Le differenze retributive:
sei pagato quanto meriti?

Una guida per comprendere il tuo stipendio

Navigare nel mondo della retribuzione

Fra diritti, equità e realtà lavorativa

Il corretto inquadramento contrattuale e le relative differenze retributive dovute al lavoratore rappresentano uno degli argomenti più dibattuti nel panorama lavorativo italiano.

Ogni lavoratore, almeno una volta nella vita, si è chiesto se viene retribuito in maniera equa e se il suo stipendio rispecchia effettivamente il valore del suo lavoro.

Questa pagina è stata creata per aiutarti a navigare nel complesso universo delle retribuzioni, fornendoti gli strumenti per valutare la tua posizione.

Cos’è la giusta retribuzione?

Essenzialmente, una giusta retribuzione significa essere compensati in modo conforme al lavoro svolto, tenendo conto delle mansioni effettivamente svolte, delle responsabilità e del contesto aziendale.

Una retribuzione rispettosa degli inquadramenti imposti dalla contrattazione collettiva e in ogni caso sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa (art. 36 Costituzione).

La retribuzione non dovrebbe essere influenzata da fattori discriminatori come genere, età, origine etnica o altre caratteristiche personali.

Oltre alle competenze e all’esperienza, ci sono vari fattori che possono influenzare la retribuzione, come la dimensione e il settore dell’azienda, la posizione geografica, la domanda e l’offerta di specifiche competenze nel mercato del lavoro e i benefit aziendali. Ma spesso si tratta di fattori che possono influenzarla solo in aumento.

Per il dipendente: come sapere se sono pagato correttamente?

Le classificazioni dei lavoratori previste dal contratto collettivo applicato in azienda rappresentano il punto di partenza.

Ogni contratto collettivo classifica il personale in base a qualifiche e mansioni, fornendo descrizioni generali per ciascun livello seguite da esempi più specifici.

A volte infatti l’inquadramento assegnato in sede di assunzione non rispecchia le mansioni effettivamente svolte.

Il contratto collettivo tuttavia non sempre è sufficiente a garantire una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto.

Per l'imprenditore: conseguenze di errati inquadramenti contrattuali

Inquadramenti formali dei lavoratori non rispettosi del valore delle mansioni in concreto svolte possono comportare rivendicazioni per differenze retributive.

I lavoratori, infatti, potrebbero aver diritto a richiedere il riconoscimento di un livello superiore di inquadramento, con diritto al pagamento delle differenze retributive maturate per tutto il periodo di scorretto inquadramento contrattuale.

Assicurarsi che tutti i dipendenti siano pagati equamente è essenziale per mantenere un ambiente di lavoro positivo e produttivo. E per evitare richieste risarcitorie anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro.

Come intervenire per tutelarsi?

Se ritieni di non essere retribuito correttamente, è essenziale affrontare la questione in modo costruttivo.

Potresti considerare di discuterne con il tuo responsabile o con il dipartimento delle risorse umane, presentando dati concreti e costruendo un caso solido.

In ogni fase, è fondamentale essere supportati da un esperto in diritto del lavoro, che possa eventualmente richiedere in sede giudiziale il riconoscimento del corretto inquadramento contrattuale e delle differenze retributive maturate.

Ricorda inoltre che puoi richiedere le differenze retributive anche successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, entro il termine di prescrizione di cinque anni.

La mia missione è garantire che ogni lavoratore sia informato e tutelato nelle questioni retributive.

Posso aiutarti a navigare nel mondo delle retribuzioni, assicurando che tu sia pagato quanto meriti.

Ricapitolando i punti chiave

Giusta retribuzione

Essere compensati in modo conforme rispetto alle mansioni effettivamente svolte e in ogni caso in maniera sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Fattori

Per stabilire se il trattamento retributivo che ricevi come dipendente sia equo, è necessario, ma non sufficiente, partire dalla classificazione operata dal contratto collettivo applicato in azienda, e in alcuni casi confrontare contratti collettivi di settori affini.

Confronto

Se le mansioni svolte sono riconducibili ad un superiore livello di inquadramento, potresti aver diritto al pagamento di differenze retributive per tutto il periodo di scorretto inquadramento contrattuale.

Considero i tuoi diritti strumenti concreti per garantirti una tutela lavorativa solida ed efficace, mettendo sempre al primo posto le tue esigenze. Per questo il mio approccio comprende:

Visione

Una comprensione dettagliata e oggettiva di tutto il contesto, in modo che nessun dettaglio venga trascurato.

Esperienza

Pratica e formazione continua nel campo del diritto del lavoro, che si traducono in una consulenza basata su fatti concreti e casistiche reali.

Assistenza

Ogni caso è unico, e la strategia legale viene modellata in base alle specifiche esigenze del cliente.

Negoziazione

Capace di negoziare con le controparti per trovare soluzioni vantaggiose, riducendo al minimo il rischio di contenziosi prolungati.

Aggiornamento

Una costante formazione e aggiornamento sulle ultime normative e sentenze, garantendo una consulenza sempre al passo con i tempi.

Riservatezza

Tutte le informazioni condivise sono trattate con la massima riservatezza, assicurando un servizio basato su onestà e trasparenza.

Pensi di non essere retributo in modo equo?

Richiedi un'analisi preliminare senza impegno direttamente con me.

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Le fasi

Come funziona

Il riconoscimento e la gestione delle differenze retributive richiedono un’azione tempestiva e precisa per garantire i diritti del lavoratore e assicurare l’equità all’interno dell’azienda, nonché per evitare di incorrere nella prescrizione dei propri diritti. La procedura prevede diversi passaggi:

1

Valutazione

è essenziale analizzare la documentazione contrattuale sia individuale che collettiva, e confrontarla con le mansioni in concreto svolte

2

Conteggi

elaborazione di conteggi di parte, se del caso tramite consulenti di fiducia, per calcolare le effettive differenze retributive dovute

3

Dialogo

prima di considerare azioni legali, si cerca di affrontare la questione attraverso un dialogo costruttivo con il datore di lavoro o il dipartimento delle risorse umane

4

Azione

se il dialogo e la negoziazione non portano a una risoluzione, è solo con l’intervento di un legale che diventa possibile tutelare i propri diritti retributivi

La mia missione è garantire che ogni lavoratore sia retribuito in modo equo e conforme ai suoi meriti e competenze.

Affiancandoti in ogni passaggio, ti assicuro una tutela completa, permettendoti di affrontare ogni sfida retributiva con serenità e sicurezza.

Caso studio

Il caso di B.B.

CASO STUDIO

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Se si sospetta di svolgere mansioni di livello superiore rispetto all’inquadramento a te assegnato in sede di assunzione (o anche successivamente in virtù di passaggi di livello) è opportuno verificare il sistema di classificazione del contratto collettivo applicato in azienda, secondo i vari livelli di inquadramento che prevede.
Se ritieni fondato il tuo sospetto, occorre poi documentare ogni circostanza che dimostri le mansioni da te effettivamente svolte (la prova regina rimane comunque la testimonianza di colleghi ex colleghi clienti e fornitori)

E’ possibile richiedere il corretto inquadramento contrattuale e il pagamento della retribuzione dovuta secondo i parametri della contrattazione collettiva, anche in corso di rapporto di lavoro. Se temi ripercussioni oppure hai cessato il rapporto di lavoro, per dimissioni o licenziamento, puoi comunque richiedere le differenze retributive per il passato entro il termine di prescrizione di cinque anni. Questo termine di prescrizione di cinque anni, grazie ad importati pronunce della Corte di