.
          Rinnovo il mio consiglio di richiedere maggiori delucidazioni al collega che la difende.
          Un cordiale saluto

          Avv. Lorenzo Cirri

  36. Buongiorno avvocato.Volevo farle una domanda,io come altri miei colleghi abbiamo lavorato per l azienda alma spa che come sicuramente lei saprà i maggiori azionisti sono stati arrestati,io sono in attesa per il mancato pagamento del tfr dal 24 aprile 2018,premetto che l azieda e viva perché ha trovato nuovi azionisti è stanno continuando il loro lavoro come azienda.Premetto che la situazione e seguita da un nostro avvocato.La domanda e cosa sarebbe il concordato preventivo .Il nostro avvocato ha fornito tutti i documenti al giudice che sta seguendo questa causa per il recupero dei creditori .E il 28 01 2021 vi e l ultima adunata in tribunale per il recupero dei creditori.Ecco vorrei sapere siamo alla fine o ancora ci vuole tempo.Grazie mille e buon lavoro.

    1. Caro Domenico,
      se ha già un collega che l’assiste nessuno meglio di lui può riferirle lo stato della procedura e quanto ancora dovrete attendere.
      Temo che dopo l’udienza ci sarà ancora da attendere.
      Purtroppo non ho elementi per darle un parere più approfondito.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  37. Salve vorrei un informazione ho vinto la causa verso la mia vecchia ditta con fallimento ammissione al passivo ed estensione l inps è tenuto a parmi il tfr?la ringrazio

    1. Cara Valentina,
      la sentenza che le riconosce il diritto al TFR e lo quantifica, unitamente all’ammissione al passivo, è titolo sufficiente per accedere al Fondo Garanzia INPS, sempre non sia decorso il termine prescrizionale di 5 anni.
      Le consiglio di verificare col collega che l’ha assistita nella causa la sussistenza di tutti i presupposti giuridici e documentali per accedere al Fondo.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  38. Salve avvocato,
    Chiedo una informazione. La mia vecchia azienda ha dichiarato fallimento, stiamo facendo la procedura di ammissione al credito e richiesta all’Inps con un avvocato del sindacato aziendale al quale sono iscritta, ci chiedono una percentuale che varia dal 5 al 10% in base al credito da recuperare (tfr e tredicesima ) su 5000 ai 10000 €, è una percentuale corretta?

    1. Cara Sara,
      non mi permetto di giudicare il compenso richiesto da un collega.
      Ad ogni modo posso dirle che non mi pare esagerato.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  39. Buonasera volevo chiedere un informazione ….sono stata licenziata nel 2006 ho vinto tutte le cause e i vari precetto sono sempre stati regolarmente notificati ma non mi e stato mai pagato il Tfr perche il datore di lavoro non aveva soldi .. qualche giorno fa il datore di lavoro e morto ma io posso fare richiesta al fondo dello stato x il mio tfr …grazie

    1. Cara Rosa,
      ritengo che, esperite tutte le azioni possibili nei confronti del datore di lavoro ed eventualmente nei confronti degli eredi, ci siano i presupposti per accedere al Fondo di Garanzia INPS.
      Occorre però che valuti, con l’aiuto del Suo legale, l’eventuale interruzione della prescrizione (di 5 anni) nei confronti dell’INPS.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  40. Buongiorno,
    a seguito fallimento dell’azienda in cui lavoravo, l’inps ha pagato con fondo di garanzia la parte tfr e la parte residua sarà pagata dal curatore.
    L’avvocato che ci ha seguito ha percepito il suo compenso sulla somma inps, è lecito che la richieda anche sulla somma che liquiderà il curatore?

    1. Caro Massimo,
      la determinazione del compenso dell’avvocato è rimessa al preventivo e ad eventuali accordi col cliente; altrimenti occorre rifarsi al decreto ministeriale 55/2014 che considera il valore della controversia: per tale valore si intende tutta il credito, quindi anche quello ammesso nel fallimento e non pagato dall’INPS.
      E’ prassi tuttavia limitare i compensi a quanto richiesto al Fondo di Garanzia.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

    1. Caro Giuseppe,
      è difficile darle un parere sul perché è passato così tanto tempo.
      Dipende infatti dalle iniziative che sono state intraprese e se l’impresa è fallita o meno.
      Ricordi solo che il TFR si prescrive in 5 anni ed occorre pertanto interrompere la prescrizione prima del decorso di questo periodo di tempo.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  41. Buongiorno il mio datore di lavoro non mi ha pagato gli ultimi 4 mesi di quest’anno cioè:gennaio febbraio marzo aprile.poi ha chiesto il fallimento io a questo punto mi sono licenziato mi aspetta ancora la naspi o posso chiedere anche la domanda di garanzia.grazie se mi risponde e se mi potrebbe dire come potrei prendere i miei stipendi.cordiali saluti

    1. Caro Massimo,
      se ha rassegnato le dimissioni per giusta causa, stante il mancato pagamento di 4 mensilità di stipendio, potrà beneficiare della NASpI.
      A prescindere dalla NASpI potrà fare anche accesso al Fondo di Garanzia INPS sia in caso di Fallimento del datore di lavoro sia nel caso in cui questo non fallisca.
      Tuttavia dovrà esperire alcune procedure per le quali le consiglio di rivolgersi ad un avvocato giuslavorista o, in alternativa, ad un ente di patronato.
      Lo faccia quanto prima poiché le ultime tre retribuzioni, che potranno essere corrisposte (in parte) dal Fondo di Garanzia, sono soggette ad una decadenza di 12 mesi.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

  42. Dopo aver vinto la causa perché l’azienda in cui lavoravo è fallita quanto tempo passa per il risarcimento?

    1. Caro Marcello,
      innanzitutto è essenziale insinuarsi nel passivo del fallimento.
      Dal momento in cui lo stato passivo sarà dichiarato esecutivo, e decorsi i termini di opposizione al medesimo, sarà possibile richiedere alla cancelleria fallimentare o al curatore le copie conformi dello stato passivo esecutivo e del certificato di non opposizione.
      Con questi documenti sarà possibile fare accesso al Fondo di Garanzia INPS: dal momento in cui viene fatta domanda all’INPS – mediante avvocato abilitato o patronato – c’è un termine di 60 giorni entro cui l’Istituto, salvo integrazioni documentali, deve provvedere.
      In genere si va dai 60 ai 90 giorni.
      Cordialmente

      Avv. Lorenzo Cirri

    1. Cara Paola,
      mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
      In caso di fallimento dovrà insinuarsi al passivo fallimentare (spero lo abbia fatto, altrimenti può fare una insinuazione tardiva) e poi accedere al Fondo di Garanzia INPS.
      La invito a rivolgersi quanto prima ad un avvocato giuslavorista.
      Cordialmente

      Avv. Giacomo Dei

  43. Buongiorno. Il mio ex datore di lavoro (avvocato) non mi ha pagato il TFR, motivo per cui ho ottenuto dal Tribunale decreto inguntivo esecutivo. Ora il datore di lavoro mi comunica di avere presentato all OCC istanza di esdebitazione. Qualora questa venisse accolta e omologato dal Giudice la richiesta, chi pagherà il mio TFR?
    Potrò comunque adire il fondo di garanzia INPS?
    grazie

    1. Cara Lucia,
      mi scuso per il ritardo nella risposta ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
      Il suo rappresenta un credito di natura privilegiata che quindi dovrà essere pagato per primo.
      Ad ogni modo occorre valutare che tipologia di procedura è stata posta in essere dal debitore, poiché l’INPS assicura comunque l’accesso al Fondo di Garanzia anche in presenza di procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento se sussiste l’insufficienza delle garanzie patrimoniali offerte dal debitore a garanzia del credito di lavoro.
      Cordialmente

      Avv. Giacomo Dei

  44. Buongiorno Avvocato. Lavoro da molti anni in uno studio di consulenze tributarie, inquadrato come società in accomandita semplice dove il titolare figura come socio accomandatario. Di fatto è nullatenente, non ha immobili di proprietà, tantomeno liquidità bancarie. La preoccupazione è che dopo 20 anni di lavoro e quasi 30.000 euro di tfr maturato non riesca a riscuotere questi soldi. Il titolare è quasi 80enne e anche la salute comincia a non essere più quella di un tempo. Vorrei sapere se in caso di chiusura dall’attività, o ancor peggio del decesso del titolare, c’è la possibilità di accedere al fondo di garanzia inps. I figli del titolare ovviamente non accetterebbero mai un’eredità composta solo da debiti… Grazie se saprà darmi un aiuto

    1. Caro Alessandro,
      mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
      In caso di insolvenza e nullatenenza del socio accomandatario potrà sicuramente accedere al Fondo di Garanzia INPS.
      Cordialmente

      Avv. Giacomo Dei

  45. Buongiorno ho presentato la richiesta del tfr all’inps tramite il mio avvocato il 3 agosto 2022, l’azienda è fallita nel 2019. Ho chiamato l’INPS e non ci sono pagamenti a mio favore. Ho letto su internet che entro 60 giorni inps deve pagare. Come mai il pagamento non ancora arriva?

    1. Caro Giuseppe,
      mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma abbiamo avuto un disservizio relativo alla notifica dei commenti.
      Spero il pagamento le sia ormai pervenuto.
      L’INPS ha 120 giorni per liquidare la domanda.
      Se del caso chieda al collega di sollecitare a mezzo per l’Istituto.
      Cordialmente

      Avv. Giacomo Dei

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Pubblicato
Novembre 18, 2017